26.

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Mi diressi verso l'ufficio della Mcgranitt, in mano avevo una mela verde, nel caso mi sarebbe venuta fame dopo, lungo il tragitto sperai con tutto il mio cuore di non incontrare Malfoy, ma come al solito il destino mi andava sempre contro, e fu così che me lo ritrovai proprio di fronte quando avevo quasi raggiunto l'ufficio. Avanzava a passo svelto e arrogante, ciò non fece altro che aumentare la mia voglia di prenderlo a sberle, aveva una sfacciataggine allucinante, come faceva a stare così tranquillo dopo ciò che aveva fatto? Roteai gli occhi e facendo finta di niente continuai a guardare davanti a me, per poi fermarmi davanti la porta dell' ufficio. Volsi lo sguardo verso sinistra e ben presto vidi Malfoy raggiungermi con un'aria divertita.
<<Oh a quanto vedo hai portato il mio cibo preferito!>> Esclamò, prima di prendermi dalle mani la mela verde, con sfacciataggine, diede un morso a quest'ultima ed io mi morsi il labbro inconsciamente.
<<Veramente non era per te...>> sbottai e lui ridacchiò.
<<Ti diverti Malfoy?!>>
Il suo sguardo diventò più cupo, più severo e subito dopo mi squadrò dalla testa ai piedi.
<<Tantissimo>> Disse in modo sarcastico.
<<Ti devo ricordare che se siamo qui è per colpa tua?!>>Sbottai.
<<Colpa mia?! Sei tu che volevi mettermi in ridicolo davanti a tutti! Io l'ho solo evitato!>> Ringhiò, mantenendo il suo sguardo fisso sul mio.
<<Beh potevi scegliere un altro modo per evitarlo piuttosto di mettermi in ridicolo!>> Urlai.
<<Tu potevi farlo ed io no, Potter?!>> Sbraitò.
<<Tu l'hai già fatto fin troppe volte>> Dissi, in maniera sicura. Smise di parlare per qualche secondo, probabilmente stava cercando di trovare le parole giuste.
<<A proposito io...>> venne interrotto dalla voce squillante della Mcgranitt che era appena sbucata dalla porta di fronte a noi.
<<Oh, ben arrivati ragazzi, avrei giurato di aver sentito le vostre voci... già litigate?>> Chiese, voltandosi e facendoci spazio per entrare.
<<Come sempre...>> sussurrò Malfoy, quasi con voce delusa, ed io lo guardai con aria accigliata seppur distogliendo lo sguardo subito dopo.

<<Beh... cosa dobbiamo fare?>> Chiesi, interrompendo il silenzio imbarazzante che si era creato in quel momento.
<<Nulla.>> Rispose la Mcgranitt.
<<Eh?>> Chiedemmo all'unisono.
<<Semplicemente dovrete restare all'interno di questa stanza insieme fino a quando non scadrà il tempo da me prestabilito, cercando di non litigare, possibilmente...>> Iniziò la Mcgranitt, noi la guardammo con aria confusa.
<<Vedete ragazzi, io sento che tra di voi c'è qualcosa, lo vedo dal modo in cui ci guardate... anche quando vorreste odiarvi nei vostri occhi c'è quella sorta di scintilla che fa ben capire quanto in realtà vi amiate, ma non riuscite ad ammetterlo, nemmeno a voi stessi... perciò sarà questa la vostra punizione>> sospirò in fine, ammiccando un sorriso finale.
La professoressa ci sorpassò e così facendo uscì definitivamente dall'aula lanciando un incantesimo contro la porta per non essere aperta.
Nell'ufficio si creò un silenzio assordante, quasi imbarazzante.

<<Io amarti? Che idiozia>> Ridacchiò Malfoy, e a quella frase sentii il mio cuore spezzarsi.
<<Già>> risposi. Per un attimo vidi il suo sguardo farsi più triste, ma probabilmente era stata solo una delle mie solite impressioni, per quale motivo avrebbe dovuto essere triste?
<<Stavi dicendo qualcosa poco fa... prima che la Mcgranitt ci interrompesse>> dissi.
<<Oh...nulla di importante>> Rispose.
<<D'accordo come preferisci... la finisci di mangiare quella?>> Chiesi, indicando la mela verde, già morsa da lui.
<<Ehm...no>> rispose, e così facendo afferrai il frutto fra le mani per poi dargli un morso in modo seducente, proprio sulla parte già morsa da Malfoy, per compiere quest'azione non distolsi neppure un'attimo lo sguardo da Draco che continuava a fissarmi, forse non si era neppure accorto di essersi appena afferrato il labbro inferiore.
<<Stai cercando di sedurmi o cosa Potter?>> Chiese ridacchiando, non distogliendo lo sguardo da me.
<<In realtà stavo soltanto cercando di mangiare una mela, Malfoy.>> Risposi ridacchiando altrettanto.
<<Se pensi che io ti stia seducendo evidentemente è perché è quello che desideri, non pensi?>> Continuai e così facendo lui si avvicinò. Si posizionò proprio di fronte a me e così facendo mi accarezzò delicatamente le labbra, causandomi un brivido. Lo guardai in maniera confusa e solo dopo qualche secondo di silenzio si decise a parlare.
<<Ehm... avevi le labbra sporche...>> sussurrò.
<<Beh potevo pulirle anche da solo, grazie.>> Risposi sarcastico, passando una mano sopra le mie labbra.
<<Vorresti dire che non ti è piaciuto?>> Ridacchiò, ed io sbuffai, seppur non staccando gli occhi dai suoi.
<<Perché non finisci quello che avevi cominciato la scorsa notte nel bagno dei prefetti invece?>> Ghignai, e all'improvviso le sue guance diventarono di un colore simile al bordeaux, i suoi occhi erano sgranati e continuava a spostare lo sguardo un po' ovunque pur di non incrociare il mio di sguardo, così lo afferrai dalle guance costringendolo a guardarmi dritto negli occhi.
<<Beh non parli?>> Chiesi sempre ghignando, dovevo ammetterlo, avevo un sorriso malefico stampato in faccia.
<<Io- non so di che cosa tu stia parlando>> rispose velocemente.
<<Oh si che lo sai>> Ghignai, e così facendo lo spinsi violentemente contro al muro, facendolo sussultare, aveva un'aria alquanto spaventata, amavo vederlo così indifeso.
<<Fallo.>> Affermai con convinzione. Lui deglutii, ma ben presto riprese la fiducia in se stesso ed ebbe il coraggio di rifiutare.
<<Non sono il tuo cagnolino Potter, non ho intenzione di obbedire ai tuoi ordini.>> Affermò, e così facendo mi guardò dalla testa ai piedi con aria alquanto disgustata. Serrai la mascella, lasciai le sue guance e al loro posto afferrai i suoi folti e perfetti capelli biondi.
<<Che diavolo stai facendo?!>> Sbraitò, mentre io cercavo di metterlo in ginocchio.
<<Senti Malfoy... non ti conviene farmi incazzare, non sono sempre la persona buona e gentile che tu hai visto fino ad ora, perciò fallo, e subito.>> Ordinai con sguardo severo. Nei miei occhi c'era davvero tanta rabbia e non avevo mai visto Malfoy così spaventato da me stesso.
<<...e poi sappiamo entrambi che anche tu lo vuoi, ma sei troppo codardo per ammetterlo.>> Continuai, spingendo la sua testa verso il basso. Adesso era completamente in ginocchio, le sue labbra tremavano, e i suoi occhi scrutavano attentamente il mio volto dal basso.
<<Sei un idiota Potter>> sussurrò prima di iniziare a slacciare la cintura dei miei pantaloni. Le sue perfette mani continuavano a muoversi sopra la stoffa dei pantaloni e tutto ciò mi stava causando dei brividi che però, stranamente, riuscii a nascondere.
<<Perché non ti muovi invece di perdere ancora tempo?!>> Esclamai e lui mi lanciò un'occhiata fulminante.
<<Ti giuro che questa me la pagherai cara, Potter.>> Affermò ed io ridacchiai.
<<Oh si vedremo... ma adesso muoviti>> Dissi, sempre ridacchiando, e così facendo afferrai nuovamente i suoi capelli e lo spinsi contro di me.
Dopo quest'azione, lui sbottonò immediatamente i miei pantaloni e subito dopo fece scivolare giù anche i boxer. Alzò lo sguardo verso di me ed io gli feci cenno di continuare, lui sbuffò e poi chiuse gli occhi, ma avrei giurato di aver intravisto un leggero sorriso spuntare fra le sue labbra. Poggiò le sue mani sulle mie possenti gambe e così facendo afferrò con la bocca il mio membro. Iniziò a muoversi di qua e di là facendomi godere di un piacere indescrivibile. Volevo che lo sentisse tutto dentro, perciò afferrai nuovamente i suoi capelli e lo spinsi in avanti, sentivo la sua lingua muoversi su e giù in maniera seducente, nel frattempo il suo sguardo era fisso sui miei occhi e mi stava guardando con aria abbastanza provocante, il che mi rendeva felice e pieno di piacere. Lui continuò a muoversi con disinvoltura seppur mantenendo la giusta velocità.
<<Draco->> gemetti. Lui alle mie parole capii cosa intendessi e aumentò di velocità fino a quando, non gli afferrai nuovamente i capelli e lo spinsi più in profondità, ero appena venuto.
Dopo di ciò mi liberai del suo volto dal mio membro e mi rimisi i boxer. Nel frattempo lui era ancora in ginocchio e stava ansimando, tuttavia quando mi rivolsi nuovamente a lui si alzò immediatamente in piedi e si aggiustò i suoi lucenti capelli biondi. Il suo sguardo era perso nel volto, non aveva coraggio di parlare, d'altronde pensava a come tutto ciò sia potuto accadere, insomma, di solito era lui quello che aveva il controllo su tutto, ma io dovevo ammettere che ero davvero felice di essermi vendicato dopo tutto ciò che aveva fatto, e amavo vederlo così.
Mentre aggiustavo i miei pantaloni lo squadrai dalla testa ai piedi e subito dopo ghignai, contento di ciò che avevo appena fatto, ero riuscito a fare inginocchiare di fronte a me quel biondino viziato, come avrei potuto non essere fiero di me stesso?
<<Finiscila Potter! Mi dai sui nervi quando ti comporti così>> Sbottò ed io continuai a ghignare.
<<...è stato un momento di debolezza, e tu te ne sei approfittato, potrei denunciarti, sai?>> Aggiunse.
<<Oh si fallo>> Dissi sarcastico, avvicinandomi a lui.
<<Sappiamo entrambi che non riusciresti a stare neppure un giorno senza di me>> Conclusi, lasciandogli un occhiolino.
Ad un tratto il suono di una campanella rimbombò in tutta la stanza, così capii che il tempo fosse scaduto.
<<Ops, la campanella...>> dissi e così facendo poggiai la mia mano sulla sua spalla.
<<Ci vediamo a lezione dad- oh, volevo dire Potter>> disse sgranando gli occhi dopo essersi reso conto di cosa aveva appena detto. Io ridacchiai e così facendo mi voltai divertito, uscendo definitivamente dall'ufficio.
Finalmente ero riuscito a mettergli i piedi in testa, adesso mi chiedevo quanto sarebbe durato questo mio attimo di gloria...

//spazio autrice
mi sono presa questo spazio solamente per ringraziarvi di tutto il supporto che mi state dando e in particolare ringraziarvi per le 11mila visualizzazioni, vi amo🥺💓

Pucker up //drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora