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Il buio era calato ormai da una mezz'ora, avevo passato tutto il pomeriggio con Todoroki, Bakugou, Kirishima e Denki. Era stato molto divertente, con gli scleri di Kacchan per ogni minima cosa e le risate di Eijiro e Kaminari.

Io e Shoto eravamo andati a casa sua, nella sua villa in legno, che tanto amavo. Il tempo non era dei migliori, sembrava stesse per piovere, c'era anche molto vento.

Entrai in casa sua, le luci spente. Era calda, come se ci fossero accesi caloriferi da tutta la giornata. Mi tolsi la giacca, appendendola all'appendiabiti, o meglio, facendomi aiutare da Shoto perché ero troppo basso e non vi arrivavo.

Andai in camera sua senza accendere nessuna luce, adoravo l'effetto della Luna, quel colorito blu notte soffuso. Il ragazzo dai capelli bicolore chiuse la porta alle nostre spalle, afferró la mia manina, facendomi voltare.

Le sue labbra toccarono le mie, un bacio paradisiaco, morbido e lento. Mi alzai sulle punte, appoggiando le manine sulle sue guance. Nel frattempo mi tolsi le scarpe con i piedi, erano enormi, potevano sfilarsi facilmente.

Una scossa passó per la mia schiena, le mani di Shoto sui miei fianchi. Avremmo potuto baciarci per sempre, senza mai stancarci, senza mai prendere fiato, senza mai parlarci.

Era come se fossimo anime gemelle, avevano vagato per tempo l'una alla ricerca dell'altra, si erano trovate. Eravamo come gli opposti: lui solitario, di poche parole, affascinante, serio, sensibile, io imbranato, bassino, anche un pó stupido.

Ma gli opposti si attraggono, no?

Lentamente mi prese in braccio, il mio corpo sfiorava il suo bacino, le nostre labbra non avevano intenzione di dividersi. Una danza tranquilla, un bacio infinito, pieno d'amore. Riuscivo a sentire la pelle d'oca su tutto il mio corpo.

Lui mi fa stare cosí bene.

Inizió a camminare verso il futon, sedendosi e tenendomi sopra di lui. Mi misi a cavalcioni su di lui, il respiro un pó affaticato a causa del lungo bacio.

Spostó dolcemente le sue labbra morbide sulla mia clavicola. Diventai rosso quando sentii un piccolo versetto di piacere da parte sua, succhiava piano quel punto.

Gemevo sotto voce, il cuore mi sarebbe potuto uscire dal petto. Poi mi guardó, mi guardó negli occhi verde smeraldo, un sorriso sul suo volto perfetto.

"Ti amo" Sussurró non distogliendo lo sguardo da me, mi fiondai sulle sue labbra calde, assaporavo quel gusto cosí rilassante. Lo abbracciai poggiando la testolina sul suo petto.

Sentivo il suo cuore battere forte, sorrisi come un bambino, le mie gote si colorirono di rosso. Lui scivoló con la testa sul cuscino, io mi tenevo a lui come un piccolo koala.

"Piccolo" Inizió con voce calma, che sembrava quasi sussurrata. "Sta nevicando" Spalancai gli occhi sorpreso, diedi un'occhiata alla mia sinistra per controllare la porta finestra.

Era vero, stava davvero nevicando. Piccoli fiocchi, bianchi come la panna, si posavano sul terreno, sugli alberi di ciliegio, sulle case. "Mi piace tanto la neve" Ammisi alzando la testa per guardarlo.

I suoi lineamenti, come avró detto ormai molte volte, erano a dir poco perfetti. "Hai sonno?" Mi chiese sorridendo dolcemente. Io feci si con la testa, strofinando il nasino sulla sua magliattina grigia.

"Puoi dormire con me" Disse lui con un sorriso stampato sul volto. Spalancai gli occhietti, sorridendo a mia volta. "Davvero?" Feci al settimo cielo. "Ovvio, mi piace dormire con te".

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora