3.

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Iniziai a correre, ancora scombussolato, per tutta la scuola, non sapendo dove andare dal momento in cui né io né Malfoy avevamo finito le ore di punizione.

Ad ogni passo che facevo avevo la paura di ritrovarmi davanti la McGranitt o ancora peggio, Malfoy. In quel preciso instante non avrei saputo come comportarmi, insomma, avrei dovuto chiedergli il motivo del "bacio"? (Se così si può definire), avrebbe pensato che mi stessi montando la testa. Avrei dovuto dirgli che avessi capito fosse stato solo un'incidente in preda all'euforia? <<No!>> Pensai, forse a voce alta, d'altronde aveva fatto tutto lui, era stato Malfoy a venirmi addosso per prendere il boccino, era stato lui ad aver avvicinato fin troppo le sue labbra e, ancora, sempre Malfoy era scappato da me, senza neppure confermare il fatto che fosse stato realmente, un incidente.

Continuavo a incessantemente a fare avanti e indietro dal settimo piano con la speranza che la stanza delle necessità si fosse aperta in mio aiuto, visto che non avevo per niente voglia di tornare in sala comune e né tantomeno potevo continuare a girare a zonzo per il castello con la paura che avessi potuto incontrare la McGranitt ed essere spedito direttamente dal preside.
Rimasi fermo davanti al muro in cui di solito compariva la porta d'accesso per la stanza ma stranamente, ciò non avvenne, nonostante avessi davvero bisogno di quella stanza più in quel momento che mai.
Al suo posto un grande boato riempì il corridoio, il che mi venne d'istinto nascondermi dietro il primo oggetto che avessi visto.
Sentii dei passi, era Malfoy, adesso non aveva più i suoi vestiti da quidditch addosso, ma un completo nero elegante, come era suo solito vestirsi d'altronde. Dal suo volto si notava ancora, quanto fosse scosso, ma ad attirare la mia attenzione non fu la sua espressione ma il fatto che fosse accompagnato da altre sue persone, a me sconosciute, non che io potessi vedere molto, visto che queste ultime erano coperte da un mantello nero. Decisi di capire meglio, e sporgermi leggermente in avanti ma sussultai quando, il cigolio del pavimento attirò l'attenzione di Malfoy verso la mia direzione. Restò comunque indifferente e concentrato nel far apparire di fronte a lui la stanza delle necessità, insieme a quegli altri che nel frattempo si erano posizionati dietro di esso.

In mente mi sorsero molte domande, ma tre in particolare avrebbero afflitto i miei pensieri per giorni: Come faceva Malfoy a sapere della stanza delle necessità? Chi erano quelle persone accanto a lui? E in fine... che cosa avevano intenzione di fare?

Malfoy e gli altri due si guardarono intorno prima di entrare nella stanza, come per assicurarsi che nessuno li stesse guardando o seguendo. Se solo fossi stato qualche passo più vicino, li avrei seguiti, sarebbe potuta essere la prova più schiacciante per dimostrare chi fosse realmente Malfoy, e gran parte dei miei problemi sarebbero stati risolti.

Non appena la porta scomparve, tirai un leggero pugno sul muro per imprecare.
Io ero un tipo molto curioso, ed è per questo che spesso mi cacciavo nei guai, per la mia brama di curiosità, tuttavia, grazie ad essa ero riuscito a risolvere molte situazioni, che nessun altro sarebbe riuscito a capire, senza neppure un briciolo di curiosità.
Non stavo più nella pelle, volevo scoprire tutto, ma non sapevo come fare...
Ad un tratto mi ricordai dell'uscita secondaria, della stanza delle necessità, e mi chiesi se funzionasse anche come porta d'ingresso. Così mi decisi a lasciare il posto in cui ero nascosto e mi incamminai verso la porta secondaria. Ero consapevole del fatto che sarebbe stato rischioso, anche perché, erano già passati parecchi minuti da quando Malfoy e gli altri due erano entrati dentro la stanza, ma decisi di proseguire ugualmente.
Mi ritrovai di fronte la porta e tirando un sospiro abbassai la maniglia. Ben presto mi ritrovai in una stanza buia, non capivo se fosse la stanza delle necessità dal momento in cui essa cambiava continuamente dipendentemente dal desiderio altrui. Proseguii lentamente, cercando di non fare rumore, ma subito dopo qualche passo, sentii la porta dietro di me chiudersi. Sussultai, prima di girarmi lentamente, la stanza si illuminò dopo aver sentito pronunciare un'incantesimo dalla persona che improvvisamente era comparsa di fronte a me.
Mi irrigidii quando vidi la sagoma di Malfoy, con i suoi capelli perfettamente ordinati e i suoi occhi grigi imbarazzati, probabilmente per ciò che era accaduto prima, ma allo stesso tempo pieni di rabbia. Era poggiato con una spalla contro al muro, teneva la sua bacchetta che rigirava ripetutamente tra le sue mani.
<<Potter...>> trovò il coraggio di parlare dopo un paio di secondi di alternare lo sguardo tra me e la sua bacchetta.
<<Chissà perché non sono per niente sorpreso di vederti>> continuò, avvicinandosi a me.
<<Ch- che facevi qua, Malfoy?>> domandai balbettando dal nervosismo. Non sapevo di preciso il motivo per cui fossi nervoso, o forse sì, fatto sta che Malfoy l'aveva notato.
<<Nervoso, Potter?>> Domandò, ghignando e sviando la mia precedente domanda.
Continuai a guardarlo senza sapere cosa dovessi fare di preciso, ero riuscito ad entrare, e adesso mi ero messo nei guai, con Malfoy, di nuovo.
Allungai la mano d'istinto, per provare a uscire da quella stanza, o più che altro, per provare ad uscire da quella situazione, ma Malfoy afferrò il mio braccio, impedendomi di compiere l'azione.
<<Dove pensi di andare, Potter?>> Chiese con voce fioca, sussultai quando lo vidi avvicinarsi sempre di più a me, pensando a cosa avesse intenzione di fare.
Indietreggiai sempre di più, ma lui continuava ad avvicinarsi con un ghigno stampato sul volto. Ad un tratto sentii la mia schiena sbattere contro al muro, segnale che lo spazio rimasto fosse finito, Malfoy continuava a tenermi il braccio e nel frattempo aveva poggiato l'altra mano sul muro alle mie spalle.
Cosa aveva intenzione di fare?




//spazio autrice
Un po' di suspense 🌝
thanks for 100 visual🥺💗

Pucker up //drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora