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Mi svegliai, anche se non avevo dormito per niente, mi vestii indossando la solita divisa scolastica e decisi di uscire di casa senza fare colazione.

Il solo pensiero di mangiare o del vedere del cibo mi faceva vomitare. Avevo delle occhiaie da far invidia a un barbone che non dorme da settimane o a L.

Entrai in classe cercando di comportarmi normalmente, ma le macchie viola sotto i miei occhi non aiutavano. Ochako e Iida se n'erano accorti, ma sicuramente avranno pensato fosse per lo studio.

A breve dovevano esserci gli esami, forse pensavo che fossi rimasto sveglio tutta la notte a studiare. Beh era una cosa possibile.

Ma Todoroki era diverso, non gli avevo rivolto neanche uno sguardo, non riuscivo a guardarlo, avevo paura di scoppiare a piangere davanti a tutta la classe.

Non aveva staccato lo sguardo da me, mi osservava con una faccia preoccupata e confusa, non seguiva la lezione. Stava lí, nel banco accanto al mio, a scrutarmi e seguire ogni minimo movimento che facevo.

Sono uno scemo, lo sto facendo preoccupare per niente.

Io tenevo la testa bassa, guardavo il banco con la testa tra le nuvole. Pensavo a Shoto, pensavo alla mia sessualitá, alla mia testa che era ormai andata in pappa.

A volte, durante le lezioni, socchiudevo gli occhi. Avevo sonno, tanto sonno, gli occhietti verdi spenti e arrossati per il pianto. Mi sentivo un vero schifo.

Per tutto il resto della giornata evitai gli sguardi dei miei compagni di classe, ma soprattutto quello di Shoto. Non ci eravamo parlati, non lo avevo mai guardato in faccia, mi sentivo sempre più in colpa.

Tuttavia io lo sentivo, era sempre dietro di me, avrebbe voluto dirmi qualcosa, ma falliva sempre. Tenevo la schiena piegata, le mani in tasca, lo sguardo perso.

"E' colpa mia, vero?" La sua voce, dietro di me, un tono dispiaciuto e sofferente. Mi bloccai di scatto e pensai, pensai alle sue parole e a come rispondere.

"E' colpa mia" Risposi io prendendo la strada verso casa. Non lo guardai, me ne andai mentre delle lacrime scendevano sul mio viso fino ad appoggiarsi al terreno.

Quella notte fu la stessa identica cosa della notte precedente. Dormii solo mezz'ora per il troppo sonno che avevo. Me ne stavo solo abbracciato al cuscino mentre piangevo e singhiozzavo.

"S-Shoto..." Sussurravo il suo nome tra singhiozzi e lacrime. Stavo male, davvero male, avevo paura, paura di non essere accettato.

"Tutti abbiamo paura di qualcosa, anche io"

Mi ricordavo le sue parole, eppure era tutto inutile. Non avrei mai più ricevuto un suo abbraccio, non gli sarei mai più stato attaccato tutta la notte mentre mi proteggeva dalla mia più grande paura, non ci sarebbe più stato tutto questo...

Un nuovo giorno di scuola, Todoroki. Volevo guardarlo, volevo sorridergli, volevo rassicurarlo che stessi bene, anche se non era cosí.

"Izuku" Sentii la sua voce alle mie spalle, mentre entravo al liceo Yuuei. Sembrava quasi spaventato, era distaccato. Mi girai guardando le mie scarpe.

"E' perché ci sono i temporali la notte?" Chiese un pó in imbarazzo, torturandosi le mani in ansia. Alzai la testa verso di lui. Aveva uno sguardo da bambino triste, non c'era più il suo solito sorriso.

Continuavo a guardarlo, ero come incantato da lui. Si stava preoccupando per me, gli importava davvero di me. Feci un piccolo sorriso impercettibile.

"Sono riuscito a dormire solo con te, f-forse hai un pó ragione" Mi grattai la testa in imbarazzo. Era una bugia, ma dovevo farla sembrare il più credibile possibile.

"Devo andare" Conclusi andando in classe. Non parlai più per tutta la giornata, per un'ora mi addormentai sul banco.

Riaggiunsi la mia umile dimora, guardavo il vuoto, non sorridevo, non provavo nessuna emozione. Avevo giá detto di sentirmi uno schifo? Beh lo sono davvero.

Spalancai la porta della mia camera, ma il mio sguardo cadde su un oggetto ancora non identificato sul mio comodino. Sembrava un piccolo peluche di qualcuno.

Mi avvicinai curioso e abbastanza confuso. Era un peluche morbido, con la testa gigante e il corpicino magro, non aveva le dita delle mani e neanche quelle dei piedi.

Era "seduto" sul mio comodino, era un peluche con rappresentato... Todoroki?! Ci misi un pó a comprere la cosa. Il piccolo pupazzo aveva degli occhi morbidi del colore di Shoto, i copelli bicolore rossi e bianchi, la macchia sul viso, il costume che indossava per essere un eroe.

Era una piccola miniatura di Todoroki. Accanto a esso c'era un post-it giallo attaccato al comó. Lessi ció che c'era scritto.

Ehm, okay... E' un pó imbarazzante, maaaaa avevi detto che eri riuscito a dormire solo con me con un temporale, quindi ho pensato a questo.

E' un pupazzo che mia madre mi regaló quando la portarono nell'ospedale psichiatrico. Non sapevo perché mi avesse regalato un me a forma di peluche, peró ora ho capito la sua funzione:)

Se non mi potrai avere accanto quando ci sono i temporali, puoi abbracciare questo, cosí magari riuscirai a calmarti.

Spero ti tiri un pó su il morale:D


  ~Buonanotte, Shoto<3

Non credevo ai miei occhi. Era stato lui, avevo un mini-Todoroki in casa, era tutto per me. Lo presi e lo abbbracciai.

Sa di fragola, proprio come lui

Non era il vero Shoto, eppure mi piaceva. Il solo pensiero che lui aveva pensato cosí tanto a me, gli stavo cosí a cuore che mi aveva fatto un regalo.

Il miglior regalo del mondo

Sorridevo, era da due giorni che non lo facevo, era bastata solo un'attenzione da parte del più grande per farmi cambiare umore.

Forse sono bipolare.

Beh era molto probabile. Per tutto il pomeriggio tenni sulla scrivania, affianco a me, il piccolo Todoroki mentre facevo i compiti e studiavo per la verifica.

Hihihihihi

E'. LA. COSA. PIU'. PUCCIOSA. CHE. ABBIA. MAI. SCRITTO.

IO AMO SHOTO ALLA FOLLIA

IO AMO SHOTO ALLA FOLLIA

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This is my Death Note:D

Quindi non fatemi arrabbiare che posso uccidere l'intera umanitá :3

~BanNgG!

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora