Alison non voleva tornare a scuola. Non voleva vedere la gente, non voleva che tutti le chiedessero come stava. Voleva stare in pace, ma non poteva. Aveva un obiettivo in mente. Allenarsi ancora di più, migliorare, fino a diventare più brava di qualsiasi mangiamorte. Fortunatamente il Ministro della magia aveva permesso ai ragazzi di tornare tramite la metropolvere. Avrebbe evitato ancora per un po' i suoi amici.
"Sei pronta?" le chiese Draco. Sapeva esattamente come si sentiva. Sapeva che non aveva voglia di vedere i loro sguardi pieni di commiserazione. Abbracciò Sirius, che continuò con una serie di raccomandazioni fino a che non sparì nel fuoco. Si ritrovò nell'ufficio di Silente.
"Buongiorno signorina" la salutò lui.
"Buongiorno signor preside". Fortunatamente sia Harry che Draco comparvero uno dietro l'altro evitandole discorsi imbarazzanti. Prese la valigia e si diresse alla torre per sistemare le sue cose. Una volta arrivata nella sala comune i suoi amici le andarono incontro abbracciandola.
"Come stai? Stai bene?" chiesero tutti. Lei continuava a rispondere positivamente, ma era sicura che per tornare in sè, le ci sarebbe voluto un pò di tempo. Hermione la seguì in camera, in perfetto silenzio.
"Dimmi" disse Alison.
"Sono qui, qualsiasi cosa ti serva."
"Sto bene, starò bene Herm."
"Non devi mentire con me, eravamo insieme quando hai saputo del bambino, so che lo volevi. So quanto desideri una famiglia."
Alison sentì gli occhi pizzicare. Si concentrò sulla valigia, cercando di riprendersi.
"Io...non riesco ancora a credere che sia successo Herm. Non riesco a credere che il bambino non ci sia più." Dirlo ad alta voce, fu ancora peggio di quello che si immaginava. Non riuscì più a trattenersi e scoppiò in lacrime. La sua amica fu più veloce della luce a stringerla in un abbraccio consolatorio.
"Mi dispiace davvero tanto Ali, davvero, davvero tanto!" Hermione rimase accanto a lei per tutta la mattina, finchè non si fu ripresa per poter affrontare il resto della scuola.
*
Draco non appena tornò ad Hogwarts cercò di chiamare sua madre tramite il camino.
"Draco! Finalmente!"
Le aveva mandato una lettera a casa di Alison ma poi non si era più fatto sentire.
"Madre, come stai?"
"Tu come stai? Alison come sta?"
"Stiamo bene, diciamo..."
"Non sai quanto mi dispiace Draco! So quanto deve essere devastante tutto questo."
"Un po'..."
"Il signore Oscuro è arrabbiato Draco, cosa ti ha chiesto di fare?"
Il ragazzo sentì i brividi in tutto il corpo.
"Niente, non ti preoccupare."
"Non mentirmi!"
"Non posso dirtelo va bene? Ci sentiamo il prima possibile ok?"
"Va bene, ciao tesoro".
"Ciao mamma".
Draco sentì un enorme peso sul petto. Si riscosse diretto in camera sua. Non appena aprì la porta Blase gli corse incontro abbracciandolo.
"Mi dispiace così tanto!" mormorò il moro.
Era così felice di trovarsi in sua compagnia che si lasciò stringere senza dire niente.
Quando sciolsero l'abbraccio, Blase lo guardò in faccia.
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The sister
RomanceE se Harry scoprisse di avere una sorella gemella? Quanto potrebbe cambiare la storia?