31.

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'Avete presente quegli attimi in cui vi sentite le persone più felici del mondo? Quegli attimi che vi fanno sentire vivo, che danno un senso alla vostra giornata... quegli attimi che vorreste non passassero mai ma che in realtà scorrono troppo velocemente, come un soffio di vento. E poi... ad essi si contrappongono quelle giornate piene di dolore sia mentale che fisico, quel dolore che è dovuto alla mancanza di una persona, dell'unica persona che vi faceva stare bene' 

Ancora una volta mi ritrovai ad ansimare, il mio corpo tremava e delle goccioline di sudore iniziarono ben presto a percorrere il mio volto. Era il mio solito attacco di panico, ormai c'ero quasi abituato, ma oltre al fatto che ogni volta faceva sempre più male, stavolta era diverso, insieme al mio dolore, sentivo bruciare sempre di più la mia cicatrice.
<<Prendila Harry, prendila!>> Esclamò Hermione, passandomi la solita fiala. La afferrai immediatamente e ne bevvi un sorso.
Gettai gli ultimi respiri ansimanti e dopo di che mi ripresi quasi immediatamente.
Ci fu qualche secondo di silenzio prima che Hermione potesse parlare.
<<Harry... non puoi continuare così.>> Affermò preoccupata.
<<Che cosa dovrei fare? Andare da Madame Pomfrey? Ha già detto che non sa a cosa sono dovuti questi attacchi.>> Risposi.
<<Dovresti parlare con Draco.>> Disse sicura.
<<Che cosa?! Hermione ma sei impazzita?! E poi cosa c'entra Draco?!>> Urlai nervoso.
<<Ma davvero non ti sei reso conto di niente?!>>
<<Rendermi conto di cosa?>> Chiesi confuso.
<<Pensaci... quando stavi con Draco, avevi questi attacchi di panico?>> Cercò di farmi ragionare.
<<No... e quindi?>> Chiesi ancora più confuso.
<<Ma insomma! Non ci arrivi da solo? È ovvio no?! Ti manca Draco e il tuo corpo lo dimostra in questo modo... in altre parole la causa degli attacchi di panico è proprio Draco, o meglio la sua assenza.>> Concluse, incrociando le braccia.
<<Hermione secondo me tu sei impazzita... cioè è una cosa assurda... e poi non mi manca Draco, ha fatto la sua scelta ed è giusto che la rispetti.>> Dissi, ma in realtà forse non credevo neppure io alle mie stesse parole.
<<Harry... sai che non puoi mentirmi...>> Rimbeccò Hermione, prima di allontanarsi e fare un giro intorno alla stanza.
<<Insomma... non mi dispiace che tu stia lontano da lui... sai quanto io detesti quel lurido... ehm... volevo dire quell'idiota, ma se lo ami così tanto e ne dimostri in questo modo il dolore della sua assenza, non posso fare altro che incoraggiarti a parlare con lui.>> Continuò prima che io potessi guardarla male per la parola che stava per utilizzare. Io sbuffai, ma poco dopo mi convinsi ad andare a parlare con lui, era evidente che Hermione avesse ragione, ma il mio orgoglio riusciva a fermarmi ogni volta che ci provavo.
Erano ormai settimane che non ci parlavamo, ed erano settimane che lo vedevo passare per i corridoi con tutti i suoi amici serpeverde, che ridacchiavano ogni volta che passavo di fianco a loro, mentre lui non mi degnava neppure di uno sguardo. Avrei fatto di tutto pur di sapere se almeno come stesse, ma purtroppo non avevo modo, se non parlargli e finalmente dopo settimane avevo sconfitto il mio orgoglio, ero sicuro che oggi avrei parlato con lui, che avrei sistemato tutto, anche se d'altronde non spettava a me farlo...
Girovagai per tutta Hogwarts in cerca di Malfoy, ma in quel momento la scuola era deserta, il cielo era più annebbiato del solito, così mi chiesi cosa stesse succedendo.
L'intera scuola era in silenzio, nessun rumore, e ben presto si potè sentire le goccioline d'acqua sbattere sulle finestre dell'intero castello.
Ad un tratto un rumore richiamò la mia attenzione, proveniva dalla torre di astronomia, così decisi immediatamente di andare a controllare. Percorsi le scale con noncuranza, senza pensare che potessi fare troppo rumore, ma mi accorsi che forse avrei dovuto fare più piano quando intravidi la folta chioma di capelli di Bellatrix.
Mi nascosi immediatamente sotto le scale che avrebbero dovuto portare alla torre di astronomia, e attraverso una fessura potevo assistere alla scena. Rimasi stupito quando vidi Draco. Era lì fermo davanti Silente e impugnava la bacchetta saldamente, il suo sguardo non era per niente tranquillo, anzi, le sue lacrime gli stavano rigando il volto ininterrottamente, continuava a ripetere che dovesse farlo o che altrimenti il signore oscuro l'avrebbe ucciso, ma in quel momento Draco stava soffrendo, stava soffrendo più di ogni altra volta, non riuscivo a vederlo così, perciò decisi di venire allo scoperto lanciando prima un "expelliarmus" a Bellatrix. Essa si voltò di scatto e non appena vide la mia sagoma, il suo volto assunse un ghigno, al contrario di quello di Malfoy che, per un momento, accennò un sorriso seppur ricoperto ancora dalle lacrime.
<<Guarda guarda, Harry Potter>> Ridacchiò Bellatrix. Io continuai a puntarle la bacchetta contro, ma a quest'ultima non faceva nessun effetto, come se sapesse che non avessi realmente intenzione di lanciargli una fattura.
<<Fallo Draco>> Sussurrò all'orecchio del biondino.
Quest'ultimo strinse fra le sue mani la bacchetta e poi la puntò nuovamente verso Silente.
<<Draco fermo! Non farlo!>> Urlai. Tutti si voltarono verso di me, soprattutto Malfoy che mi guardava con aria spaventata.
<<So che non vuoi farlo, non sei così, non sei un assassino...>> Sussurrai, avvicinandomi a lui con cautela.
<<Che ne sai tu di cosa sono io!>> Esclamò, puntando, stavolta, verso di me la bacchetta. Io corrugai le sopracciglia, aveva assunto un atteggiamento improvvisamente diverso.
<<Già... che ne sai tu? Stupido ragazzino... Draco, non ascoltarlo, fallo.>> Ghignò Bellatrix.
<<Il ragazzo che amo non lo farebbe, Draco.>> Dissi sicuro, consapevole delle conseguenze che avrebbe potuto portare. Draco sgranò gli occhi, non si aspettava che lo dicessi, non lì davanti a tutti.
<<Che intende Draco?>> Chiese Bellatrix, sgranando altrettanto gli occhi, ma esso non rispose, rimase lì a fissarmi, con gli occhi più dolci che potesse avere, ed io alla visione accennai un leggero sorriso.
<<Non vorrai dire che tu e Potter- no, non è possibile... è così?>> Chiese, Draco non rispose nuovamente ma stavolta distolse lo sguardo per fissare Bellatrix e nonostante non avesse proferito parola, i suoi occhi parlavano.
<<Tu sei gay?! Tu e Potter... non ci posso credere... sei il disonore della famiglia! Spero che tu te ne renda conto Draco! Aspetta solo che tuo padre lo venga a sapere, poi vedrai che fine farà quell'idiota del tuo ragazzo!>> Esclamò a gran voce.
<<Uccidi Silente! Fa qualcosa di buono almeno nella tua inutile vita!>> Esclamò nuovamente, e Draco strizzò gli occhi, probabilmente per non piangere.
<<Non ti dò il diritto di parlargli così!>> Urlai, puntando la bacchetta sotto il collo di Bellatrix.
<<Per quanto io apprezzi il tuo coraggio non avrò mai paura di te, stupido ragazzino>> Sbraitò lei, e così facendo afferrò la mia bacchetta e mi spinse contro la colonna della torre, il mio collo era incastrato fra la colonna e la mia bacchetta.
<<Uccidilo! Ora!>> Continuò a sbraitare contro Draco. Esso scosse la testa, ma mantenendo lo sguardo fisso per terra, puntò ancora una volta la bacchetta verso Silente.
Io continuavo a guardarlo, i miei occhi imploravano di non farlo, ma a quel punto non potevo fare altro che guardare come sarebbe andata a finire, non potevo fare nient'altro, spettava a lui adesso scegliere.
L'avrebbe fatto sul serio?

Pucker up //drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora