37

2.5K 92 35
                                    

Aprii gli occhietti verde smeraldo, ritrovandomi il volto sorridente del mio ragazzo. Il Sole mi aveva quasi accecato, per questo li tenevo piccoli piccoli.

"Buongiorno amore" Sussurró dandomi un bacio all'eschimese. Le mie gote diventarono di un colore rosato. "Buongiorno" Ridacchiai sorridendo come un ebete.

Non ho mai sorriso cosí tanto in vita mia.

"Dormito bene?" Chiese facendo sfiorare le nostre labbra, sentivo il suo profumo alla fragola. "Si" Risposi senza togliermi il sorriso di dosso. Ci guardammo negli occhi per secondi interminabili, li amavo.

Poi sbadiglió stiracchiandosi, il suo naso era leggermente rosso, il che lo rendeva ancora più carino. Si alzó in piedi, rigorodamente nudo, e io cercai di non guardare il suo fondoschiena perfetto.

Mi misi le lenzuola sul viso, stavo andando letteralmente a fuoco, soprattutto quando mi accorsi che avevamo dormito senza vestiti.

Si mise dei boxer grigi ed una maglia a maniche corte, mentre si cambiava davo degli sguardi al suo corpo, ma nient'altro. Sorrise quando incontró il mio viso imbarazzato scrutarlo.

Inizió a camminare e si mise sopra di me. All'inizio non capii perché, poi peró sentii le sue labbra a contatto con le mie, il loro gusto era inconfondibile.

Osservai il suo viso, le guance un pó rosse, gli occhi brillanti e pieni di vita, il suo sorriso inconfondile. "Ti prendo i vestiti" Fece dolcemente damdomi un piccolo bacio sul nasino.

Si diresse, nuovamente, verso l'armadio e prese dei boxer e una maglia. "Mettiteli" Li lanció sul letto e mi caddero, letteralmente, in faccia.

"Vado a prepararti la colazione" Io spalancai gli occhi: "Cucini il riso?" Gli chiesi con speranza, lui rise leggermente. "Ovvio" Uscí dalla stanza per far si che mi vestissi.

Prima di alzarmi dal letto, bloccai i miei occhi sul soffitto. Non sapevo perché lo stessi guardando, ma avevo la testa tra le nuvole. Pensavo al modo in cui mi faceva sentire Shoto, tutte le emozioni che riusciva a farmi provare.

Sorrisi diventando rosso per la vergogna e affondai la faccia nel cuscino. "Lo amo troppo" Balbettai con la voce offuscata dal cuscino stropicciato.

Finalmente mi decisi ad alzarmi, mi vestii con non chalance e feci scorrere la porta della camera. Il fondo schiena non era dolorante come la prima volta, ma poco ci mancava.

Lo raggiunsi in cucina stropiccinadomi gli occhi stanchi, la tavola era giá stata apparecchiata con bacchette, tovagliette in bambù e dell'acqua in una caraffa decorata con disegnini di draghi in oro.

Affianco al bicchiere c'era una ciotolina con all'interno delle alghe, ero innamorato di quel cibo, inutile dire che mi sedetti come se stessi per aprire i regali di Natale.

Ma- a proposito di Natale... E' oggi!

"Buon Natale!" Feci tutto felice, versandomi l'acqua nel bicchiere. Lui mi guardó con un sorriso enigmatico, adoravo quei suoi sguardi complicati e indecifrabili.

"Buon Natale anche a te!" Mi rispose dopo un pó, portando in tavola del buon riso fumante. Il mio sorriso arrivava alle orecchie, sembravo quasi più innamorato del riso che di lui.

Lo sentii ridere di gusto, la sua risata mi migliorava la giornata, sentirlo ridere mi rendeva felice, come se stessi ridendo io. Ormai i miei stati d'animo dipendevano dai suoi: se lui era triste, lo ero anch'io, se lui era felice, lo ero anch'io.

E so che poteva sembrare un comportamento da egoista, ma non riuscivo a farne a meno. Avevo ancora paura di rendere la nostra relazione pubblica (anche se ero sicuro che almeno metá della classe lo aveva capito), ma a scuola avrei voluto tanto baciarlo o stargli addosso tutto il tempo.

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora