Alison si chiuse in camera ma era sicura che non sarebbe riuscita a chiudere occhio. Quando aveva abbracciato il fratello, prima di vederlo passare attraverso il camino, si era sentita terribilmente in colpa. Non voleva lasciarlo da solo, sapeva quanto fosse sconvolto. Non capiva cosa gli stesse accadendo e nemmeno lei. Perché aveva quel legame con il signore oscuro? Le vennero i brividi al solo pensiero. Si strofinò le mani sui pantaloni per il nervoso e decise di scrivere a Draco.
"Per favore, puoi venire in camera mia? Ti aprirò io il ritratto."
La risposta fu quasi immediata.
"Che cosa è successo? Stai bene? Mi vesto!" Sapeva di metterlo in pericolo, perché se lo avessero visto si sarebbe beccato una bella punizione, ma aveva bisogno di lui.
"Ti spiego tutto dopo"
Si diresse al piano di sotto e aprì il ritratto della donna Grassa. Lei era addormentata e non si accorse di nulla. Quando il biondo arrivò, aveva lo sguardo preoccupato. Passò attraverso l'ingresso e Alison gli mise addosso il mantello Griffondoro.
"Ma che fai?" chiese lui confuso.
"Shh, non si sa mai che si svegli qualcuno."
"Ma il tuo mantello mi starà corto! Se ne accorgeranno!"
"Non è mio, è di Harry" spiegò la ragazza. Draco scoppiò a ridere.
"Potter sarà molto felice di saperlo!" Alison scosse la testa e lo tirò fino alla sua camera. Dopo aver chiuso la porta, tirò un sospiro di sollievo. Nessuno li aveva beccati.
"Che è successo me lo vuoi dire?" disse serio il ragazzo. Lei si tuffò tra le sue braccia, perché ogni volta che ci pensava vedeva ancora gli schizzi di sangue sul muro. Raccontò al ragazzo tutto quello che potevo, soffermandosi sui sensi di colpa per aver abbandonato il fratello.
"Tranquilla, Potter non è uno che si lascia sconfiggere facilmente. Se la caverà per un giorno senza di te. D'altronde gli anni scorsi non eri al suo fianco, a proposito, dov'eri?" mormorò lui. Si misero sul letto e Alison appoggiò la testa al suo petto.
"Te l'ho detto, vivevo in un orfanotrofio. Non stavo mentendo su quelle cose. Non sapevano della mia esistenza, credevano che fossi morta. Almeno così avevano detto a mia madre in ospedale, in realtà un mangiamorte mi aveva rapita."
Draco strabuzzò gli occhi: "Sul serio?"
Alison annuì: "Si, mi hanno persino fatto il funerale. Il mangiamorte che mi rapì, fu fermato e arrestato. Durante la lotta mi abbandonò vicino a un albero credo. Quelli dell'orfanotrofio mi avevano detto che una donna mi aveva trovato appoggiata sull'erba."
"Mi dispiace Ali." Il ragazzo la baciò, ma non era un bacio normale, era pieno di dispiacere e di affetto. Era davvero felice che lui fosse lì con lei.
"Domani raggiungo Harry, mi dispiace solo che non ci vediamo per tutte le vacanze. Ma ho una cosa per te!" Alison si alzò dal letto diretta al suo baule. Prese una piccola scatola e la diede al ragazzo.
"Mi hai fatto un regalo?" domandò lui con gli occhi lucidi. Lei annuì con un bel sorriso. Prima di vederlo Draco si alzò a baciarla, passandole le mani tra i capelli rossi. Alison si mise a ridere.
"Prima aprilo, magari nemmeno ti piace!"
Il biondo lo guardò e quando aprì la scatolina rimase sorpreso. Dentro c'era un bracciale in cuoio con il ciondolo di un serpente dall'occhio verde smeraldo.
"Wow, Ali...è bellissimo! Grazie!" disse lui stringendola. Lei lo aiutò ad indossarlo e lui si morse il labbro.
"È solo un pensiero, sappi che l'occhio non è un vero smeraldo!" scherzò lei. Draco la guardava in una maniera strana. Ma doveva essere abituato a ricevere regali no? Era un nobile dopotutto.
"Non ti piace?" chiese senza reggere ancora quel silenzio.
