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Ero rimasto con gli occhi aperti per tutta la notte, non avevo sonno e i miei occhi erano rossi. Tenevo le cuffie alle orecchie, ascoltavo la nostra canzone versando delle piccole lacrime.

In ospedale erano rimasti solo Bakugou, Kirishima e il mio migliore amico. Mia madre non era potuta venire a causa del tumore della nonna, poi non avrebbe voluto sicuramente vedere il proprio figlio in quella situazione.

Quanto sarebbe stato bello se in quel momento stessi passando il tempo con Shoto, magari a baciarci, ridere, dormire insieme. Sarebbe davvero cosí bello, ma non poteva essere possibile.

Fuyumi avvisava il fratello ogni ora, si chiamavano ogni ora mentre lui guidava verso l'ospedale con Toga. Era davvero bello il modo in cui si stessero preoccupando per Shoto.

Io piangevo ancora, a volte mi veniva voglia di vomitare, a volte di urlare. Non mi piaceva stare cosí, volevo solo calmarmi, ci provavo ma era inutile.

"Deku" Mi risvegliai dai miei pensieri sentendo la voce addormentata di Bakugou. "Dormi" Ordinó mentre lo guardavo come un bambino, gli occhietti lucidi e stanchi.

"Non voglio, non ho sonno" Risposi stoppando Daddy Issues e cercando il suo sguardo. "Allora va a casa a cambiarti, sei ancora sporco di sangue" La sua voce roca da mezzo addormentato non mi spaventava, anzi sembrava quasi rilassante.

"E' notte fonda" Risposi guardando il muoro bianco, vuoto, di fronte a me. "Peró domattina va a casa, Dio santo rimango io qui" Fece portando la testa all'indietro e toccando il muro con i capelli color grano.

"E se si svegliasse quando sono fuori?" Chiesi rannicchiandomi in me stesso con voce dolce e malinconica. "Allora sei sfigato" Ridacchió Kacchan lanciandomi un'occhiata.

"Ma io voglio aspettare che si svegli" Ribattei imbronciato, era un comportamento da bambini delle elementari, ma non ci potevo fare niente.

"Nah, se Shoto ti vede conciato cosí... Guarda che devi farti bello per lui" Arrossii guardando il più grande seduto sulla sedia blu, forse non si alzava da lí da otto ore.

"M-ma lui mi ama comunque" Balbettai affondando il visino tra le gambe, stavo andando a fuoco, ma almeno non piangevo. Parlare di Shoto mi faceva stare bene, mi sentivo al settimo cielo, dimenticavo tuto il resto.

"Lo so, scemo" Sentii la risata di Bakugou, non era una di quelle che faceva quando rideva di me, in quel momento stava ridendo con me.

Sí, perché risi anch'io, avevo bisogno di ridere, avevo bisogno di dimenticare tutto per un pó di tempo, anche solo per la durata di una risata.

"Ti giuro che se domani non prendi aria e non la smetti di piangere ti faccio volare in Francia, hai capito?" Lo guardai con un sorriso divertito, girai gli occhi come per dire un sí.

Poi mi venne in mente un'idea. "Kacchan" Lui si giró verso di me, Eijiro era poggiato alla sua spalla, sembrava cosí rilassato. "Tu sai il nome della madre di Shoto?" Gli chiesi senza fargli intuire cosa avessi in mente.

"E-ehm... Rei, si chiama Rei Todoroki" Lo ringraziai con lo sguardo, per poi porgli un'altra domanda. "E-ecco... Sai in quale o-ospedale psichiatrico si trova?" Bakugou alzó un sopracciglio confuso, e come potevo biasimarlo.

"Perché questa domanda?" Non rispose, facendomene un'altra. La mia intezione beh, credo l'abbiate capita tutti e l'avrei sicuramente compiuta a termine.

"T-tu rispondi e basta" Feci io senza dargli spiegazioni valide. "Non darmi ordini, tsk" Poi respiró profondamente concentrandosi su un pensiero. "Ehm- credo..." Stava pensando sicuramente al nome dell'ospedale.

"Se non sbaglio é l'Ospedale Psichiatrico di Tokyo, ecco si- l'unico che c'é a Tokyo" Disse insicuro, ma era sicuramente come diceva. Lo ringraziai riprendendo ad ascoltare quella canzone che tanto mi ricordava Shoto.

"Vorrei davvero rivederla"

Era una frase che mi ripeteva spesso, avevo il diritto di raccontare alla madre tutto, era pur sempre suo figlio. Avrei dovuto fare qualcosa di utile visto che combino sempre guai.

Intrecciai le mie manine e immaginai che una di quelle fosse quella di Shoto. Immaginai il suo profumo alla fragola e il legno della sua casa, quella villa spettacolare in cui avevo passato le notti più belle della mia vita.

Mi ricordai quel giorno a casa mia, eravamo sdraiati sul mio letto, la mia lingua era sul suo collo, ascoltavamo quella canzone mentre ci addormentavano cullati l'uno dall'altro. Ero riuscito a dormire bene, abbracciavo Shoto come fosse un peluche, il peluche che in quel momento avevo in mano.

Ed era brutto pensare che per colpa mia, anche se Bakugou diceva che era la sua di colpa, non potevo starmene abbracciato a lui come quella notte, come tutte le notti passate insieme al mio ragazzo.

Forse mi maledicevo per essermi innamorato cosí tanto di quel ragazzo dai capelli bicolore, cosí come i suoi occhi, lo sguardo enigmatico, un sarcasmo da far paura e una personalitá del tutto diversa quando lo si conosce davvero.

Mi maledicevo per tutte le volte che mi ero innamorato e ri-innamorato del suo sorriso, cosí raro che sarebbe dovuto diventare Patrimonio dell'Unesco.

"Hey piccolo"

Alzai la testa di scatto, ma non vidi nessuno. Eppure avevo sentito la sua voce, avevo sentito la voce rilassata del mio ragazzo, ne ero sicuro. Mi misi a piangere capendo che era solo stata la mia immaginazione, provai ad addormentarmi, ma la trovai la cosa più complicata di sempre.

Mi svegliai con la luce del Sole che batteva sul pavimento del corridoio dell'ospedale. Aprii gli occhietti guardando Bakugou. Kirishima e Denki mi stavano sorridendo, c'era anche Dabi.

"Chibi chan! Sei sveglio!" Fece contendo Touya correndo ad abbracciarmi. Io rimasi scolvolto: "Il biomdino mi ha detto che hai dormito dodici ore" Mi fece l'occhiolino, guardando con la coda dell'occhio i ragazzi dietro di lui.

"H-ho davvero dormito cosí tanto?" Dissi sconvolto ricevendo un sí con la testa da parte di Denki, Bakugou e Eijiro. Sorrisi alzandomi in piedi in un secondo, sotto lo sguardo confuso dei quattro più grandi.

"Esco, se no Kacchan mi fa volare" Ammisi con una punta di sarcasmo, uscendo dalla struttura inquietante e iniziando a chiedere in giro dove fosse l'Ospedale Psichiatrico di Tokyo.

Oi oi oi

Boh non so che dire:D


Ho comprato le orecchie da gattoฅ^•ﻌ•^ฅ

Comunque il mio soprannome (Sho) sta per Hinata Shoyo, ma anche per Shoto Todoroki. Sí ho giá trovato il mio Deku😔✋

~Sho<3

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora