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I seguenti giorni passarono molto velocemente e Pike mi disse che il viaggio sarebbe durato 2 settimane come minimo, ma che se fosse stato facile sopravvivere saremmo stati lì anche per 1 mese.
Il fatidico giorno arrivò. Prima di uscire di casa scrissi un biglietto a mia madre, che poi lasciai sul tavolo, in cui le spiegavo tutto in modo sintetico.
Ci incontrammo assieme al professore davanti all'aereoporto. Avevamo tutti un grande zaino ed eravamo vestiti sportivi. Avevamo un'espressione molto allegra ed entusiasta, perchè eravamo tutti emozionati e non vedevamo l'ora di affrontare questa bella esperienza.
In aereo ci addormentammo tutti, fino a quando sentimmo la voce dell'hostess che ci disse che dovevamo prepararci perchè 10 minuti dopo saremmo giunti alla destinazione. Tutti fecero come disse lei e in un batter d'occhio ci trovammo nell'aeroporto di Richmond, la capitale del Virginia.
Dopo aver recuperato i pochi bagagli che avevamo portato,seguimmo il professore e ci dirigemmo verso il centro, grazie alle indicazioni che avevamo chiesto ad un passante. Ci mettemmo 10 minuti per arrivare al noleggio delle automobili e il proprietario era già lì ad aspettarci. Era un ragazzo giovane, dai tratti orientali e aveva un'espressione sorridente.
M: Ciao a tutti e benvenuti a Richmond. Io sono Monty Green e vi accompagnerò in questo viaggio, perchè saremo io e la mia ragazza Harper, che dovrebbe essere qui tra qualche minuto, a guidare le jeep. Ovviamente come ben potrete immaginare usiamo queste tipologie di macchine perchè sono le più sicure con cui andare in una foresta. Nel frattempo, potete rivolgermi tutte le domande che volete e io sarò lieto di rispondervi.
R: Io e i miei compagni ci chiedevamo se le leggende sulle popolazioni tribali che vivono in queste foreste sono vere, per cui dato che tu sei di qui, pensavamo che potessi saperne di più…
Tutti annuimmo e guardammo Monty con un viso incuriosito, lui però cambiò subito espressione e divenne improvvisamente serio.
M: Anche se molti dicono che sono una sciocchezza, io non credo proprio che sia così. Infatti sono anche un po' spaventato ad intraprendere questo viaggio...il motivo però è che qualche anno fa un ragazzo che conoscevo ha organizzato un'escursione con altre due ragazze e da quel che si sa, si sono inoltrati troppo nella foresta. Purtroppo l'unico che è ritornato è lui e le sue condizioni erano quasi spaventose, perchè era ferito ed era stremato dalla corsa che aveva fatto. Adesso quasi non parla più a causa del trauma, ma appena lo avevamo trovato continuava a dire delle cose senza senso o in una lingua straniera, infatti continuava a ripetere le parole 'Yu gonplei ste odon', ma nessuno è mai riuscito a decifrarle. Un'altra cosa strana è che questo ragazzo era stato ferito da una freccia che siamo riusciti a recuperare, ma non era di certo una di quelle che si usano adesso per tiro con l'arco, ma sembrava più provenire da un'altra epoca. Vi sto raccontando questo perchè volevo che sappiate il rischio contro cui state andando e che io e Harper vi stiamo accompagnando anche per scoprire la verità.
Dopo qualche momento di esitazione, Pike iniziò a parlare.
P: Grazie di averci raccontato questa storia Monty, adesso però che la tua ragazza è arrivata, dovremmo andare.
Tutti ci girammo e vedemmo una ragazza bionda che senza che ci accorgessimo, era entrata.
H: Ciao ragazzi, io sono Harper, la ragazza di monti. È un piacere conoscervi. Adesso però dividetevi in due gruppi per il viaggio.
Detto questo, io, Pike e Raven andammo con Monty e John, Octavia e Bellamy andarono con Harper.
Caricammo le tende nelle macchino, salimmo e poi finalmente potemmo partire.
Durante il viaggio chiacchierammo del più e del meno per fare conoscenza e ascoltammo molta musica.
Dopo circa 1 ora e 30 di viaggio, ci ritrovammo in uno spazio abbastanza ampio in mezzo alla foresta e lì ci fermammo, pensando che fosse un buon posto per accamparsi.
Scendemmo dalle macchine e dopo aver piantato le tende, decidemmo di mandare qualcuno di noi a perlustrare la zona. Decidemmo di andare io, Pike, Monty e Raven. Anche Octavia aveva insistito per venire, ma Bellamy glielo aveva impedito, perchè da bravo fratello maggiore si preoccupa tanto per lei. A Harper, Raven, Octavia e Bellamy dammo 2 pistole per difendersi da animali o da eventuali persone.
Quando ci avviammo, alzai per un momento gli occhi al cielo e rimasi incantata da tutta quella bellezza che emanava la natura incontaminata. Tutto era meraviglioso e per una delle prime volte nella mia vita, mi sentii in pace con me stessa.

 Tutto era meraviglioso e per una delle prime volte nella mia vita, mi sentii in pace con me stessa

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Camminammo per almeno 20 minuti, fino a quando trovammo un ruscello.
P: Fortunatamente abbiamo trovato l'acqua! Quando torniamo dovremo dirlo agli altri! Adesso però sento il bisogno di andare, in bagno, per cui vado un attimo dietro a quel masso.
Disse il professore indicando una grande roccia proprio dietro a noi. Tutti annuimmo e nel frattempo decidemmo di riempire le borraccie.
R: Questo luogo è paradisiaco. Vedremo però se tra qualche giorno penseremo la stesso cosa.
Affermò la ragazza dicendo.
M: Ormai sono passati cinque minuti e Pike non è ancora tornato…credo sia meglio chiamarlo…
C: Professore? Tutto bene?
Nessuna risposta.
M: Pike ci sente?
Ancora niente.


A

llora pensando che non ci sentisse andammo a vedere dietro al masso, ma quello che vedemmo ci lasciò stupefatti ed impauriti: una freccia piantata nel terreno.
R: Non so cosa gli possa essere successo, ma manteniamo la calma. Intanto guardate, la freccia non è insanguinata, per cui ci sono molte probabilità che non sia ferito e che questo sia solo un avvertimento. Adesso però ci conviene andare via da qui restando tutti uniti e anche alla svelta.
Io e Monty acconsentimmo e ci dirigemmo verso il campo.
Quando arrivammo, trovammo gli altri ragazzi a giocare a carte. Quando ci videro di guardarono straniti, ma poi quando capirono ebbero uno sguardo terrorizzato.
R: Hanno preso Pike, ma dobbiamo mantenere la calma. Hanno lasciato una freccia, ma non aveva sangue, per cui probabilmente non l'hanno ferito. Adesso però dovremmo aspettare che ci dicano cosa vogliano per riaverlo indietro, perchè anche se probabilmente sono dei selvaggi, sono più numerosi di noi e dobbiamo stare attenti, non credo che terranno Pike per sempre e vorranno qualcosa in cambio. Per cui adesso mangiamo qualcosa e dato che si sta facendo sera, poi andiamo a dormire.
Con la preoccupazione ancora alle stelle, decidemmo di mangiare dei panini che avevamo precedentemente preparato e poi andammo nelle nostre tende. Io ero assieme a Raven e ad Octavia e dopo esserci sistemate parlammo un po' per fare passare il tempo.
R: Chissà se queste persone sanno parlare la nostra lingua…
O: Ma poi chissà se hanno anche delle città, dei villaggi o solo delle abitazioni nella foresta.
C: Nessuno tranne loro lo sa, ma ho la sensazione che lo scopriremo presto. Secondo me anche adesso ci stanno osservando, per cui appena potranno ci prenderanno e avremo finalmente le nostre risposte.
Dopo questa conversazione decidemmo di andare a dormire, sperando di non avere spiacevoli sorprese.

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