16.

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Ormai erano passati già 3 anni. Era un inferno anche solo alzarmi dal letto, ma anche se con molta difficoltà, riuscii un po' a migliorare il mio umore. Tutto ciò era grazie anche al mio nuovo ragazzo, ovvero il figlio di Jaha. Si chiamava Wells ed era perdutamente innamorato di me. Io invece lo vedevo solo come un migliore amico, ma mia madre, quando si rese conto che lui provava qualcosa per me, mi costrinse a mettermi assieme a lui in modo da dimenticare Lexa, ma non ci riuscii. Anche se non ero più molto sicura che ci saremmo di nuovo viste, avevo comunque un barlume di speranza, perchè sapevo che lei manteneva sempre le sue promesse.
Mi dispiaceva però dover illudere Wells, perchè nonostante tutto ci tenevo molto a lui ed era l'unica persona con cui potevo sfogarmi, ovviamente non dicendogli tutto, ma mi bastava.
A distogliermi da quei pensieri, fu proprio Wells, che entrò in camera mia. Mi salutò con bacio, che però feci molta difficoltà a ricambiare e mi portò la colazione, che aveva preso probabilmente in uno fast-food.
W: Allora oggi andrai dalla nuova psicologa?
C: Si, certo.
Qualche giorno prima, Wells mi convinse a cambiare psicologa, perchè con quella precedente non avevo nessun risultato positivo, per cui mi consigliò una di cui aveva sentito parlare bene. Sperai di riuscire almeno ad uscire dalla depressione con questa nuova, ma non pensavo che ci sarei riuscita, perchè l'unica cosa che mi avrebbe aiutata, sarebbe stata Lexa.
C: Adesso se non ti dispiace, mi preparo per andare da lei...
Mi sorrise e iniziai a vestirmi. Poi uscimmo e ci dirigemmo in centro, verso lo studio della psicologa. Wells mi salutò e io salii fino alla stanza in cui lavorava.
X: Buongiorno, tu devi essere Clarke.
C: Si dottoressa.
X: Prego, siediti.
Feci come disse e mi sedetti sulla comoda poltrona di fronte alla sua scrivania.
X: Per telefono mi hai detto che soffri di depressione, giusto?
C: Si
X: Da quanto tempo ne soffri?
C: Da tre anni
X: Secondo te qual è il motivo?
C: È per la mancanza di qualcuno.
X: Qualcuno che ami?
Annuii e lei mi incitò a continuare.
C: Mi manca la persona di cui mi sono innamorata, ma anche i miei amici e mia figlia. Sono tre anni che non posso vederli...
X: Come mai non puoi vederli?
C: A causa di mia madre...è già quasi un anno che mi ha costretta a stare assieme al mio migliore amico, solo per dimenticare la persona che amo. E perchè? Per il semplice motivo che è una ragazza! Ovviamente ci sono anche altri motivi, ma quelli non posso dirglieli...
X: Il tuo ragazzo ti ama?
C: Si, questo è il problema...io però non voglio farlo soffrire...
X: Pensi però che stando con lui fino a quando non potrai rivedere la ragazza che ami lo farà soffrire di meno?
La guardai per un istante e capii che aveva ragione...
C: No, ha ragione. Forse è meglio dirgli subito la verità, ma il punto è che non credo che la rivedrò...
X: Come si chiama?
C: Lexa
X: Parlami un po' di lei.
C: Lexa è una ragazza meravigliosa...oltre ad essere bellissima fisicamente, è anche una brava persona. Si è sempre preoccupata molto per me ed è sempre stata molto aperta mentalmente. Poi era bellissimo quando stavamo assieme la sera e ci piaceva molto distenderci e guardare le stelle. Lei è l'amore della mia vita.
Iniziai a piangere ricordando tutti i momenti passati assieme, come ad esempio mentre mi insegnava a combattere o mentre ridevamo per delle cazzate.
X: Prima hai anche detto di avere una figlia. Parlami anche di lei.
C: Si, si chiama Madi e adesso ha nove anni. In realtà io l'ho adottata, ma le voglio talmente bene che darei la mia vita per lei.  È una bambina molto intelligente e matura per la sua età e mi fa sempre sorridere. Mi manca tanto...
X: E tu rivuoi veramente tutto questo?
C: Ovviamente
X: E allora perchè non ti ribelli a tua madre e non ritorni da loro?
C: Non posso...lo so che probabilmente ora non ne starà capendo il motivo, ma non posso spiegarglielo.
X: Mh, va bene. Un primo passo però, potrebbe essere lasciare il tuo ragazzo...cosa ne pensi?
C: Si. Appena uscita da qui dovrò farlo.
X: E allora cosa aspetti? Vai e riconquista la tua felicità. Anche se ci vorrà del tempo, sono sicura che ce la farai e non fermarti davanti a delle semplici paure, perchè se tu e Lexa vi amate veramente, troverete il modo di rivedervi.
C: Grazie mille dottoressa.
Le sorrisi e andai via. In quel momento però dovetti pensare a cosa dire a Wells, ma avevo già in mente un'idea, per cui lo chiamai.
C: Wells, ti devo parlare. Riesci a venire a casa mia tra un'ora?
W: Va bene amore.
Lo salutai e mi diressi subito a casa. Quando arrivai, lo trovai già lì fuori ad aspettarmi, così lo feci entrare e andammo in salotto.
W: Allora di cosa devi parlarmi?
C: Io, ecco...non so come dirtelo per non farti soffrire ma non farò giri di parole.
W: Cos'è successo? Clarke, così mi fai preoccupare...
C: Io non ti amo, perchè ho sempre amato un'altra persona.
Lo vidi subito cambiare espressione e ebbi paura di averlo perso.
W: E appena adesso me lo dici?! Mi fai schifo, Clarke! Ma purtroppo non abbastanza da odiarti, perchè io ti amo!
Fece per alzarsi, ma lo bloccai per un polso. Ero decisa a non perderlo, perchè in fin dei conti era il mio migliore amico...
C: Ti prego Wells, fammi spiegare.
W: Va bene, ma fai veloce.
C: Tre anni fa mi sono innamorata di una ragazza, ma purtroppo dopo poco più di due mesi, mia madre mi ha costretta a lasciarla e poi ha voluto che io mi mettessi con te. Purtroppo non potevo rifiutare, ma non era mia intenzione farti soffrire, anche perchè in questo periodo hai dimostrato di essere l'unica persona che teneva veramente a me e per me sei diventato un migliore amico. Quella ragazza però, è l'amore della mia vita ed è per questo che soffro di depressione...ti prego però, non andartene anche tu dalla mia vita, perchè altrimenti non so come riuscirei a vivere.
Delle calde lacrime iniziarono a rigarmi le guance a causa di tutta quella situazione.
Wells non disse niente per qualche minuto, ma poi finalmente si decise di parlare...
W: Mi dispiace per ciò che ti è successo e non me ne andrò via, ma adesso ho bisogno di un po' di tempo.
Si alzò e dopo avermi rivolto un ultimo sguardo, se ne andò. Io decisi di salire in camera mia e per distrarmi decisi di pulire un po' la stanza. Mentre passavo con l'aspirapolvere sotto al letto però, sentii che stava andando contro qualcosa, così mi abbassai per vedere cos'era. Quando vidi lo zaino con cui ero ritornata da Polis, mi affrettai a prenderlo e ad aprirlo. Frugai dentro e trovai il vestito di Lexa. Dentro di me c'erano un misto di emozioni, tra cui tanta tristezza, rabbia, ma anche gioia. Mi vennero gli occhi lucidi e istintivamente lo portai al naso. Aveva ancora il suo profumo e quando lo sentii, risvegliò in me molti ricordi e iniziai a piangere disperatamente. Mi era mancato così tanto... Mi distesi nel mio letto e abbracciata a quell'unica cosa che mi era rimasta di lei, mi addormentai con lì vicino il suo profumo.

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