Heda&Wanheda

22.

Il mattino seguente mi svegliai e vidi Lexa che ancora dormiva abbracciata a me. In quel momento sembrava un angelo e pensare che invece è un'assassina, ma sicuramente l'assassina più dolce e meravigliosa che esista. Ovviamente nella loro cultura non era considerata tale, ma purtroppo nella nostra si e pensai che probabilmente anche per questo motivo non volevano essere trovati.
L: Buongiorno Klork.
C: Ciao Lexa. Hai dormito bene?
L: Meravigliosamente e questo solo grazie a te.
Ridemmo e poi decidemmo che era ora di alzarsi. Indossammo entrambe le nostre armature e ci intrecciammo i capelli, dato che erano ancora ancora arruffati.
Uscimmo dalla mia stanza, ma davanti c'erano Raven e Octavia con un sorrisetto furbo ad aspettarci.
L: Possiamo aiutarvi i qualche modo?
R: Non è che potreste mettere dei muri un po' più spessi in questo edificio?
Lexa mi guardò confusa, ma io purtroppo capii ciò che intendeva la mia amica.
C: Non dirmi che è quello che sto pensando...di nuovo?
O: Si daddy, è proprio questo.
Le mie amiche scoppiarono a ridere, ma io e Lexa eravamo molto imbarazzate.
R: Comunque Lexa, in fondo ho sempre saputo che eri bottom.
C: Raven!
R: E va bene, la smetto, ma ho paura che abbiate un po' traumatizzato Madi...
C: Mi da che non riuscirà a guardarci più allo stesso modo…
Dissi cercando di smorzare l'atmosfera e infatti ridemmo tutte, inclusa Lexa.
L: Io adesso devo andare, ma voi fate le brave e non fate casini.
C: Certamente.
Le lasciai un bacio e così restai da sola con le mie amiche.
C: Adesso mi sa che devo andare da Madi a darle spiegazioni…
O: Faresti bene.
Octavia e Raven risero e io sbuffai, ma poi decisi di andare da mia figlia.
Bussai alla porta e Madi venne subito ad aprirmi.
C: Ciao Madi, come stai?
M: Bene, ma a causa vostra ho sonno…
Mi disse ridacchiando.
C: Ehm, mi dispiace tanto…
M: Non fa niente, sono già abituata alle grida degli zii…
C: Cosa?!
Rimasi scioccata da questa rivelazione, ma Madi sembrava perfettamente.
M: Non preoccuparti, grazie a zia Raven e zio Murphy so già tutto su questo argomento…
C: O mio dio
Dissi mettendomi una mano sulla fronte.
M: Vuoi che andiamo assieme a fare una passeggiata?
C: Va bene, ma tu non devi allenarti?
M: No, ho deciso di smettere.
C: Come mai?
M: Non voglio combattere.
C: Un giorno però, è possibile che tu diventa Heda…
M: Ma appunto è questo il punto, io non voglio diventare Heda.
C: Questo però è un tuo dovere come Natblida, per cui dovresti andarci ugualmente…
La vidi subito innervosirsi e non fu un buon segno.
M: Senti Clarke, non puoi dirmi cosa posso o non posso fare. Mi avevi promesso di prenderti cura di me, ma per sei anni sei sparita e non l'hai fatto, per cui non venire da me a ricordarmi i miei doveri.
Queste parole velenose che mi sputò in faccia senza esitazione mi ferirono molto, per cui annuii e uscii dalla su camera. Andai subito a cercare Raven e la trovai nella sua stanza. Quando mi vide con le lacrime agli occhi, mi venne subito incontro ad abbracciarmi e io mi lasciai andare alle lacrime.
R: Cos'è successo?
C: Sono andata da Madi e mi ha rinfacciato che non posso dirle cosa deve o non devo fare, perchè io non avevo mantenuto la mia promesso di prendermi cura di lei, ma il problema è che ha ragione…
R: Clarke, non dirlo nemmeno. Non è colpa tua, ma di tua madre. Poi Madi, anche se ha sentito moltissimo la tua mancanza e ci ha sofferto molto, non doveva dire queste cose. Lei però è una ragazzina intelligente, per cui sono convinta che capirà il suo errore.
Io annuii e anche se con difficoltà, smisi di piangere.
Il resto del pomeriggio lo passai in camera mia pensando a come potessi instaurare un rapporto con Madi. Ad un certo punto però, bussarono alla porta e subito dopo vidi Lexa entrare.
L:Ciao Klork
C: Hey
L: Come mai questa faccia? È successo qualcosa?
Io annuii e le raccontai cos'era successo con Madi.
L: Dopo le vado a parlare.
C: No Lexa, non preoccuparti. Ha solo bisogno di un po' di tempo.
Anche se era un po' scettica decise di ascoltarmi.
C: Questo pomeriggio non avevi nessun impegno?
L: Si, ma ho fatto tutto prima, perchè volevo parlarti.
Iniziai subito a preoccuparmi e pensai addirittura che volesse lasciarmi, ma decisi di ascoltare ciò che aveva da dire.
C: Dimmi pure
L: In realtà non so esattamente come dirtelo…vabbè, te lo dico senza giri di parole. Io ti amo tanto e vorrei che ufficializzassimo la nostra relazione. Cosa ne dici?
Il mio sguardo subito si addolcì e presa dall'entusiasmo la abbracciai e la baciai.
C: Certo Lexa. E anche io ti amo tanto.
Le sussurrai e lei sorrise.
L: Che ne dici se iniziamo dicendolo a cena ai nostri amici?
C: Penso che sia un'ottima idea, ma prima devo chiarire con Madi.
L: Va bene. Allora io adesso vado. Ci vediamo questa sera.
Mi salutò con un bacio e io decisi di ritornare da Madi. Bussai e venne subito ad aprirmi.
M: Clarke? Pensavo fossi arrabbiata…
C: No, non lo sono e anzi sono venuta qui per dirti che avevi ragione e non ho nessun diritto di dirti cosa devi o non devi fare…
M: No, devo scusarmi io. Mi dispiace tanto per averti detto quelle cose non vere, è che mi sono fatta prendere dalla rabbia e ho sbagliato.
C: Che ne dici di metterci una pietra sopra?
M: Si.
Ci abbracciammo e io non potevo essere più felice. Anche se la giornata iniziò male, poi continuò nel migliore dei modi.

Dopo qualche ora andammo tutti a cenare e chiacchierammo spensieratamente. Poi però Lexa mi guardò e mi fece un cenno di intesa.
L: Ragazzi, un momento di attenzione.
I miei amici smisero di parlare e si girarono tutti verso di noi.
L: Io e Klork volevamo comunicarvi che stiamo assieme ufficialmente.
R: Anche se non è una notizia del tutto inaspettata, sono contenta per voi!
C: Raven!
La mia amica ridacchiò guadagnandosi un' occhiataccia.
R: A parte gli scherzi, sono contenta che finalmente vi siate decise.
Gli altri applaudirono e Madi ci abbracciò.
Sentirsi amati e apprezzati era proprio una bella sensazione.