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Alla fine passammo una giornata molto carina. Beh, dovevo ammettere che solo io e Eijiro ce l'eravamo goduta, saltellavamo ad ogni vetrina ammirando i vari oggetti. Invece i due "depressi" se ne stavano lí fermi a guardarci mentre parlavano del più e del meno.

Forse io e il rosso avevamo speso la maggior parte dei soldi dei nostri fidanzati in stupidaggini inutili che non avremmo mai usato, ma a me andava bene cosí.

"Woah che giornata!" Esclamó Kirishima aprendo la porta di casa del mio ragazzo. Era ormai buio, forse era giá passata l'ora di cena da un pezzo, ma sincermente avevo fame.

"Ho fame" Mi lamentai guardando i tre ragazzi più grandi di me. Accesi le luci della sala, ma Bakugou le spense subito. "Non mi piace la luce tsk" Disse evitando il mio sguardo, forse non era strano, le mie sensazioni erano sbagliate.

"Prendiamo una pizza?" Chiese Kirishima aspettandosi come risposta un sí, che non tardó ad arrivare. "Chi va a prederla?" Domandai curioso, Bakugou subito si tiró indietro.

Sí é proprio da lui.

"Dai ci andiamo io e Kirishima. Amore occupati del cane rabbioso, okay?" Mi diede un bacio a stampo, cosa che non faceva mai in pubblico, ma eravamo solo noi quattro quindi mi fece piacere.

Quindi uscirono da casa e io dovevo "occuparmi" di Kacchan, come mi aveva detto Shoto. Subito si buttó sul divano, accendendo la TV. I miei occhi si accecarono a causa della luce troppo forte in confronto al buio della stanza.

"Kacchan tutto okay?" Gli chiesi cercando di iniziare una conversazione decemente senza impacciarmi alla prima sillaba. "Ovvio" Rispose con non-chalance lasciandomi senza parole.

"Ti vedo strano" Mi sedetti sul divano, stranamente si spostó per lasciarmi il posto, visto che stava occupando tutto lo spazio possibile. "Tu sei strano" Mi diede un'occhiataccia spostandosi i capelli dal viso corrucciato.

I suoi occhi rosso fuoco erano inquietanti, il buio che li avvolgeva rendeva ancora di più. Non ero spaventato, solo confuso, forse ignaro di quello che potesse pensare il biondo accanto a me.

Si alzó di scatto interrompendo il nostro contatto visivo abbastanza strano. Andó dietro al bancone della cucina, aprí un cassetto, cercava qualcosa, ma non sapevo cosa.

Tiró fuori una bottiglia trasparente, sembrava un alcolico, io lo seguivo con lo sguardo. "C-che cos'é?" Balbettai indicando quella bevanda. Bakugou portó al soffitto lo sguardo sbuffando.

"Solo vodka" Lo aveva detto come se fosse una cosa normale, come se non fosse nulla di che, ma invece era peggio di quello che pensassi. Aprí il tappo e inizió a mandarla giù senza dare conto alle quantitá.

"K-Kacchan l-" Mi diede uno sguardo assassino, ma io iniziai a camminare verso di lui. "Cosa vuoi?" Mandó giù un altro sorso, in poco tempo si sarebbe ubriacato, ne ero sicuro.

"N-non dovresti b-berla" Cercai di prendergli la bottiglia in vetro dalle mani, ma tremavano, tremavano e non sapevo il perché. Mi sentivo cosí confuso e allo stesso tempo spaventato.

"Faccio quello che mi pare, Deku" Non avevo il coraggio di reagire, non avrei comunque trovato nessun modo per farlo, ero inferiore a lui. "O-okay" Mi girai di spalle, osservavo le mie scarpe rosse, con quel buio non riuscivo a distinguere i colori.

In un attimo ritornai alle medie, andava sempre cosí con lui e credevo di averlo superato, invece non era per nulla cosí. Sentii una mano afferrarmi il polso. Un brivido di terrore oltrepassó la mia schiena, girai il capo con una lentezza inimmaginabile.

Il volto di Bakugou sembrava rilassato, quasi desideroso, il naso e le guance rosse. Sentivo il suo respiro, in una mano la bottiglia quasi vuota. E forse lí capii, capii che tutto quello che sarebbe successo dopo sarebbe stato orribile.

"K-Kacc-" Prima che potessi dire qualcosa, mi spinse a sé, i nostri corpi si toccavano, i nostri nasi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro. Il biondo avvicinó il suo viso ancora più a me, io mi scostai cercando di liberarmi dalla sua presa.

"K-Kacchan s-smettila" Non aveva intenzione di lasciare il mio polso, iniziai a tremare come una foglia, gli occhi spalancati. "Mhh come sei noioso" Fece con voce sensuale al mio orecchio.

Ora cosa faccio? Cosa faccio?

"KACCHAN! Ti ho detto di finirla! Non sono Kirishima e sono fidanzato!" Urlai togliendomi dalla sua presa e iniziando a camminare verso l'altro lato della stanza. Sentii i suoi passi avvicinarsi a me, i miei occhietti erano lucidi, o forse era solo una mia sensazione?

Avrei voluto che tutto quello fosse solo frutto della mia immaginazione, se mi convincevo era sicuramente cosí. Mi sbatté al muro mettendomi un ginocchio tra le gambe.

"K-Kacch-" Le sue labbra si poggiarono sul mio collo, eppure non era la stessa sensazione che provavo con Shoto, quando era lui a farlo mi sentivo bene, eppure in quel momento provavo solo disgusto e paura.

Ma se Bakugou amava Kirishima, perché mi stava facendo quello? Ubriaco o non mi sembrava una cosa bizzarra, ma ora non importava il motivo. Cercai di allontanarlo da me, lo spintonavo mentre delle lacrime scendevano dal mio visino che fino a poco fa sorrideva beatamente.

"K-Kacchan ah-" Allontanai le sue mani da me, solo Shoto poteva toccarmi, e allora perché lo stava facendo? Non si staccava dal mio collo, iniziava a farmi male e non mi piaceva, nulla di quello mi piaceva.

"Kacchan t-ti prego s-smettila" Quasi lo supplicai, trattenendo i gemiti di dolore e facendo scendere altre lacrime. Con le gambine che mi ritrovavo non riuscivo a stare in piedi, volevo andarmene.

La sua lingua non faceva altro che esplorare il mio collo, le sue mani cercavano la mia pelle. Avrei solo voluto vomitare, odiavo ció che stava facendo, era disgustoso, ma non potevo reagire.

Se lo avessi fatto non si sarebbe risolto nulla, perché é vero, io sono inferiore a lui. Bakugou é colui che comanda, io sono solo al suo servizio. E odiavo ammetterlo, ma forse mi stavo arrendendo a ció che voleva farmi.

Ormai non mi importava, non m'importava perché per quanto avrei potuto urlare o pregare, lui non mi avrebbe ascoltato. E non sapevo se lo stesse facendo per scaricare la rabbia o solo per il gusto di farlo, ma essere la sua 'cavia' mi faceva sentire il nulla assoluto.

Iniziai a singhiozzare, una goccia di sangue scese dalla mia pelle, di cui l'unico proprietario era Shoto. "K-Kacchan..." Cercai il suo sguardo, ma non sembrava lui, non lo era. Nei suoi occhi vedevo qualcosa di diverso: rabbia forse, frustrazione, un sentimento cosí forte che quasi era incontenibile.

La serratura della porta si aprí, rivelando le due figure sorridenti di Kirishima e Shoto: "Siamo tornati con le pizz-" E dal tono spensierato del rosso, ci volle solo un millesimo di secondo per capire cosa fosse realmente successo quella sera.

ugh- ehm io-

gomennasai (❍ᴥ❍ʋ)

non era mia intenzion-

okay sono morta.

okay sono morta

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ehm vi amoo :D

c-ci vediamo domani (se sono ancora viva dopo questo capitolo qwq) mwah

~sho<3

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora