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Le giornate di scuola alla Yuuei passavano velocemente. Era tutto nuovo per me, le persone, i professori, il mio quirk.

Tutte le volte che provavo ad usarlo mi facevo male e andavo in infermeria. Ci saró andato almeno quattro volte nel giro di due giorni.

"Ci vediamo domani Deku!" Mi salutava da lontano Uraraka, con il suo solito sorriso spensierato.

Mi guardavo in giro per non so quale motivo. Ad un certo punto, qualcuno mi passó accanto e riconobbi subito chi era.

"Todoroki-kun!" Dissi felice salutandolo con la mano. Lui aveva uno sguardo perso, che guardandomi si trasformó in un sorriso.

Non parla molto.

Avevo fatto questa riflessione da un po' di tempo. In classe stava sempre muto e durante l'intervallo spicciava qualche parola per rispondere a domande di compagni di classe.

E' molto riservato per essere un ragazzo della mia etá.

"Ehm... Ti va di fare un pezzo di strada insieme?" Il bicolore mi guardava perplesso. "S-solo se ti va" Aggiunsi arrossendo e grattandomi la testa.

"Mh" Fece cenno di sí con il capo e iniziammo la camminata verso casa. A volte lo guardavo, guardavo il lato dai capelli bianchi, quello destro, con un occhio color nocciola scuro.

E' bello. No no! Cosa pensi Deku?

"Il tuo quirk é quello del ghiaccio e del fuoco, giusto?" Gli chiesi per fare conversazione. "Si" Rispose secco.

"Io non riesco ancora ad usare il mio! E' una lunga storia, ma tutte le volte che provo ad usarlo mi faccio male!" Mi lamentavo alzando le mani al cielo. Lui mi osservava con la coda dell'occhio ed un sorrisino divertito.

Pensa che non me ne sia accorto?

"Sei di poche parole, non é vero?" Feci senza pensarci. Immediatamente mi tappai la bocca diventando rosso.

BAKA! BAKA DEKU! Ma che ti salta in mente?!

Lui, invece di arrabbiarsi, rise quasi di gusto, lasciandomi impalato. Poi mi guardó, dritto negli occhi, anche se solo per poco.

"Okay devo ammettere che non parlo molto! Sono colpevole" Non smetteva di ridere, si era piegato dalle risate. Io scoppiai in una risata satanica, coprendomi le labbra con un braccio.

"Woah..." Disse Todoroki sbalordito, dopo aver smesso di ridere. "Cosa?" Ero alquanto confuso.

"Era da tempo che non ridevo, grazie" Mi sorrise. Un sorriso sincero e forse un po' imbarazzato.

"E comunque se vuoi imparare ad usare il tuo quirk, io posso aiutarti... Se vuoi" Non credevo alle mie orecchie. Todoroki che mi diceva una cosa del genere? No impossibile.

"Si cioé... Potrei insegnarti a controllarlo" Era leggermente rosso in viso. Io sorrisi ampiamente.

Dovevo ammettere che in quel momento avrei voluto abbracciarlo, ma mi sembrava troppo "amichevole". Noi non eravamo amici, più conoscenti.

"Sarei davvero felice di avere un sensei come lei, Todoroki-kun" Scherzai cercando di non essere troppo invadente.

Avevo paura di fare qualcosa di troppo o di offensivo verso Shoto. Non volevo mi credesse pazzo o svitato.

Perché mi preoccupo tanto?

"Oh, questa é casa mia" Dissi mostrandogli la casa alle mie spalle. "Ora devo andare".

"Ci vediamo domani" Mi rispose cambiando strada e lasciandomi lí a guardarlo. Quando fu al limite dello svincolo si giró per un secondo verso di me, facendo un sorrisino.

Entrai nella mia umile dimora. Mia madre era davanti all'entrata che mi sorrideva.

Non dirmi che ha visto Todoroki

"Vedo che hai fatto amicizia, Izuku" Ecco... Come pensavo. Sembrava davvero felice per me, eppure non eravamo amici io e Shoto.

"Oh ehm, non proprio- si é solo Todoroki" Stavo balbettando. Mia madre rimase incredibilmente scioccata.

Ho detto qualcosa di strano?

"Todoroki hai detto?" Mi chiese curiosa. Io scossi la testa sempre più confuso. Lei sorrideva, sorrideva tanto.

"Com'é piccolo il mondo" Guardava il cielo sorridendo come un ebete. "Devi sapere che io e suo padre eravamo grandi amici al liceo".

Oh

"Davvero?" Mia madre non mi aveva mai parlato di questa cosa. Non mi aveva mai parlato della sua adolescenza.

"Si, per un anno siamo anche stati insieme. Ah che bei tempi" Non l'avevo mai vista sorridere in quel modo. Sembrava felice finalmente.

Dopo la morte di mio padre non era più uscita con nessuno. Si era chiusa in sé stessa. Non sapevo perché mio padre fosse morto, ero cosí piccolo, non ricordavo niente di lui.

"Qualche volta potresti invitarlo qui a mangiare o a passare un po' di tempo assieme" Continuava con quel viso da adulta, ma l'anima di una bambina.

"Io- non lo so, non gli piace molto socializzare" Mi giustificai. L'idea di avere Todoroki a casa mia mi spaventava. Non perché avessi paura di lui, anzi, peró non credevo di poterlo rendere felice. Non credevo di essere qualcuno di importante per lui.

"E' proprio uguale a sua madre" Sua madre, suo padre, io non li conoscevo. Non sapevo niente della sua vita. Non sapevo un bel niente di lui.

"Ora vado in camera" Le dissi per sviare il discorso ormai diventato noioso. Aprii la porta della mia stanza.

Finalmente a casa.

Mi buttai sul letto lanciando lo zaino sul pavimento. Dal mio telefono arrivó una notifica di un messaggio. Avevo esitato prima di prenderlo.

1 messaggio da Todoroki-kun

Cosa? Perché Shoto avrebbe dovuto scrivermi? Il messaggio diceva:

Per l'allenamento sull'utilizzo del tuo quirk il tuo sensei ti dá appuntamento nel giardino della scuola domani pomeriggio;)

Sensei. Lo avevo chiamato cosí e se l'era ricordato. E mi aveva anche invitato per un appuntamento. Non quel genere di appuntamento. Mi avrebbe aiutato e questo era l'importante.

Mi alzai dal letto con un sorriso a trentaquattro denti. L'idea di mostrare il mio quirk a Todoroki mi metteva un po' in imbarazzo, dovevo ammetterlo, ma non vedevo l'ora.

Non mancheró sensei:)

Gli risposi cercando sempre di non essere imbarazzante o troppo invasivo. Poi passai l'intero pomeriggio a fare quei maledettissimi compiti che tanto odiavo.

Konichiwa (non so come si scriva rip)

Devo ammettere che pensare ad un Todoroki selvatico che ride mi spaventa:))

Spero che questo capitolo vi piaccia<3

Vi prego ho bisogno di qualcuno che faccia battute ad ogni frase(;'༎ຶٹ༎ຶ')

~sasageyo

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora