TRATTO DALLA STORIA. "[...] La verità è questa, Jane, io ho paura. Ho così tanta paura". Irrigidì la mascella e si voltò verso la lavagna. Poi, sospirò. Mi ci volle qualche minuto per realizzare tutto, ma poi sorrisi e intrecciai le mie dita con le sue, ricercando il suo sguardo. Quando i suoi occhi, in quel momento lucidi, incontrarono i miei, non riuscii a starmene lì impalata come una cretina: lo abbracciai. "Non devi vergognartene, aver paura è umano. E almeno che tu non sia segretamente un supereroe, non puoi non averne. Puoi soltanto condividerla con qualcuno", dissi, sciogliendo l'abbraccio. "Lasciami essere quel 'qualcuno'", sussurrai. CI TENGO A DIRE CHE LA STORIA NON È MIA MA L'AUTRICE MI HA PERMESSO TI POSTARLA QUI SU WATTPAD.