Parte 12

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L'indomani mattina fu suo fratello a svegliarla. A dire il vero la buttò giù dal letto, martellando di colpi la sua porta.

"Harry, che succede?" disse stroppicciandosi gli occhi.

"Ho fatto un casino!" Il bambino sopravvissuto entrò come una furia, troppo agitato per stare fermo.

"Che hai fatto?" Alison iniziò a preoccuparsi, immaginandosi che la Umbridge avesse scoperto della camera delle necessità, o che avesse fatto qualcosa di veramente brutto a Pansy Parkinson.

"Io...noi...non lo so..stavamo ballando...abbiamo bevuto e poi siamo usciti a cercare quella stronza. Non riuscivamo a trovarla. Siamo andati nelle segrete e non so come sia successo.."

"Cosa? Harry, mi stai spaventando! Cosa hai fatto?"

"Ho baciato Blase!"

Alison strabuzzò gli occhi e poi scoppiò a ridere. Andò ad abbracciare il moro, con entusiasmo.

"Lo sapevo, ieri ho visto che lo guardavi!"

"Cosa? Ali, ma non capisci. Lui è un serpeverde"

"Harry non dire stronzate, sai benissimo che serpeverde, non vuol dire malvagio. Anzi, ho trovato più piacevole Blase di alcuni tassorosso. O vogliamo parlare di Seamus?"

Harry annuì, sedendosi sul letto.

"Si, ma con Cho, che faccio?"

"Lei ti piace?"

"Si..non lo so...se mi fosse piaciuta non avrei ricambiato il bacio di Blase, no?"

Alison annuì, anche lei la pensava allo stesso modo.

"Fai chiarezza dentro di te Harry. Cerca di capire cosa provi con l'una e con l'altro. Ma dimmi una cosa, avevi mai provato una cosa del genere quando Blase ti ha baciato?"

Il suo gemello, fece segno di no con la testa.

"È stato..wow.." Alison scoppiò a ridere, capiva perfettamente quello che stava dicendo.

"Direi che ti sei risposto da solo..Dai, andiamo a fare colazione!"

Quando scesero nella sala grande, tutti la fissavano o ridevano di lei. Si sentì parecchio in imbarazzo, ma Harry le strinse la mano e andarono a sedersi vicino a Ginny e ad Hermione.

"Parlano tutti di me" mormorò sconsolata.

"Lasciali perdere!" disse l'amica, seduta al suo fianco. Era una cosa alquanto difficile, quando un centinaio di persone, ti fissavano contemporaneamente. Ogni tanto qualche ragazzo fischiava e la guardava malizioso.

"La cosa che mi dispiace di più, è che non so dove sia il mio vestito!"

In quel momento, videro la Umbridge avvicinarsi, con un sorrisetto soddisfatto sul viso.

"Signorina Evans, stasera la voglio nel mio ufficio!" la sua voce stridula, le fece venire l'orticaria.

"Perché?" Cosa diamine voleva da lei?

"Per quello che è accaduto ieri notte. Le hanno mai detto che non ci si spoglia in pubblico?"

"Non è stata lei, le hanno fatto uno scherzo terribile" intervenne Hermione.

"Ha forse le prove, signorina Granger?" L'altra fu costretta a dire di no. Il sorriso ancora più soddisfatto, sul viso di quel confetto rosa, le fece venir voglia di tirarle un pugno.

"Alison non ha fatto niente! Non può punirla!" sbottò Harry.

"Harry basta. Va bene, verrò nel suo ufficio!"

Quando la professoressa fu fuori dai loro radar, il fratello battè forte il pugno sul tavolo.

"Scusate..vado un attimo in bagno.." La ragazza si alzò e corse velocemente fuori, diretta al bagno di Mirtilla Malcontenta. Quando arrivò scoppiò a piangere disperata. Non voleva sottoporsi ancora a quella tortura.

Draco entrò velocemente, andandole incontro.

"Ho saputo ora! Mi dispiace! Prenderò io il tuo posto, ok?" propose lui.

"Cosa? No, di certo non permetterò che tu vada lì a farti torturare da quella psicopatica!"

"Invece si, prenderò le tue sembianze e andrò nel suo ufficio."

"Draco...no.."

"Ali ascoltami, lascia che io faccia questo per te. È colpa di Pansy se sei in questa situazione, lascia che ti aiuti! Inoltre è da tre giorni che nevica, sai questo che vuol dire?"

Alison scosse la testa confusa, cosa c'entrava la neve con la sua punizione?

"Significa che domani possiamo andare a pattinare sul lago. Sono sicuro che tu non l'abbia mai fatto, non è vero?"

"No, non ho mai pattinato.."

"Direi che allora è il caso di rimediare!" disse lui, prima di baciarle la punta del naso.

Quella sera, si incontrarono di nuovo nel bagno. Draco aveva portato la pozione polisucco e dopo essersi staccata un capello, quello prese le sue sembianze. Harry l'aveva accompagnata perché non credeva, che il biondo potesse fare una cosa del genere.

"Malfoy....grazie" disse imbarazzato.

"Non lo faccio per te Potter, lo faccio solo per lei!"

Alison gli passò i suoi vestiti e lui li indossò. Si avvicinò per baciarla, ma la ragazza fece un passo indietro. Baciare se stessa gli faceva uno strano effetto. Il biondo sembrò capire e si mise a ridere.

"Ci vediamo dopo, va bene?" domandò prendendole la mano.

"Draco sei sicuro?" chiese nuovamente.

"Certo!" disse convinto. Dopo di chè uscì fuori dal bagno e lei ed Harry si sedettero sul pavimento ad aspettare, che quella maledetta ora passasse. Dopo pochi minuti entrarono Blase, Ron ed Hermione, muniti di dolci e pozioni curative. I due fratelli si guardarono sorpresi.

"Beh, ci sembrava il minimo visto quello che ha fatto Draco per te" disse la ragazza, sorridendo.

Alison si alzò ad abbracciarli, felice del fatto che anche loro avessero capito, quanto il ragazzo fosse buono.

*

Quando il biondo tornò nel bagno con la mano sanguinante e dentro un paio di jeans femminili, rimase scioccato nel vederli tutti insieme. Alison gli corse incontro abbracciandolo e Blase gli curò la mano con la pozione.

"Ma che succede?"

"I ragazzi hanno pensato che fosse carino aspettarti qui, visto quello che hai fatto per me" mormorò la sua ragazza.

L'altro si guardò intorno imbarazzato e inchinò la testa per ringraziare gli altri.

"Ti ha fatto male?" domandò Hermione.

"Diciamo che a nessuno piace essere torturati.."

"Mi dispiace un sacco!" mormorò Alison. Draco scosse la testa, le sorrise e si avvicinò a baciarla.

"È il caso di rimetterti i tuoi vestiti Dry, perché con quelli di Alison stai davvero male!" Blase fece ridere tutti e il suo migliore amico entrò in uno dei cubiculi, per cambiarsi. Quando uscì con i suoi abiti, finalmente era tornato se stesso.

"Domani vorrei portare Alison a pattinare sul lago, vi andrebbe di venire?" Alison aprì la bocca scioccata. La cosa lo fece sorridere, sicuramente non si aspettava quella proposta da lui.

Harry spalancò gli occhi: "Certo..volentieri!"

Si accordarono per l'indomani mattina e si diressero tutti nei giusti dormitori per evitare altre punizioni.

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