"Credo che sia il regalo più azzeccato che mi abbiano mai fatto!" rispose l'altro baciandola. La strinse a sé, prendendola in braccio e appoggiandola sul letto. Si baciavano con più frenesia, le loro lingue entrarono a contatto, languide, in una danza lenta e sensuale.
"Non me lo toglierò mai più!" mormorò lui sorridendo. Alison allungò la mano accarezzandogli il viso, Draco chiuse gli occhi godendosi quelle attenzioni. Era un momento perfetto, tra loro due, ma qualcuno bussò alla porta. Si alzarono entrambi con uno scatto.
"Chi è?" chiese lei nel panico.
"Sono Hermione!" Entrambi fecero un enorme sospiro di sollievo.
"Devo assolutamente insegnarti a diventare un animagus! In serpeverde nessuno osa entrare a rompere nella mia camera!" La ragazza lo ignorò andando ad aprire la porta. La sua amica le saltò al collo, abbracciandola.
"Ho saputo cosa è successo! Come stai?" Quando vide Draco le sue guance diventarono di un rosso scuro.
"Scusa, pensavo fossi sola."
"Non riuscivo a stare sola, non riuscivo a dormire. È stato terribile Herm!" mormorò con gli occhi lucidi.
"Potevate svegliarmi! Ho visto la lettera sul comodino, me l'ha mandata Ron per spiegarmi cosa fosse accaduto!" Hermione aveva i ricci completamente scompigliati e indossava una semplice tuta. Probabilmente si era così spaventata che era corsa dall'amica appena letta la lettera.
"Volevo dirtelo domani mattina, cioè sta mattina."
"Raccontami tutto per favore!"
"Va bene, allora vi lascio sole" s'intromise Draco imbarazzato.
"No, no, resta. Sono sicura che Alison ha bisogno anche di te" esclamò Hermione sorprendendo entrambi. Il biondo annuì e così si sedettero tutti e tre sul tappeto di fronte a fuoco mentre Alison raccontava di nuovo l'accaduto.
"È stato orribile, ho visto gli schizzi del sangue Herm. Ho detto ad Harry di mandarmi una lettera appena avrà notizie. Ma ho davvero paura!" esclamò con le lacrime che le bagnavano le guance.
Draco allungò la mano per asciugarle: "Scusami un attimo, hai detto che hai visto gli schizzi di sangue?"
Hermione spalancò gli occhi, guardò la sua amica e annuì. Doveva dire la verità sul suo potere.
"Si, io faccio dei sogni a volte. Vedo cose..Silente ha detto che avrebbe studiato e letto un po' sul mio potere."
"Santo cielo! Sei una veggente?" disse il biondo.
"Ma no, non credo, spesso vedo cose che riguardano il passato. Ho visto quello che è successo credo per il legame che ho con Harry. I veggenti le cose le vedono prima che accadano, non nel mentre." Gli altri due annuirono dandole ragione. Alison prese delle cioccorane e le passò ad entrambi. Avevano bisogno di un po' di zuccheri per superare quella notte. Ormai era quasi l'alba e finalmente dopo ore di attesa, Edvige bussò con il becco alla sua finestra. La ragazza la fece entrare e prese la lettera dal suo becco. Il suo gemello le diceva che avevano soccorso il signor Weasley in tempo e che si sarebbe rimesso.
"Santo cielo!" disse Hermione con un sospiro di sollievo. Alison rispose immediatamente, spiegando che con lei c'era la loro amica e che adesso entrambe sapevano della lieta notizia. Promise al fratello di raggiungerlo il prima possibile e infine lo salutò.
"Ora vado a farmi qualche ora di sonno, vi lascio soli" disse la riccia.
"Ma no, se vuoi restare, resta Herm."
"No, ho bisogno di dormire e anche tu dovresti." L'amica le diede un abbraccio e si diresse fuori dalla porta salutandoli entrambi. Alison rimase ferma a fissare il punto in cui era scomparsa.
"Ha ragione la Granger, devi dormire un po'. Forza, a letto!" disse Draco tirandole la mano. Aprì le sue coperte e la fece infilare dentro.
"Te ne vai?"
"Dovrei prima che qualcuno mi becchi."
"Stai con me, almeno finchè non mi addormento!" chiese lei. L'altro sorrise e annuì. Si mise sopra le coperte e la strinse a sé con forza.
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The sister
RomanceE se Harry scoprisse di avere una sorella gemella? Quanto potrebbe cambiare la storia?