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Guardai il dottore con gli occhi spalancati, la signora Rei si guardava intorno, vedeva Dabi, Fuyumi e Bakugou. Sí erano gli unici che conosceva, ed era incredibile come quelli la stessero osservando con occhi di ghiaccio.

"M-mamma?" Sentii solo il balbettio della giovane Fuyumi, sembrava sconvolta e non potevo darle torto. "Beh ora vi lascio soli, il ragazzo avrá bisogno di visite da parte della sua famiglia" Disse il medico con tutta la tranquillitá del mondo.

Guardai negli occhi Bakugou e Fuyumi, quasi dovessi ricevere un segnale per poter andare da lui. "Cazzo mi guardi? Muovi quel culo e vai da lui" Ammise Kacchan divertito, io sorrisi come mai avevo fatto.

Mi catapultai nella stanza d'ospedale, sapeva di pulito, come se fosse appena stata disinfettata a fondo. La stanzetta era vuota, una piccola piantina sul tavolo rigorosamente bianco, delle tende dello stesso colore coprivano la vista sul cielo di Tokyo.

E poi c'era lui, dormiva beatamente, stava sorridendo o forse era solo una mia impressione. I capelli con il rosso e il bianco che si mescolavano, erano disordinati ma magnifici.

Aveva un piccolo cerotto sotto l'occhio destro. Oh quanto avrei voluto vedere i suoi occhi eterocromatici, quanto avrei voluto perdermici mille volte ancora. Ed era strano, sí era strano.

Faticavo a stare in piedi, era come se stessi fluttuando, come se mi sentissi più leggero. Percepivo le lacrime bagnare il mio viso e poggiarsi delicatamente sul pavimento. In quel momento ero incosciente di quello che stava succedendo, e forse era un bene.

Iniziai a singhiozzare e a piangere, mi sedetti a terra, quasi la mia mente era confusa da tutto quello, forse non ci credeva. Non era un pianto di tristezza, ma di gioia, ero cosí felice che mi esprimevo piangendo.

Sentii un piccolo rumore, quasi un verso infastidito. Tirai su col naso e osservai il lettino dove si trovava Shoto. "Chi é?" Non me l'ero immaginato, era la sua voce quella volta, ne ero cosí sicuro.

"Sh-Shoto?" Pronunciare il suo nome era quasi un miraggio, solo a sentirlo ero in pace con me stesso. "I-Izuku?" Vidi i suoi occhi aprirsi leggermente, mi alzai in piedi abbagliato da quella scena, gli corsi incontro abbracciandolo e iniziando a piangere come un bambino tra le sue braccia.

Sentii il suo calore avvolgermi, sentii il battito del suo corpo, percepii ancora il suo profumo leggero alla fragola, invase le mie narici come se fosse aria fresca.

Piangere in quel momento mi tranquillizzava, sentivo il respiro del mio ragazzo, respirava ed era lí. Io ero lí, forse era tutto tornato alla normalitá, forse anche le storie più complicate hanno il loro lieto fine, ma non poteva finire cosí.

"P-perché piangi?" Ci misi molto a rispondere, forse passarono minuti, ma ero concentrato sulla sua voce calma, paradisiaca, ero concentrato su quel suono che tanto mi mancava.

"B-buon compleanno" Balbettai continuando a piangere, ma con un sorriso dolce. Il bicolore ci mise un pó per vapire cosa intendessi, inclinó leggermente la testa.

Fu lí che intrecciai il suo sguardo con il mio, quell'occhio azzurro cristallino incastonato nei miei verdi, cosí come quello scuro e privo di colore. Sentivo il cuore battere a mille, le mani tremavano leggermente, le lacrime erano orami esaurite.

Mi sorrise. Vidi il suo sorriso genuino, quel sorriso che donava a pochi, quello sguardo innamorato che solo io potevo permettermi. Le sue labbra sottili, mi mancavano, mi mancavano i suoi baci morbidi e leggeri.

