Parte 11

163 6 1
                                    

"Reducto!" esclamò Ginny distruggendo un fantino di legno.
"Wow! Questo incantesimo è fantastico!" mormorò Alison.
"Pietrificus totalus!" urlò contro il suo avversario. Neville cadde a terra, il suo viso sembrava una statua di pietra.
"Santo cielo! Finite incantatem!" disse andandogli incontro. Il ragazzo si riprese mettendosi a sedere e le sorrise.
"Stai bene?" domandò preoccupata.
"Si! Direi che ormai puoi provare incantesimi più pericolosi!" le disse l'amico. Alison lo aiutò ad alzarsi da terra e gli sorrise. Provarono altri incantesimi e alla fine della riunione si rese conto di essere migliorata davvero. Adesso non si sentiva più impaurita ed era probabile che si sarebbe potuta difendere anche contro Pansy. La ragazza non l'aveva più attaccata, ma forse perché lei e Draco erano stati molto attenti a non farsi beccare. Quando si diresse alle cucine per incontrarlo, si rese subito conto che qualcosa non andava.
"Hey.."
Il biondo la guardò arrabbiato:"Cosa stai combinando Alison?"
"Niente perché?" Il cuore iniziò a batterle furiosamente nel petto.
"La Umbridge mi ha chiesto di seguire te e Potter. Ha detto che secondo lei state combinando qualcosa di losco!"
Questo era un bel problema, se la donna avesse saputo delle loro riunioni, li avrebbe tutti torturati.
"Quella donna è così terrorizzata all'idea che Voldemort torni, che sentire Harry che glielo ricorda la sta facendo impazzire!"
Non voleva mentire a Draco, ma aveva promesso ai suoi amici di non dire a nessuno dell ES. Non avrebbe infranto quella promessa, primo per non mettere Harry e gli altri in pericolo, e secondo perché aveva paura dell'incantesimo che Hermione aveva fatto alla pergamena che avevano firmato.
"Sei sicura Alison?"
"Andiamo, credi a lei e non a me?" disse fingendosi offesa.
"No, io..l'ho solo trovato strano, ecco tutto." Rimasero in silenzio a guardarsi e poi Draco sorrise.
"Non metterti nei guai, non voglio che lei ti faccia del male."
"Non lo farò..." Il biondo aveva capito qualcosa, si avvicinò la strinse e le baciò la fronte. Si misero a giocare a scacchi e a mangiare piccoli dolci che un elfo aveva appoggiato affianco alle loro poltrone.
"Senti..tra una settimana ci sarà il ballo d'inverno. Verresti con me?" domandò Draco con le guance leggermente arrossate. Alison si chiese se fosse per l'imbarazzo o per il caldo del camino.
"È un invito ufficiale?" Era sorpresa, perché non si facevano mai vedere insieme davanti agli altri, a parte nel treno a natale.
"Si, si lo è."
Il biondo si morse il labbro con fare nervoso, come se lo preoccupasse la sua risposta. In effetti dopo quello che era successo con Pansy, poteva anche dire di no, ma erano passati quattro mesi da quel giorno e loro erano rimasti uniti. Nessuno era riusciti a dividerli, persino Harry alla fine, si era quasi arreso all'evidenza.
"Si, vengo volentieri al ballo con te." In che guaio si stava cacciando? In un guaio molto, molto grosso. Questo però significava che anche lui era pronto a venire allo scoperto e questo le fece davvero piacere.
Lui si alzò baciandola sulle labbra.
"In ogni caso...mi dispiace dirtelo ma hai perso..." mormorò lei, spostando il suo cavallo e facendo scacco matto.
"Non importa...posso sopportare che sia tu a battermi" disse baciandola ancora e ancora.

**


Adesso Alison, aveva capito come mai suo fratello le aveva regalato un vestito bellissimo per natale. Sapeva del ballo d'inverno. Quella sera legò i capelli in uno chignon elegante e lasciò che lo spacco sulla schiena fosse in bella vista. Il verde dell'abito le metteva in risalto gli occhi e mentre scendeva le scale e sentiva il ticchetio delle sue scarpe, si sentì bellissima. Draco l'aspettava fuori dalla sala comune dei griffondoro e appena la vide spalancò gli occhi.
"Wow"
"Spero che quello fosse un 'sei bellissima' e non un 'mi aspettavo di meglio'" scherzò lei.
"No assolutamente, sei da mozzare il fiato!" disse con un sorriso. Le offrì il braccio e scesero fino alla sala grande. Questa era addobbata con fiocchi di neve ovunque e altra neve finta scendeva dal soffitto. Harry era con Cho, eppure Alison lo vide guardare Blase in compagnia di un altro ragazzo. Ridevano e bevevano in modo molto affiatato. Per un attimo si chiese se suo fratello fosse geloso, ma non poteva essere..no? Quando li vide, il bambino sopravvissuto si avvicinò.
"Malfoy, Alison...sei bellissima stasera!" disse sincero.
"Anche tu...e Cho, stai benissimo con quel vestito!" Era sincera, indossava un bell'abito blu, molto orientale, ma su di lei stava d'incanto.
"Grazie Ali, anche tu!"
Draco era immobile e non diceva nulla. Probabilmente troppo imbarazzato e anche lei non si sentiva molto a suo agio. Aveva iniziato a sentirsi parecchi sguardi addosso e la cosa non le faceva per niente piacere. La musica era alta e questo aiutava a non sentire i pettegolezzi, che probabilmente si stavano formando alle loro spalle.
"Balliamo?" propose. Tutti annuirono e si buttarono in pista. Qui vide Hermione e Ron che la salutarono imbarazzati. Quando avevano saputo chi l'avrebbe accompagnata al ballo, erano rimasti parecchio sconcertati.
Draco la prese per i fianchi e la guardò negli occhi.
"So cosa stai pensando, ma guarda me, guarda solo me" sussurrò al suo orecchio. Gli occhi grigi esprimevano qualcosa di nuovo, qualcosa che lei non gli aveva mai visto. Si muovevano lentamente, senza mai smettere di fissarsi. Alison non riusciva a sentire più la musica, lo prese per la manica e lo tirò via. Via dalla calca e dal rumore, uscirono fuori e si ritrovarono a baciarsi nascosti dietro una tenda. Harry gli aveva rivelato alcuni corridoi segreti, dove la gente non passava mai, ed era lì che lo aveva portato. Il biondo la sollevò da terra appoggiandola al muro. Le labbra erano vogliose, si assaggiavano, si morsicavano e le loro lingue danzavano languidamente. La ragazza intrecciò le dita dietro al suo collo e stretta nel suo calore, si sentì finalmente bene. Draco le baciò il collo, muovendo la lingua sulla pelle. L'istinto fu quello di spingere il bacino verso il suo e lo sentì gemere.
"Ma che bello spettacolo!" la voce di Pansy li interruppe subito. Il biondo la lasciò andare e si mise davanti a lei.
"Vattene, non ci fai nulla qui!"
"Davvero? Non mi invitate per un menagè a trois?" esclamò l'altra con un ghigno. Draco fece un riso di scherno. Pansy la guardò e i suoi occhi scesero sul suo collo, dove portava la collana con il cuore.
"Non posso crederci! Pensavo che fosse per me!" disse la mora.
"Scusa?" domandò Draco.
"La collana! L'avevo vista nel tuo cassetto! Pensavo fosse per me!"
Alison vide le narici di Draco spalancarsi dalla furia.
"Tu frughi tra la mia roba? Chi ti ha dato il permesso. No, quella collana l'ho presa per lei. Da me non riceverai mai niente!"
"Ah si? L'anno scorso non mi sembrava di non ricevere niente da te.."
"Dai, torniamo alla festa" suggerì Alison che si era resa conto del fatto che quel discorso stava prendendo una brutta piega. Il ragazzo annuì, le prese la mano e la tirò via. Tornarono nella sala grande e si buttarono ancora nella mischia. Draco era parecchio rigido e così gli prese il viso tra le mani.
"Hey, lasciala perdere, questa serata è solo nostra" sussurrò baciandolo sulle labbra. Lui sorrise e annuì. Continuarono a ballare, ma a un certo punto Alison si rese conto che qualcosa non andava. Si sentì improvvisamente nuda. Si guardò e vide che il vestito era sparito, al suo posto era rimasto solo la sottoveste. Draco strabuzzò gli occhi e le passò subito la sua giacca per coprirla. Ormai però era tardi, perché Pansy la indicava ridendo e tutti l'avevano vista mezza nuda. Harry la raggiunse immediatamente, coprendole le gambe con la sua giacca.
"Ma che cazzo è successo si può sapere?" domandò suo fratello furioso.
"Quella stronza di Pansy!" disse Blase seguendoli. Si ritrovarono fuori dalla sala in pochi minuti.
"Ti riaccompagno alla sala comune" disse ancora Harry.
"L'accompagno io Potter."
"Si certo come no! Secondo te ti lascio da solo con lei mezzo nuda?"
"Harry!" Alison era sconvolta.
"Lasciali andare Harry, noi teniamo a bada Pansy, potremo pure vendicarci no?" disse Blase facendogli l'occhiolino. Il moro alla fine acconsentì e li lasciò andare da soli. Quando furono quasi in cima alle scale, la ragazza lo fermò.
"Trasformati in serpente e attorcigliati attorno ai miei fianchi. Ti copro io con la giacca."
Draco la guardò con gli occhi spalanacati, ma annuì e fece come lei aveva suggerito. Salì fino alla sua stanza e dopo di che, il ragazzo riprese la sua forma normale.
"Mi dispiace per quello che è successo..." iniziò a parlare, ma Alison si tolse la giacca e si avvicinò a baciarlo.
Il biondo la spostò leggermente: "Ali no...io..non posso baciarti mentre sei vestita così..."
"Perché?" Alison si spostò per guardarlo negli occhi. Non riusciva a capire cosa c'era che non andasse in lei.
"Perché potrei...perdere il controllo.." Si morse il labbro e la fissò con eccitazione. Alison fu percorsa da un brivido, al pensiero che era lei a farle questo effetto.
"Perdilo pure.."sussurrò sottovoce. Draco la baciò, prima con delicatezza, ma poi con fame. Le passò le mani sulla schiena, sui fianchi, e quando lei si aggrappò più forte al suo collo, la prese in braccio portandola sul letto. Alison era estasiata da quelle attenzioni, non aveva mai provato niente del genere. Quando il ragazzo all'orfanotrofio aveva cercato di toccarla con la forza, lei aveva avuto paura. Adesso invece, ogni carezza del biondo, le trasmetteva una scossa direttamente al basso ventre. Si mise su di lei e per istinto Alison gli strinse i fianchi con le gambe. Sentì qualcosa di duro premerle contro il bacino, ma non capiva cosa fosse. Non si lasciò comunque scoraggiare e accarezzò la schiena dell'altro, mentre quello le mordeva il collo. Draco scese con la bocca sui suoi seni e quando le morse un capezzolo, lei non riuscì a trattenere un gemito. Spalancò gli occhi sorpresa da se stessa e da quello che sentiva. L'altro scese sulla sua pancia e per un attimo pensò che il tessuto della sua sottoveste, era davvero fastidioso. Voleva sentire quelle labbra e quella lingua, sulla sua pelle. Lui continuò a scendere con le labbra, finchè non incontrò il pizzo delle sue mutandine. Un sospiro le uscì spontaneo e si ritrovò a spalancare le gambe, mentre lui la baciava in mezzo sul tessuto. Pregò mentalmente che le levasse e lui sembrò ascoltarla. Scostò il tessuto e quando sentì la sua lingua sulla pelle, il piacere la pervase in maniera inaspettata. La lingua del ragazzo continuava a muoversi e lei non tratteneva più i suoi gemiti, il piacere sembrava salire sempre di più. Quando Draco inserì un dito dentro di lei, il piacere la squassò dall'interno, come una scossa lungo tutto il corpo, che le risalì lungo la schiena. Il ragazzo alzò la testa, le baciò una coscia e la guardò con un sorriso.
"Che è successo?" chiese Alison, confusa e appagata.
"Non avevi mai raggiunto il piacere?" domandò lui, incrociando le sopracciglia. Lei scosse la testa e lui le si avvicinò, baciandola sulla guancia.
"Non ti eri mai toccata?"
"No, perché? È strano?"
"No...non lo so...direi che allora dovremmo fermarci qui" sussurrò lui stringendola. Alison non capì bene il suo discorso e si lasciò abbracciare. Ripensò al piacere che aveva sentito e si chiese come mai non si era mai accorta di portarselo procurare. Si chiese se anche lui potesse sentirlo.
"Tu..come fai? Posso farlo anche io a te?" domandò incerta.
"No Ali...tranquilla!" disse lui baciandola sulla punta del naso.
"No, davvero. Io voglio farlo, solo che non so come si fa.."
Draco la guardò attentamente: "Sei sicura?"
Alison annuì e lo guardò curiosa.

**

Draco sentì il cuore battere forte nel petto. Non gli era mai capitato di sentirsi così. Aveva già fatto sesso e si era già spogliato davanti a una ragazza, ma con Alison era diverso. Non sapeva che per lei quella, fosse la prima volta che sentiva piacere. La cosa l'aveva sconvolto, si chiese se avesse potuto fare di meglio, ma ora quello che più lo premeva, erano i suoi occhi. I suoi grandi occhioni verdi-azzurri erano spalancati e lo guardavano curiosi. Si sbottonò i pantaloni e si fermò.
"Sei proprio sicura?" domandò ancora. Non voleva spingerla a fare cose, che non era ancora pronta ad affrontare. Si rese conto che, queste cose con Pansy non se le aveva mai domandate. Non gli era mai importato di lei a tal punto, non si era mai chiesto come lei si sentisse.
"Si...io voglio procurarti piacere..come tu hai fatto con me" mormorò con un sorriso dolce. Il cuore del biondo fece un'altra capriola. Si abbassò i pantaloni e i boxer con un certo imbarazzo.
Alison lo guardò: "Cosa devo fare?" Lui le prese la mano e la mise sul suo membro guidandola. Il piacere iniziò a pervardelo e il suo respiro si fece più corto. La ragazza lo baciò sulle labbra e poi si abbassò appoggiando la bocca sulla sua punta. Un grido gli uscì dalla bocca. Non si aspettava certo che lei facesse una cosa del genere. Pansy non l'aveva mai fatto.
"Ali...ma..sei sicura?" disse ancora. Lei non rispose nemmeno e iniziò a muovere la lingua sul suo membro. Fece appena in tempo a spostarla che l'orgasmo lo travolse. Il seme uscì, imbrattando la mano della rossa che lo guardò confusa.
"Cos' è?" chiese. Draco si mise a ridere, era così buffa.
"Serve a fare i bambini.." Prese la bacchetta e pulì tutto con un colpo di mano. Dopo di che, si rivestì e la strinse a sé. Si rese conto che lei gli aveva rubato il cuore. Lei si appoggiò al suo petto e si addormentò. Draco passò l'intera notte ad accarezzarle la testa e a guardarla. Verso le cinque si rese conto di dover tornare e la svegliò.
"Ali..devo andare.."
"Mmm..." si svegliò guardandolo: "Che ore sono?"
"Le cinque.. è il caso che torni al mio dormitorio.."
Lei annuì, si alzò dal letto indossando il suo mantello e prese una borsa.
"Trasformati di nuovo, ti porto fino al ritratto.."
Così fecero, ma prima che il ritratto si chiudesse, lui si voltò a guardarla. Lasciarla gli era costato più di quanto volesse ammettere. Quando arrivò alla sua camera trovò Pansy addormentata davanti alla sua porta.
"Che cazzo ci fai qui?"
Quella si svegliò alzandosi in piedi.
"Pensavo che volessi finire bene la serata" mormorò lei, allungando le mani ai suoi pantaloni.
"Sparisci" disse lui, allontanandola.
"Amoruccio...dai...io so cosa ti piace..scommetto che lei invece non lo sa..."
Draco non resistette, allungò la mano afferandole il collo. Pansy spalancò gli occhi sorpresa.
"Ti ho detto di levarti dalle palle e non te lo ripeto più. Ti avevo avvertito di non toccarla, l'hai umiliata alla festa. Speravi di rovinarci la serata ma hai sbagliato! Ho passato la nottata migliore della mia vita! Adesso è guerra Pansy..e sarai tu a perderla.."
Lei cominciò a dimenarsi e lui la lasciò andare spingendola sul pavimento. Dopo di che si chiuse in camera sua a chiave.

The sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora