18.

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Dopo aver letto quella lettera rimasi pietrificato, il foglio di pergamena mi cadde dalle mani, e le mie lacrime non facevano altro che scivolarmi addosso.
Mi chiedeva di dimenticarlo, ma sapeva anche lui stesso che sarebbe stato impossibile. Mi chiedeva di andare avanti con la mia vita, ma come avrei fatto se l'unico con cui volevo andare avanti non era con me?

Portai le mie mani tra i miei capelli e tirandone qualche ciocca iniziai a disperarmi, tirando inoltre, anche qualche calcio qua e là prima di far scivolare la mia schiena lungo il muro della stanza.
Che cosa avrei dovuto fare? Mi mancava come l'aria, avrei tanto voluto che ritornasse da me, avrei voluto contraddire tutto ciò che aveva scritto in quella lettera, fargli capire che non mi importava nessun altro se non lui, che non avrei mai potuto vivere serenamente la mia vita se non ci fosse stato lui accanto a me.
In quel momento mi sentii impossibilitato di fare qualsiasi cosa per farlo ritornare da me, mi sentivo come se qualsiasi cosa avessi scritto o detto lui non sarebbe ritornato, forse pensava che io senza di lui stessi meglio? Beh, perché se realmente lo pensava si sbagliava di grosso.
Ben presto ritrovai le forze e mi sollevai dal pavimento, non mi sarei dato per vinta, l'avrei riportato da me, al costo che fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto nella mia vita.
Afferrai un nuovo foglio di pergamena e impugnando una piuma già bagnata di inchiostro, iniziai a buttare giù tutto ciò che mi sentivo di dirgli.

"Draco,
Avrei tante cose da dirti, perciò cercherò di arrivare direttamente al punto. Ti dirò che mi manchi, mi manchi da impazzire. Mi hai chiesto come stessi, e ti risponderò con sincerità... non sto bene, non sono felice e se non lo sono è perché tu non sei qui con me. Dio quanto pagherei per riaverti tra le mie braccia anche solo per qualche minuto, anche solo per ammirare quei due occhi grigi che con un solo sguardo mi facevano andare fuori di testa.
Hai detto che non ti meriti neppure una mia lacrima versata... non è così, ti meriti ogni mia singola lacrima, ogni mio singolo pensiero, ogni cosa bella che possa accaderti... ti meriti il mondo ma questo tu non lo accetterai mai. Ti chiedo di tornare da me, non ci meritiamo quello che stiamo vivendo, non ci meritiamo di soffrire, perché lo so che entrambi stiamo soffrendo e lo stiamo facendo allo stesso modo. Perché soffrire se basta un singolo tocco della nostra pelle per renderci felici?
Hai detto di andare avanti con la mia vita, ma come faccio se in testa ho solo te? Se ad ogni mia azione sei sempre tra miei pensieri?
Non pensare che io non abbia provato a dimenticarti... ci ho provato eccome, ma ormai sei diventato un pensiero fisso, uno di quelli indelebili, uno di quelli che non se andranno mai più.
Non mi importa di tuo padre, non devi sentirti in colpa per ciò che ha fatto lui, tu non sei tuo padre.
Quando mi sfioravi lo facevi nella maniera più delicata possibile... fra le tue morbide mani mi sentivo un diamante di cristallo, mi toccavi come se da un momento all'altro potessi rompermi, come se fossi troppo fragile fra le tue mani e forse, un po' era vero. Non sarai mai come lui.
Ho bisogno di te, Draco.

Torna da me. Ti prego.
Harry."

Rilessi più volte la lettera appena scritta e successivamente, dopo aver versato ancora qualche lacrima, la ripiegai più volte, in modo tale da farla entrare all'interno della busta.
Sorrisi leggermente, e speranzoso, mi avvicinai ad Edvige che mi aspettava sul ciglio della finestra, gliela porsi e lei la afferrò prontamente.

<<Portala a Draco... ovunque lui sia... ma cerca di non farti vedere da nessun altro>> dissi prima che Edvige potesse aprire le sue ali bianche e spiccare in un volo, io la osservai fino a vederla allontanarsi sempre di più confondendosi tra i colori delle montagne innevate.

Per tutto il tempo non feci altro che ciondolare in giro per la stanza, aspettando una sua risposta o chissà, magari vederlo comparire proprio da quella finestra come aveva fatto quella volta con quel drago.
Come dimenticarlo... era stato uno dei miei pomeriggi più belli... beh in realtà era lui a rendere tutto più bello, e adesso che non era più con me mi sentivo vuoto, non riuscivo più a vedere hogwarts come prima, cioè come una casa, perché la mia vera casa adesso, era diventata lui.

Pucker up //drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora