Parte 15

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Draco fece scorrere la lampo con mani tremanti. Non poteva credere che stesse accadendo davvero. Quel giorno tutto si era aspettato, tranne che di finire a fare l amore con Alison, nel bel mezzo della foresta oscura. La ragazza lo guardava con i suoi meravigliosi occhi verdi, ma non era spaventata. Sorrideva dolcemente e quando si sfilò il reggiseno, lui rimase senza fiato. Si avvicinò di nuovo alle sue labbra baciandola dolcemente e quando la loro pelle entrò in contatto, tutto divenne fuoco. La strinse a sé, baciandole ogni parte di pelle libera. Alison lo sfiorava lentamente, così lentamente da fargli venire i brividi e quando abbassò i suoi boxer, prendendo il suo membro tra le mani, un gemito più forte gli uscì dalle labbra. Lui le accarezzò i capelli, scendendo sul suo collo, sul suo seno e si fermò ancora una volta sulle sue mutandine. Passò il dito su tutto il bordo, piano, troppo piano. Alison si spinse verso di lui.

"Draco..." mormorò tra un bacio e l'altro. Voleva essere sicuro che lei fosse pronta. Infilò la mano dentro la stoffa, sfiorandola. Un sospiro le uscì dalle labbra, e mentre si toccavano,gemevano l'una nella bocca dell'altro. Draco non aveva mai provato niente del genere con Pansy. Non era solo eccitazione, lui adorava essere toccato da Alison. Inoltre si rese conto che vederla godere,gli dava un piacere ancora più intenso. Molto più intenso. Quando infilò un dito dentro di lei, quella spalancò gli occhi sorpresa. Il ragazzo faceva tutto piano e i suoi mugugni divennero più alti.

"Ti voglio Draco..." sussurrò spingendosi verso di lui. Si fermò con il cuore che batteva all'impazzata. Avrebbe voluto che fosse tutto più perfetto, in un bellissimo letto magari e non in una catapecchia in mezzo al bosco.

"Ne sei sicura?" Alison annuì. Vedeva dal suo sguardo quanto fosse confusa. Probabilmente non era del tutto cosciente di come si facesse. Le sfilò le mutandine e si posizionò tra le sue gambe, le accarezzò i capelli e la baciò con dolcezza sulle labbra.

"Ti farà un po' male...ma farò il possibile perché non succeda." Lei annuì di nuovo, con il fiato sospeso e lui la baciò ancora, sulle labbra, sulle guance, sul collo. Ovunque arrivasse. Alla fine la penetrò con delicatezza, piano. Doveva essere un bel momento e avrebbe fatto di tutto perché lo fosse.

*

Quando Draco entrò dentro di lei, la prima cosa che sentì fu dolore. Il ragazzo però si muoveva piano, con dolcezza e lentamente iniziò a sentire altro. Ben presto si rese conto che dalla sua bocca uscivano dei gemiti, gemiti che non riusciva a trattenere. Le mani del maghetto scorrevano ovunque sul suo corpo e si rese conto di quanto le piacesse. Si fece più intrepida e iniziò ad accarezzarlo anche lei. La sua pelle diafana era liscia e Draco era davvero bello. Tutto di lui le piaceva. Il ragazzo si muoveva su di lei e non smetteva mai di guardarla negli occhi. Alison lo sentì di nuovo, sentiva il piacere salire, ancora e ancora.

"Draco...io..." Non riusciva ad esprimere ciò che provava, ma lui sembrò capirla e aumentò il ritmo. L'orgasmo la travolse, lasciandola senza fiato. Draco la seguì ansimando forte. Rimasero per un attimo fermi a riprendere fiato. Lui però la strinse più forte.

"Stai bene?" chiese sfiorandole le labbra con un bacio.

"Si, io sto benissimo.." Ed era vero, non si era mai sentita così. Il ragazzo si tolse da sopra di lei, sdraiandosi al suo fianco. Prese il suo mantello e cercò qualcosa nella tasca. Tolse fuori una pozione.

"Scusa ma come fai a portare tutte queste cose in quella tasca? Prima hai tolto l'acqua e il cibo!"

"Si chiama magia, te la insegnerò. Ho fatto in modo che fosse super profonda e dentro metto sempre tantissime pozioni, bevi questa. Ti serve per non restare incinta." Spiegò lui. L'idea di avere un bambino, era molto strana per Alison e così la prese senza dire niente. Draco coprì entrambi con il suo mantello, abbracciandola forte.

"Quanto tempo sarà passato?" domandò lei curiosa.

"Mmm, sono le tre, forse dovremo andare. Come sta la tua caviglia?" chiese lui, baciandole il collo.

"Bene, mi fa solo un po' male." Si alzarono di malavoglia e Alison sentì qualcosa scendere tra le gambe. Si guardò e vide sangue.

"Draco!" mormorò allarmata. Lui si avvicinò subito.

"Tranquilla, è normale. Non è niente, stai tranquilla. Significa solo che hai perso la tua verginità." Prese la bacchetta e la pulì con un colpo di mano. Si vestirono lentamente e si avviarono alla porta. Draco mise una mano sulla maniglia, ma si fermò.

"Non voglio uscire da qui, non voglio tornare nel mondo normale, dove dobbiamo fingere." Si voltò e la strinse forte. Neanche lei voleva uscire da quella bolla meravigliosa, in cui erano solo loro due.

"Non importa, noi sappiamo che ci amiamo Draco. Ci vedremo ogni qualvolta sarà possibile!" disse, cercando di consolarlo.

Uscirono piano, perché Alison zoppicava, ma con questa scusa, lui l'abbracciava per tenerla in piedi. Quando arrivarono al limitare della foresta, Harry le andò incontro preoccupato.

"Che è successo?" domandò avvicinandosi e prendendola lui. Draco si allontanò immediatamente, come la gente si aspettava che facesse.

"Niente sono caduta a causa di una radice. Ma Draco mi ha dato una pozione, sto già meglio!"

I professori si avvicinarono per guardarla e sembrava che stesse abbastanza bene.

"La signorina ha bisogno di riposo Potter. Portala nella sua stanza" disse Piton. Il ragazzo annuì e così salirono sulla torre. Venne a sapere lungo il tragitto, che il premio lo avevano vinto lui e Blase e non solo quello, da quanto si poteva notare,dall'espressione di suo fratello. Quandò arrivò in camera si buttò sotto la doccia e si rese conto di una cosa. Voleva ancora Draco. Indossò una vestaglia e inviò un gufo al ragazzo.

"Ti prego, vieni subito in camera mia è un' urgenza."

Neanche cinque minuti dopo, alla finestra c'era il grosso gufo del mago, e nelle zampe, trasportava un grosso serpente. Aprì subito la finestra ed entrarono. Draco si trasformò di nuovo, il volto preoccupato.

"Che è successo? Che hai? Stai male?" disse guardandola.

Alison si sfilò la vestaglia, restando completamente nuda.

"Si, sto male senza di te.." Il biondo deglutì a vuoto, ma non se lo fece ripetere due volte. Si avvicinò immediatamente, prendendola tra le braccia.

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