37) Ade

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"sai, una mia amica mi ha appena avvisato che qualcuno che mi conosceva voleva parlarmi, ma non mi sarei aspettata saresti stato tu" dissi al mio interlocutore, con una evidente nota di stupore nella mia voce.

"Volevo solo assicurarmi che ti trattassero egregiamente qui e che tu stessi bene" rispose mio padre "non posso neanche interessarmi della salute di mia figlia?" Continuò cercando di fare il lecchino.

"Non che ti sia fatto tanto vedere solitamente, la fingerò di crederti" e invece no, non gli credevo neanche per sogno.

"No, sul serio, come stai?" Chiese, dopo un attimo di silenzio.

"Bene. Ho trovato brave persone, mi sento a mio agio, ho già ammazzato un po'di gente, ho scoperto che non ci sono zanzare... A proposito, da te ci sono le zanzare?"

Speravo che la risposta risultasse positiva, così da potermi vantare e trovare un motivo valido, per non essere dispiaciuta per non essere finita ai campi Elisi.

"No, non ci sono"

Ci rimasi un po' male.

"Bene" risposi

"Come stanno gli altri?"

"Intendi tuo fratello, tua sorella e gli altri semidei?"

"Certo"

"Bene"

Pensandoci bene, a mio padre non è mai importato molto di come stessi. Quindi non ci credo per niente.
Volevo sapere il vero motivo per il quale fosse venuto da me, e come avesse fatto.

"Senti, sono abbastanza sicura che tu non sia tanto interesse alla mia salute, quindi potresti dirmi perché sei qui?" Gli chiesi.
Il mio tono non ammetteva repliche.

"Uff... Ecco... Volevo scusarmi..."

"Scusarti? Di cosa, scusa?"

"Di non averti fatta andare nei campi Elisi. Di non averti fatto venire da me... Diciamo che era da tanto tempo che, ai miei fratelli, qualcuno stava così particolarmente antipatico... Certo, Percy Jackson è un'eccezione, ma tu hai addirittura superato i suoi livelli"

Fantastico, la vita di una persona odiata era proprio quello che desideravo da quando ero nata.

"E la cosa buffa è che, senza neanche saperlo, ti hanno reso ancora più difficile da ammazzare" continuò Ade.

"Mi serviva proprio, ti giuro. Già ero una facile 'preda', sai, potevo morire sono con argento" risposi con sarcasmo.
"Ora, per gentil cortesia, potrei sapere quale mio aspetto ha innescato nell'animo degli dei l'odio verso di me?"

"Credo sia il semplice fatto che sei potente. Nel senso, puoi far tuonare a tuo piacimento, e anche Zeus può farlo. Poi, però, puoi comandare l'acqua, e anche Poseidone ci riesce. La stessa cosa vale con le piante, con Demetra, e anche con il fuoco ed Efesto.
E non è tutto. Quindi, mi pare che il perché te l'ho spiegato bene".

"Quindi non mi dici più niente? Hai detto tutto quello che dovevi dire?" Chiesi.

"Sì" risposta secca, chiara.

"Bene" risposi.

"Se avrò qualcos'altro da farti sapere, ti contatterò tramite messaggio iride"

Annuì, scuotendo il capo dall'alto al basso.

Ade mi fece un cenno con la testa, prima di sparire in una specie di nuvola di fumo, lasciandomi sola.

Mi persi un attimo a fissare il vuoto, e quasi mi mi prese un infarto quando Mallory mi di avvicinò di soppiatto da dietro le spalle, dandomi una sonora pacca sulla schiena.

"Allora? Chi era?" Chiese con tono allegro.

"Mio padre"

"E come è andata questa tua 'riunione' di famiglia? Che voleva tuo padre?"

"Be', sai, mi ha detto le solite cose... Tipo perché i suoi fratelli mi volevano ammazzare e poi voleva sapere come stavo"

"Ti hanno ucciso i tuoi zii? Bello, la tua è una grande famiglia felice"

"Concordo"

"Parlare di drammi familiari mi ha sempre appassionata, raccontami tutto che ti ascolto"

Eseguì la sua richiesta.
E forse la cosa mi fece stare meglio.




Angolo me
Non aggiorno da un mese? Si.

Ho iniziato le superiori. Non ho ancora capito com'è, se mi piacciono o no. Casomai me le faccio piacere. Fatto sta che non sapevo come continuare la storia e, sarò sincera, non avevo neanche voglia.

COSA SORPRENDENTE: il prossimo è l'ultimo capitolo e spero di farlo uscire settimana prossima.

Ho intenzione di cambiare il nome della storia, lo farò appena avrò publicato.

Per il resto, solite cose. Possibili errori di scrittura, di tempi verbali e di punteggiatura, non ho ricontrollato (come al solito, non so se avrò il coraggio di correggere e rileggere la storia).

E basta.
Notteee

'Ade'leDove le storie prendono vita. Scoprilo ora