" S-sono James... Faccio parte della tua squadra. Ora puoi abbassare la spada?"
Mi rispose." Oh, si certo".
Forse sono stata un po'troppo paranoica...
" Scusa, è che ti ho visto guardarti intorno furtivamente e ho pensato ..." Lasciai la frase in sospeso."Della squadra avversaria?" Completò lui la frase per me.
"Esatto" confermai.
" Stavo cercando di non farmi vedere... Annabeth mi ha detto che dovevo stare di guardia, così siamo in due e c'è più protezione per la bandiera" continuò lui.
Io annuì.
" Comunque, da dove sei spuntata fuori?! Sei piombata dal cielo..." Chiese
" Ero su quel ramo" dissi e gli indicai la fronda sopra quale ero seduta poco prima.
" È un'ottimo punto di osservazione. Puoi guardare senza essere visto." Constatò
" Già, è per questo che ero lì" risposi.
"Sai ... Credo che io, invece, salirò su quell'albero laggiù, vicino a dove eri tu. Magari, così possiamo parlare"disse James.
"Va bene. Però muoviamoci, dobbiamo riuscire a prendere chiunque della squadra avversaria tenti di avvicinarsi".
Con non poca fatica tornai sul mio ramo.
Non era troppo alto, ma da lì sembrava tutto così piccolo... C'era pace, tranquillità, silen-"Allora..." Iniziò James.
-zio. No, il silenzio non c'era più.
"Tu sei la figlia di Ade giusto? Quella nuova?" Domandò.
"Esatto. Tu invece sei ...?" Chiesi.
" Oh, vuoi sapere il mio genitore divino? Mio padre è Ares, dio della guerra" rispose.
"Nooo, andiamo! Tu non puoi essere figlio di Ares... Sei così..."
Mi soffermo a guardarlo: capelli castani, occhi verdi e lentiggini. Sembrava un bambino un po'troppo cresciuto.
" Sei così carino!""Me lo dicono tutti. Tutti mi dicono "sei così carino", "sembri un bambino" e mi guardano inteneriti" si lamentò "poi gli dico che ho 15 e mi guardano come se li stessi prendendo in giro".
Fin ora le esperienze che ho avuto con i figli di Ares non sono andati a buon fine, ma lui mi sembra una persona piacevole e cercherò di essere socievole.
" Credevo che i figli del dio della guerra fossero tutti un 'muori, guerra, muori!'" dissi scherzosamente.
"E io credevo che i figli di Ade fossero silenziosi e dark!" Stette James al mio gioco.
"C'è sempre una prima volta" confermai.
Continuammo a parlare, per poi accorgersi che se avessimo tenuto quel tono di voce quelli dell'altra squadra ci avrebbero sentiti. Così abbassai la voce.
Ottima scelta.Di lì a poco arrivò un gruppo di quattro persone della squadra blu, capitanato da Jason, il figlio di Zeus.
Guardai James in faccia e, con le dita, contai fino a tre.
Uno,
Due,
Tre!
Ci calammo giù dagli alberi.Nell'attesa avevamo parlato anche di tecniche di combattimento, in casi come questo.
Annabeth aveva ragione eccome: l'effetto sorpresa è molto utile.
Caddi sopra qualcosa, credo. O meglio qualcuno. Mi accorsi di essere caduta sopra Jason!
E, imbarazzo a parte, fuori il primo avversario di quattro.
Rimasi dov'ero. Se mi spostavo Jason si alzava, ma se non mi alzavo c'erano i suoi compagni di cui occuparsi.
Che faccio?
Decisi di alzarmi: ne avrei affrontati due contemporaneamente. Degli altri due se ne sarebbe occupato James.Da lì in poi ci fu solo il rumore di spade che sbattevano tra di loro, di lame che sferragliavano sugli scudi e i tonfi di chi cadeva.
Mi persi un momento a guardare con curiosità come se la cava il figlio di Ares ... E ora capisco perché lo fosse. Era preciso, veloce e sapeva dosare la sua forza. Lui e la spada sembravano una cosa sola.
Fu con questi pensieri che mi sconcentrai, e mentre sferravo un calcio dietro il ginocchio all'altro mio avversario (un figlio di Ermes, che per il colpo cadde), non mi accorsi che Jason si stava lanciando verso lo stendardo.
Era a pochi metri, e ormai mi arrendo all'idea che avremmo perso.
Ma venni salvata dal suono della conchiglia.
Dall'altra parte del bosco qualcuno della nostra squadra doveva essere riuscito a prendere la bandiera.
Avevamo vinto!Jason che non aveva ancora la bandiera in mano si guardò in torno sconsolato.
Io lo guardai.
"Sei stato grande!" Gli dissi."Sì, grazie" rispose lui, poco convinto.
" Dico sul serio! Se non fosse suonata la conchiglia tu avresti vinto!" Gli feci notare.
"Detto ciò: bella partita" continuai" siete stati bravi".Ne ero uscita abbastanza indenne, tranne per qualche piccolo taglio sul braccio sinistro, niente con non si diresse con dell'ambrosia.
Con James decisi di tenermi in contatto, era simpatico.
Certo il campo non è enorme e di sicuro lo avrei rivisto, ma non di sa mai. Tra profezie, imprese e allenamenti... Chi lo sa cosa ci riserva la vita.E quella sera, mentre tutta la squadra rossa festeggiava urlando cose del tipo " abbiamo vinto, abbiamo vinto!" e " siamo i migliori!", decisi che quella cena sarebbe stata una delle più belle passate finora al campo.
Angolo me
Due capitoli, due aggiornamenti nello stesso giorno!
Okay ho la spiegazione a tutto ciò: non so come sarà scuola quando ricomincieremo, non so nemmeno se avrò tempo. Quindi mi sono presa avanti.
In tutto in queste vacanze ho scritto 6(?) capitoli in tutto.
Detto questo: grazie a chi sta seguendo con costanza la mia storia, vi ringrazio davvero tanto!
Se ci sono errori ditemelo per favore.
Ultima cosa: se i capitoli vi sono piaciuti potete lasciarmi una stellina e ,se volete, potete commentare.
Ciauuuu
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'Ade'le
FanfictionMi chiamo Adele Black, per gli amici Ade. Ho 14 anni. Questa è la mia storia prima e dopo la morte Potrebbero esserci degli errori di scrittura e ci terrei che mi fossero fatti notare, grazie. Sono a conoscenza del fatto che i primi capitoli sono or...