Alison aprì gli occhi e non riconobbe immediatamente il posto in cui si trovava. Si mise seduta di colpo, con il cuore a mille. Era in uno stanzino delle scope, che diavolo ci faceva? Cercò di ricordare qualcosa e le venne in mente Draco, il suo discorso, il suo addio. L'aveva addormentata lui! Come aveva potuto farle una cosa del genere? Si alzò e aprì la porta con foga, scardinandola. Nel castello regnava il caos, c'era fumo ovunque e la gente correva di qua e di là urlando. Riuscì a fermare un ragazzino.
"Che è successo? Dove corri?" chiese ancora confusa dal sonnifero.
"Nel cortile, Silente è morto,si stanno tutti riunendo in cortile." Alison sentì un brivido lungo la schiena. Sapeva che il mago sarebbe morto, ma trovarsi di fronte alla realtà era più dura di quello che pensava. L'unico uomo in grado di proteggere quella scuola da Voldemort era morto. Era stato Draco ad ucciderlo? Non ne era sicura. Decise di seguire tutti quelli che correvano fuori e lì lo vide. In mezzo all'erba giaceva il cadavere di Albus Silente. Suo fratello era piegato su di lui e piangeva.
"Harry..." lo chiamò con voce gracchiante. Il bambino sopravvissuto si girò immediatamente verso di lei.
"Ali" gli corse incontro e la strinse a sé.
"Come stai?"
"Io...non lo so..."
"Tu?"
"Non lo so...cosa è successo? Draco?"
"Non è stato lui, è stato Piton, Draco alla fine non ci è riuscito." Alison tirò un grosso sospiro di sollievo.
"Come fai a saperlo?"
"Ho visto tutto da sotto il mantello dell'invisibilità. Silente mi ha pietrificato."
"Oh Harry! Mi dispiace tantissimo!"
"Anche a me...Draco è andato via con gli altri mangiamorte, mi dispiace."
Alison annuì. Sapeva che sarebbe successo. Draco l'aveva avvisata, ma sapere che non l'avrebbe visto quella sera fece male. Rimase per tutto il tempo al fianco di suo fratello senza mai lasciarlo solo. I feriti fortunatamente erano pochi, compreso Bill. Non era stato trasformato in un lupo mannaro, ma gli squarci sul suo viso fecero girare il viso della ragazza. Stavano tutti bene, tranne Silente. Non appena ebbe un attimo libero inviò subito una lettera.
Stai bene? Dimmi che è tutto ok.
Non aveva bisogno di firmare lui avrebbe saputo di chi era il biglietto.
"Eve portalo subito a Draco!" disse accarezzando la sua civetta.
Dopo un'ora ebbe la sua risposta.
Sto bene. Non ho avuto il coraggio di farlo, ma sto bene. Lui è felice, per un po' staremo tranquilli. Tu come stai?
Parecchio arrabbiata, non avevi alcun diritto di addormentarmi!
Hai ragione, ma ho promesso a tuo fratello di tenerti al sicuro. Non potevo permettere che tu affrontassi quella pazza. Ero terrorizzato alla sola idea. Mi dispiace, ma non voglio perderti.
Ne riparleremo.
Alison era davvero arrabbiata con Draco e con suo fratello. Harry le aveva detto di sapere quello che il biondo voleva fare e non si era assolutamente messo in mezzo. Non disse comunque molto al suo gemello, quella morte lo aveva provato più di quanto volesse ammettere. Due giorni dopo venne celebrato il funerale di Silente e partecipò tantissima gente. Tutti volevano salutare il mago, persino il fratello di Hagrid, che sedendosi, lasciò un grosso buco nel terreno. Alison era ancora terrorizzata da quel gigante, ma non osò dire niente. Harry aveva bisogno di lei e sarebbe rimasta fino alla fine.
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The sister
RomanceE se Harry scoprisse di avere una sorella gemella? Quanto potrebbe cambiare la storia?