13.

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Dopo ciò che era successo l'altro giorno tra me e Malfoy, non l'avevo più visto, mi chiedevo che fine avesse fatto, non sapevo se essere contento del fatto che l'avevo praticamente fatto impazzire oppure se dovevo spaventarmi per questo improvviso silenzio, in effetti mi sentivo proprio come se Malfoy stesse pianificando qualcosa, non era da lui tutto questo silenzio. Scossi la testa e decisi di pensare ad altro durante il tragitto per ritornare in sala comune, ma invano, in quanto non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Ad un tratto mi fermai, e capii che davanti a me avevo due scelte, quella di andare verso la mia strada, quindi di ritornare in sala comune e passare un noioso pomeriggio a sentire Hermione e Ron litigare per i loro inutili motivi, oppure svoltare a sinistra e avventurarsi nell'oscuro e buio corridoio che portava alla sala comune dei serpeverde.
Ovviamente optai per la seconda, non stavo più nella pelle nel sapere il motivo per cui non trovavo Malfoy da nessuna parte ormai da parecchi giorni. Feci qualche sospiro prima addentrarmi verso quel corridoio, sapevo che se mi avesse visto qualcuno dei serpeverde non sarebbe andata a finire bene, ma sentivo il bisogno di rischiare, così iniziai a camminare voltandomi ogni tanto per essere sicuro che non mi vedesse nessuno, ma ad un tratto pensai a che scopo io stessi andando lì, non potevo di certo entrare nella camera di Malfoy come se nulla fosse, e non potevo neppure chiedere a qualcuno se l'avessero visto, quindi cosa ero andato a fare lì? Iniziai a preoccuparmi, così decisi di tornare indietro, ma purtroppo fu troppo tardi in quanto sentii delle voci avvicinarsi proprio verso la mia direzione, cercai un posto in cui nascondermi ma non ne vedevo nessuno, quindi deglutii e feci finta di continuare per la mia strada.
<<Harry Potter?!>> aveva urlato qualcuno, era la voce di una ragazza, quindi capii immediatamente che fosse Pansy.
Mi voltai lentamente, e la vidi insieme a Blaise, Tiger e Goyle, sbuffai, quella ragazza mi dava alquanto fastidio ma al momento non potevo fare altro che fare l'indifferente.
<<Cosa ci fai qua?>> Chiese, guardandomi dall'alto al basso, io nel frattempo cercai di trovare una risposta ma non riuscivo a farmi venire nessuna idea, così rimasi in silenzio, sperando che mi avrebbero lasciato in pace.
<<Beh?! Non rispondi?!>> Intervenne Blaise, sporgendosi in avanti. Io non proferii parola, continuai a deglutire, nella speranza che potesse succedere qualcosa nel frattempo, ma in realtà le cose peggioravano secondo per secondo in quanto Blaise e Pansy erano già pronti con le loro bacchette in mano, perché quando mi serviva non avevo mai con me la mia di bacchetta? "Merda" pensai, come avrei fatto a uscirne vivo da quella situazione?
<<Ragazzi, io non volevo dare fastidio a nessuno... beh, scusatemi...>> cercai di dire, ma ero consapevole del fatto che non sarebbe bastato, così feci la prima cosa che mi era venuta in mente, era abbastanza rischiosa, ma forse era l'unico modo per uscire da questa situazione. Afferrai il volto di Pansy e unii le nostre labbra, cercai di sembrare il più reale possibile, ma si notava che quel bacio era privo di emozioni e di sentimenti, non era per niente paragonabile ai baci di quel ragazzo dai capelli biondo platino.
<<Potter?! Parkinson?!!>> Aveva urlato una voce maschile, che proveniva dal fondo del corridoio, mi staccai immediatamente da Pansy e vidi proprio Malfoy, con tutta la sua bellezza, avvicinarsi verso di noi in maniera abbastanza frustrata e disgustata di ciò che aveva appena visto.
<<Che diavolo fai con lo sfregiato?!>> Aveva detto a Pansy riferendosi a me, prima di posizionarsi proprio di fronte a noi. Io trattenni una risata per il modo in cui mi aveva chiamato, dal momento in cui qualche giorno prima stava godendo, grazie allo "sfregiato".
<<Io non...>> aveva iniziato Pansy, ma Malfoy l'aveva interrotta immediatamente, chiedendo a tutti in maniera sgarbata, di andare via.
<<Ma Draco... Potter...>> Era intervenuto Blaise, ma Malfoy l'aveva interrotto nuovamente passando lo sguardo da quest'ultimo al mio. Ci guardammo per qualche secondo dritto negli occhi e lui ghignò prima di proferire nuovamente parola.
<<Ci penso io a Potter>> disse con una voce abbastanza provocante, il che mi portò a mordermi il labbro inferiore, ma sperai che nessuno l'avesse notato.
Dopo quell'affermazione Malfoy mi aveva afferrato da una spalla e mi aveva spinto lontano dal gruppo di quei serpeverde, entrando in una stanza non troppo lontana dal punto in cui eravamo.

<<Mi dici che ti salta in quel cervello Potter?!>> Aveva sbottato.
<<Che ho fatto?!>> Chiesi, facendo il finto tonto.
<<Beh, hai appena baciato la Parkinson!>> Disse ovvio, alzando le mani in segno di frustrazione.
<<Non ti dovrebbe importare chi bacio, Malfoy!!>> Urlai, e lui si avvicinò a me, prima di chiudere gli occhi per poi riaprirli qualche secondo dopo, causandomi un brivido lungo la schiena.
<<Tu non capisci Potter...>> sussurrò, mordendosi il labbro inferiore per trattenere quelle lacrime che gli stavano rigando il volto.
<<Hai ragione, non posso capire, ma almeno posso provarci...>> dissi, posizionando la mia mano sulla sua guancia destra, ormai piena di lacrime.
<<Ti prego... sfogati con me...>> dissi accarezzandogli lo zigomo, lui sorrise e socchiudendo gli occhi poggiò la sua mano sulla mia, accarezzando quest'ultima.
<<Tu sei così perfetto...>> iniziò, poggiando una delle sue mani dietro la mia nuca.
<<...ed io non ti merito>> concluse, facendo scivolare lentamente la sua mano da dietro la mia nuca, ma io lo bloccai, unendo immediatamente le nostre labbra, lui afferrò e il mio volto ed io feci lo stesso e già, solo da ciò si poteva capire quanto entrambi desideravamo quel bacio. Lui mi spinse contro al muro e tenendosi aggrappato ad esso non smise di baciarmi, sentivo però, che quel bacio aveva un sapore diverso, non c'era malizia o doppi fini, in quel momento entrambi con eravamo aperti l'un l'altro, lo sentivo, e ciò mi rendeva l'uomo più felice al mondo in quel momento.
I nostri cuori battevano all'impazzata e non appena ci staccammo, entrambi avevamo un sorriso stampato sul volto, lui continuava a fissarmi e ad accarezzarmi la nuca, ciò mi causò dei brividi che lui notò, mettendomi così, in imbarazzo, io abbassai la testa ma lui me la alzò immediatamente incrociando ancora una volta i nostri sguardi.

Avrei voluto che quel momento non finisse mai.



//spazio autrice
grazie a tutti per essere arrivati fino a qui, spero vi stia piacendo🥺💗

Pucker up //drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora