9) Solita giornata

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Strofinai con forza un'armatura greca, sporca di una sostanza strana, che non mi pareva per niente commestibile.
Eravamo solo a metà della pulizia del campo e già non ce la facevo più.
Le braccia mi facevano male e pure le gambe per la scomoda posizione in cui ero seduta.
Ma mi chiedo io . .. Non potevano parlare civilmente e non lanciarsi cibo addosso? Sarebbe stato così difficile?

Ed ecco che degli urli mi fanno sobbalzare sul posto e mi rompono i timpani.
Hanno ricominciato. È la terza volta questa mattina e ogni volta ci tocca ricominciare daccapo.
Vedo Annabeth dirigersi verso gli idioti che litigano per niente, mentre borbotta maledizioni verso sua madre e Afrodite.
" Attenta a quello che dici verso Afrodite!" Le dissi, anche se era già abbastanza lontana.
Nonostante tutto riuscì a rispondermi " tanto con con quella dea da strapazzo ho già avuto problemi e ho ancora conti in sospeso!" Urlò irritata. Non deve essere facile resistere all'impulso di ammazzare qualcuno che ti fa fare il doppio del lavoro, soprattutto quando hai un pugnale a portata di mano.

Finimmo di pulire tutto tre giorni dopo. Finalmente, non ce la facevo più!!!
I figli di Atena e Afrodite riuscirono a sopravvivere ( solo grazie a Chirone che ci impediva di ammazzarli), nonostante i continui combattimenti con il cibo.
Fortunati.



Il combattimento alla fine lo vinse Annabeth.
Venne ripreso il quarto giorno dopo la guerra di prodotti commestibili ( anche se non credo che tutti lo fossero, dato che quello che ho pulito non sembravano neanche lontanamente mangiabile).
Piper si era battuta molto bene, ma la sua avversaria aveva molta più esperienza alle spalle, e poi Annabeth.... È Annabeth!
La ammiro molto, si vede?





Lo scontro successivo sarebbe stato abbastanza... strano? Normale? Non saprei definire con un aggettivo in duello tra un figlio di Giove e uno di Apollo.
So, però, che non pensandoci sembra uno scontro ad armi pari... O almeno a me lo è sembrato. I figli di Apollo sono ottimi arcieri e i (il) figli (o) di Giove controllano i venti.
Ok scherzo neanche detto così non sembra uno scontro alla pari.
Fatto sta che Jason ha vinto.
Il figlio del dio del sole (e non solo) ha provato a batterlo, ma cosa puoi fare tirando freccie che sferzano l'aria, quando sei contro qualcuno che la controlla l'aria?


Durante la pausa ebbi modo di parlare con Annabeth.
" Forte l'idea dei tappi nelle orecchie" le dissi
" Grazie" rispose lei " mi sono ispirata ad Ulisse".
" Geniale!" Commenti entusiasta.
Di come Ulisse riuscì ad ascoltare il canto ammaliante delle sirene viene raccontato nell'Odissea, da Omero.

La mitologia greca descrive le sirene come figlie del dio fluviale Acheloo e di Melpomene, la musa della tragedia. L'iconografia classica raffigura queste leggendarie creature come esseri metà donna nella parte superiore del corpo e metà uccello in quella inferiore. Nel XII libro dell'Odissea Circe mette in guardia Ulisse e i suoi compagni da queste creature. Le sirene hanno il volto di donne affascinanti e attirano gli uomini che attraversano le acque con il loro irresistibile canto per poi divorarli e riempire la loro scogliera con cumuli di ossa. La maga consiglia all'eroe e alla sua ciurma di turarsi le orecchie con della cera, in modo che non possano lasciarsi ammaliare dal loro canto.

Ultimo scontro della giornata: Nico contro Hazel.
Non mi sembra giusto...
Due "fratelli" contro???



Ha vinto Nico. Teneva un'espressione impassibile in volto ogni volta che attaccava o parava un colpo con la sua spada in ferro dello Stigie.
Aveva lo sguardo di una persona disinteressata, e forse lo era.




La notte mi trovai dentro il mio sacco a pelo verde con una torcia in mano, cercando di sfogliare il più silenziosamente possibile le pagine di un libro.
Mentre leggevo quella vincente fantasy i miei capelli mi scivolano davanti alla faccia.
Sapevano un buonissimo profumo di cocco.
Lo shampoo me lo aveva prestato Piper. Non perché fosse mia amica, ma perché era l'unica gentile che me lo ha voluto prestare.
Già, adesso la mia vita sociale fa abbastanza schifo; non che prima fosse meglio, ma mi aspettavo di migliorare. Mi sa che mi dovrò impiegare di più, se non vorrò fare la figura dell' associale.

Non riesco a dormire. Che novità... Io non riesco mai a dormire.
Così provo a fare il punto della situazione del torneo: il primo turno è finito, chi ha vinto il primo duello è passato al prossimo scontro.
Sono passati Percy, Annabeth, Jason, Nico, Leo... Leo?!! Ma ha mai duellato?
Domani mi informerò.
Sono passata anche io.
La prossima volta però voglio vincere usando la spada, non facendo uno sgambetto.

Prima di addormentarmi ( finalmente) rivolsi una muta preghiera a mio padre:
" Caro padre ( da notare il sarcasmo) ti prego di riconoscermi, magari entro fine settimana, va bene anche quella prossima, ma possibilmente il prima possibile, così che io possa andare nella cabina 13. Ti prego. Grazie"
Può suonare come stupido questo discorso che mi feci mentalmente, nella speranza che mio padre mi ascoltasse, ma mi fece sentire meglio.
Mi si levò un peso dal cuore.

Poi chiusi i miei occhi dorati e mi addormentai.

'Ade'leDove le storie prendono vita. Scoprilo ora