Le mie stesse lacrime coprivano la vista, seguivo con lo sguardo i cartoni delle pizze che cadevano, cadevano lentamente. Sembrava come nei film, un'azione che si compie in un millesimo di secondo era quasi bloccata nell'atmosfera.
Uno, due, tre e... boom! Le scatole toccarono terra, ma io non percepii nessun rumore, il tutto era attutito dall'ambiente circostante. Non voleva guardare i due ragazzi di fronte a noi, mi coprii il succhiotto da cui usciva sangue.
Singhiozzai, sempre più forte, feci scivolare la mia schiena lungo la parte, caddi a terra ancora confuso. Finalmente ebbi il coraggio di guardare in faccia il mio ragazzo e Eijiro.
Non avrei voluto guardarli, non avrei voluto restare in quella casa, da solo e con Kacchan, non avrei voluto vedere la delusione negli occhi del rosso e la rabbia di Shoto.
Non riuscivo a vedere gli occhi rossi di Bakugou, forse non volevo, in quel momento volevo solo scomparire. "B-Bak-" Balbettó Kirishima, stava tremando e il suo ragazzo lo guardava.
Lo guardava come se si fosse appena pentito, ma ormai era troppo tardi. Era come se si fosse appena accorto di ció che aveva fatto, era ció che non avrei voluto succedesse.
"Cosa..." La voce del bicolore era fredda, fredda come l'atmosfera in quella stanza, tutto era rovinato e sicuramente non sarebbe andata a finire bene.
"...Cazzo.." A quella parola mi vennero i brividi, mi sentivo in colpa perché lo avevo lasciato fare. Sí, mi ero 'ribellato', ma non era bastato, lui aveva continuato e io non avevo fatto nulla. Niente di niente.
Mi ero solo messo a piangere come un bambino, credendo che magari il "Signore" mi avrebbe assistito. Ero ateo quindi non credevo in questi detti, ma ero sicuro che in quel momento avrei voluto accadesse un miracolo.
"...E' successo?" Sentii un piccolo tremolio nella sua voce, che solitamente era cupa o solare, ora era solo il nulla. Era un misto tra l'arrabbiato, sorpreso, confuso e molte altre cose.
Si avvicinó a noi due, il rumore delle scarpe a contatto con il legno era inquietante, la sua testa dondolava leggermente e i suoi occhi sembrava posseduti. In quei colori cosí belli trovai soltanto rabbia, non lo avevo mai visto cosí.
Mi rannicchiai smettendo di singhiozzare, ora osservavo la scena in silenzio, ascoltavo e forse mi pentivo. Non era colpa mia, eppure sentivo che centravo qualcosa.
"Figlio di puttana..." Shoto parlava in un sussurro, guardava Bakugou come se volesse ucciderlo. "Figlio-" Il mio ragazzo lo prese per la maglia, lo stava letteralmente uccidendo con lo sguardo.
"Di una puttana-" Gli diede un pugno in pancia, continuava a mantenere il contatto visivo con il biondo, dai suoi occhi scendevano delle lacrime impercettibili.
Perché pur sapevo che mi aveva fatto una cosa del genere, gli voleva bene ed era difficile per lui crederci, credere a tutto quello. "Sei-" Lo vidi singhiozzare mentre tentava di dare pugni al suo migliore amico.
Ma sapeva che sarebbe stato inutile, sapeva che voleva odiarlo ma non poteva, sapeva che tutto quello era sbagliato. "Sei un figlio di puttana" Disse piangendo e poggiando la testa sul petto del biondo.
"Figlio- perché lo hai fatto?" Bakugou non rispondeva, stava guardando il vuoto, le labbra leggermente sporche di sangue. "RISPONDIMI" Urló con un grido di dolore, straziante e da mettere i brividi.
"I-io... N-non lo so" Feci un respiro profondo mentre trattenevo le altre lacrime che volevano uscire. Spostai per un secondo lo sguardo verso Kirishima.
Era stato lí a guardare tutta la scena, i suoi occhi lucidi, uno sguardo privo di forze, forse era lui quello che stava soffrendo di più. Lui amava Bakugou, amava Bakugou più di ogni altra cosa al mondo e in quel momento avrá sentito un vuoto assurdo.
Si sentiva tradito dall'unica persona che credeva lo amasse e anche stupido per essersi fidato di uno come lui, per essersi innamorato della persona con il carattere peggiore su questo pianeta, per aver condiviso con lui esperienze stupende, che forse, si erano rivelate spazzatura.
Ma io sapevo, sapevo che Bakugou era innamorato di quel ragazzo dai capelli rubino, sapevo che si era innamorato del suo sorriso e del suo carattere sempre allegro e gentile con tutti. Sapevo che Kirishima, per lui, era l'unica persona che lo aveva capito davvero, con cui si era espresso realmente, con cui, forse, aveva capito il vero significato dell'amore.
Perché alla fine tutto ritorna a quello: l'amore. Un sentimento cosí bizzarro e confusionario poteva creare tutto quel dolore? Sí ovvio, ma ora non dovevo soffermarmi su questo argomento.
Shoto si spostó da Bakugou, si mise di spalle e non guardó più nessuno di noi. "B-Bakugou-" Il biondo spalancó gli occhi nel sentire la sua voce tremante, ci stavamo autodistruggendo a vicenda, lentamente e dolorosamente.
"Allora é c-cosí?" Tiró su col naso e si asciugó una lacrima salata dal viso avvolto dai suoi capelli rossi lisci. Non volevo sentire, non volevo essere la causa di qualunque cosa stesse per succedere.
"I-io sono solo un o-oggetto per te" Vidi gli occhi di Bakugou diventare lucidi, una lacrima scesa dal suo viso, gli occhi spalancati. "S-sono-" Si mise a piangere tentando di concludere la frase.
"S-sono solo un tuo stupido giocattolo che quando non ti piace più butti v-via" Riuscivo a percepire il dolore nelle sue parole, mi guardai la mano sporca del mio sangue.
"N-non é vero" Erano le prime parole che diceva da quando i due erano entrati in casa. "Mi stai prendendo per il culo?! C-credi di poter- IO CREDEVO CHE MI AMASSI! MI SONO FIDATO DI TE E-E IO TI AMO PIU' DI QUALSIASI ALTRA COSA AL MONDO! CAZZO SONO UN FOTTUTO SCEMO!".
Aprí la porta di casa tra le lacrime, la chiuse violentemente lasciando alle sue spalle quel luogo in cui era appena finito il suo amore, la sua vita. Todoroki guardó il biondo senza parlare, lo guardavo con un volto enigmatico.
"Esci da casa mia" Riuscí a dire con tono freddo e privo di emozioni. "Sh-" Fece un respiro profondo: "TI HO DETTO DI USCIRE DI QUI CAZZONE!" Sbottó indicando la porta d'uscita scura, buia come quella notte.
"K-Kacchan va da lui" Dissi prima che potesse uscire, lui mi guardó per la prima volta in tutta la serata. "Va da lui, perché so che lo ami... Ti prego non lasciare che un tuo errore vi rovini la vita" I due ragazzi nella stanza mi guardarono a bocca aperta.
"Dek-" Guardavo il pavimento in legno, era l'unico punto in cui potessi sentire di essere 'protetto', senza nessuno da guardare. "Muoviti e dí quanto lo ami".
"Izuku c-cosa stai dicendo?" S'intromise il mio ragazzo, evidentemente confuso del perché lo stessi aiutando, ma io ero fatto cosí. Tenevo a Kirishima e sapevo quanto lui e Bakugou fossero importanti l'uno per l'altro, non avrei potuto lasciar perdere.
"T-ti prego" Mi risedetti a terra mentre piangevo silenziosamente. Non sapevo se avessi fatto la scelta giusta, tutto ció che sapevo é che ormai le carte in tavola non potevano cambiarsi e dovevo trovare un modo per risolvere quel caos che si era creato... Forse per colpa mia, forse per colpa sua.
MACCIAO
come stanno i miei fiorellini? (●’◡’●)ノ
mwah ora evaporo :D
(sorratemi per l'orario ma tanto siete tuttx notturnx)
~Shoo
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𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮
Romance[𝖢𝖮𝖬𝖯𝖫𝖤𝖳𝖠] in revisione ----> 𝚆𝙷𝚈 𝙼𝙴 (だ畏ス) Due ragazzi che si incontreranno per caso e che cambieranno l'uno la vita dell'altro. ☕︎ ʏᴀᴏɪ ʙᴏʏ×ʙᴏʏ ᴛᴏᴅᴏᴅᴇᴋᴜ {29.12.20 - 28.04.21} ~𝘚𝘩𝘰𝘰