Parte 1

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"Io non mi fido di lei e non dovresti farlo nemmeno tu Harry..." La testa pulsava da morire e non era sicura che quelle voci fossero reali. Conosceva quella ragazza, si ricordò di Hermione e le scappò un sorriso.


"Scusate se sogna Harry ci sarà un motivo..."


"Ha fatto un patronus...impossibile che non sia una strega.." I gemelli..quella era la voce di uno dei gemelli. Stava di nuovo sognando? Perché non riusciva a vederli stavolta? Riusciva solo a sentire.


"È possibile che si siano scordati qualche bambino per strada?"


"Non credo...non lo so, ma a questo punto credo di si.."


Alison ascoltava, continuò ad ascoltare e si rese conto di una cosa. Loro erano vicini, vicini a lei. Aprì gli occhi e si ricordò di quello che era accaduto. Non stava sognando, aveva davvero trovato Harry e adesso non c'era solo lui. Parecchie persone la fissavano come se fossero un fenomeno da circo. Riconobbe Ginny, Ron, i gemelli Weasley, Hermione e infine Harry.


"Stai bene?" le chiese subito lui. Annuì ma in realtà si rese conto che le faceva male la testa. Si toccò la fronte e le sue dita si bagnarono di sangue. Si ricordò di Malocchio e del colpo alla fronte. Accidenti! L'auror l'aveva messa ko.


"Tieni, questo ti aiuterà" disse Hermione passandole una pozione. La ragazza bevette trattenendo il fiato ma quella cosa faceva comunque schifo. Fece una smorfia e gli altri sorrisero. Ad uno, ad uno i ragazzi si presentarono e lei decise di non specificare che conosceva già i loro nomi. Non voleva che anche loro pensassero che fosse stato Voldemort a mandarla.


"C'è una buona e una cattiva notizia" mormorò Harry:"La buona è che siamo al sicuro, in un posto segreto ai mangiamorte, la cattiva è che vogliono farti un interrogatorio, con il veritaserum. Ho detto che avrei chiesto a te."


"Farò tutto ciò che serve per dimostrare che non sto con i cattivi!"esclamò lei convinta. La porta della stanza si aprì ed entrò un uomo, anzi un ragazzo sulla trentina con un grosso sorriso. Santo cielo ma era Sirius! Alison rimase senza parole, adesso stava molto meglio rispetto a quando era fuggito da Azkaban. Aveva messo su qualche chilo e sembrava...più umano e meno fantasma.


"È pronta?" domandò guardandola. Annuirono tutti e lei si alzò in fretta. Si diresse alla porta e si rese conto che la testa non le faceva più male.


"Io sono Sirius, sono il padrino di Harry" disse lui presentandosi. Alison rispose balbettando perché non poteva credere ai suoi occhi. Scesero le scale di una casa molto polverosa e sporca. Sembrava che nessuno ci abitasse da anni, era anche abbastanza brutta ma la ragazza non fece commenti. Arrivarono al primo piano e incontrarono un piccolo elfo che la guardò pieno di rabbia. Inveiva contro i mezzo sangue che avevano invaso la sua casa e se non fosse per la serietà dell'elfo lei avrebbe veramente riso.


"Kreacher levati dalle scatole!" borbottò Sirius. Quante volte aveva visto Dobby nei suoi sogni? Tante! Era così carino! Quell'elfo era un po' bruttino in realtà, forse era la sua espressione schifata a renderlo antipatico. Sirius l'accompagnò in una specie di cucina, dentro si trovavano parecchi auror che discutevano tra di loro, quando la videro si zittirono immediatamente. La ragazza alzò la mano per salutare imbarazzata, la fissavano tutti come se le fosse appena spuntato un altro occhio sulla fronte.


"Ascolta, Alison giusto?" domandò Sirius. Lei annuì guardandolo con gli occhi sbarrati, iniziavano a spaventarla, forse cercare il maghetto non era stata una buona idea.


"Berrai la pozione veritaserum e questa ti farà dire tutta, tutta la verità. Sei sicura di volerlo fare? Sarai costretta a rispondere ad ogni nostra domanda. Se mentirai ti sentirai male, lo capici?" chiese l'altro gentile. Alison annuì di nuovo e così le passarono una boccetta di vetro. Inghiottì di nuovo tutto d'un fiato e si accorse che, anche questa pozione faceva veramente schifo.

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