Sfioró il mio viso con una mano candida, le sue dita affusolate toccarono la mia guancia arrossata. "Hai dormito poco" Disse guardandomi dolcemente, era dispiaciuto perché aveva notato le mie occhiaie violacee.

"Perché hai pianto? Non voglio che tu pianga" Immediatamente mi vennero in mente le parole di Bakugou, sapeva che Todoroki non avrebbe volito vedermi piangere, stavolta gli davo ragione.

Guardai in un altro punto per non incrociare il suo sguardo. "S-sono andato a trovare tua madre... T-tu volevi vederla tanto e i-io l'ho portata qui" Vidi gli occhi di Shoto quasi uscirgli dalle orbite, era un misto tra sorpreso e chissá cos'altro.

"A-adesso me ne vado c-cosí potete parlare" Balbettai alzandomi da terra, ma Shoto afferró il mio braccino privo di zuccheri. "Avremo tempo, ora hai bisogno di riposare" Gli avrei voluto direi che avrei riposato fuori, ma sapevo che non potevo lasciarlo.

"Hey, resta qui" Mi disse in tono dolce, io lo squadrai, dalla coperta che gli copriva il corpo non capivo cosa gli avessero fatto, né se stesse bene. "S-sei sicuro?" Domandai indeciso, ma sapevo bene, io prima di tutti, che sarei rimasto lí anche per sempre, l'importante é che lui era con me.

Avrei dormito pure sotto un ponte se ci fosse stato lui al mio fianco, avrei attraversato mari e monti pur di stargli accanto, pur di vederlo, pur di ricevere un suo sorriso. Perché Shoto era cosí, mi faceva quest'effetto, ero innamorato perso, ero innamorato cosí tanto di lui che non potevo spiegare a parole cosa fosse.

Non era amore, era molto di più. Era un concetto quasi astratto per cui una persona perde cosí tanto la testa per un'altra, che si uniscono diventando un'unica di essa. Come se uno dipendesse dall'altro, ed era ovviamente cosí.

"Sdraiati qui" Si spostó di poco per farmi spazio accanto a lui, aveva spostato la testa sul cuscino e non più sulla testiera del letto. Mi misi accanto a lui, cinsi la sua vita e appoggiai la testolina sul suo petto.

"Ahi!" Lo sentii lamentarsi quando poggiai troppo il peso sul suo corpo. Suo padre gli aveva, ecco sí avete capito, in quel punto. Lo guardai allarmato: "S-scusa i-io non-" Ma venni bloccato dal suo sorriso.

"Non fa niente" Il suo naso sfioró il mio, un brivido passó per la mia schiena. "Grazie amore mio" Mi bastarono solo quelle semplici tre parole per farmi sentire al settimo cielo.

In quel momento immaginai di essere a casa mia, nel mio letto, abbracciato a lui, quella notte con il temporale, la notte in cui mi accorsi di essere perdutamente innamorato di quel ragazzo dai capelli bicolore. E sinceramente avrei voluto rivivere quella notte per sempre, forse quella fu la prima volta che capii cosa significasse amare.

Lentamente chiusi gli occhietti stanchi e affaticati, mi addormentai senza pensare a nulla, ma solo a Shoto lí con me, sempre e per sempre.

Ohayou darling

O-ohayou

No okay-

AAAKAJSKASSJSDDHSHSHDJSADORO I MIEI AMORINI

okay vi amo perché siamo quasi arrivati a 17 mila e sono tipo wowowowowowow

oggi sto molto meglio wiii ^^^

Okay sto adorando questo anime, é letteralmente un capolavoro, anche se c'é un sacco di sangue ma mi piasceee:D

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Okay sto adorando questo anime, é letteralmente un capolavoro, anche se c'é un sacco di sangue ma mi piasceee:D

E niente... Ditemi cosa ne pensate del capitolo (sinceramente é da qualche capitolo che la mia storia mi fa schif ma ok)

~Shoo♡︎

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora