23) Spiegazioni

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Le scale scricchiolavano sotto il peso dei passi di Annabeth.
La sentí urlare al padre che sarebbe andata in camera sua.
La sua stanza era collegata alla mia... Per arrivarci doveva attraversarla
Entro qualche secondo sarebbe arrivata davanti alla porta, avrebbe girato la maniglia e si sarebbe trovata una perfetta sconosciuta in casa.
Di sicuro il signor Chase non l'aveva avvertita che avevamo ospiti.

Di sicuro non le sarebbe preso il panico, dato che è una persona ragionevole.
Tranne quando si tratta di ragni, ma questo è un caso a parte.

Mi precipitai fuori dalla porta, prima che Annabeth potesse entrare nella stanza, guadagnandomi un'occhiata stralunata da parte di Cecilia e, una volta fuori, anche dalla figlia di Atena.

"Ehiiii" provai a richiamare la sua attenzione, cosa non molto difficile visto che ero appena sfrecciata fuori dalla stanza.

Senza neanche salutarmi Annabeth mi guardò assottigliando lo sguardo.
" Cosa mi devi dire?"

... Certo che non le si può nascondere niente, che cavolo!

" Niente di grave" risposi cercando di evitare il suo sguardo, che mi sta al mettendo sotto pressione.

"Cioè?"

Mi sto facendo salire ansia per niente, non è niente di grave e Annabeth di sicuro mi aiuterà a spiegare tutto a Cecilia.

" Mhhh... A scuola... È successa una cosa..." Cominciai

" Del tipo?"

" Ho conosciuto una persona. Ed è una semidea"

" Ne hai la certezza?"

" Be' direi che, siccome, ha visto l'empusa che voleva ammazzarci, senza nessun tipo di distorsione, posso andare abbastanza sul sicuro affermando che non è una comune mortale"

" Un'empusa? Oh santa Atena! Stai bene vero? Niente tagli? niente graffi? Lividi?"

" No, tranquilla, quante volte devo ripeterti che la mia capacità di guarigione e molto superiore alla vostra? "Dissi ridacchiando

"Scusa, hai ragione. E la ragazza? Lei è viva? Sta bene? È ferita?"

"Dubiti delle mie capacità? L'ho protetta benissimo! Neanche un innocente, minuscolo, miserabile livido" affermai soddisfatta.

"Non l'avrai lasciata sola, vero?"

" È in casa?"

" Intendi...qui?"

"Si. Dentro la mia stanza da letto" le riferì, indicando l'entrata della camera.

Neanche fosse una coincidenza, Cecilia uscì dalla stanza proprio in quel momento

"Adele?" Mi richiamò guardandomi confusa "perché sei corsa via?" Domandò prima di accorgersi dell'altra persona presente in corridoio.

" Oh... Tu devi essere l'amica di cui Adele mi ha parlato prima. Ora mi puoi spiegare qualcosa? Perché la qui presente 'ragazza dagli occhi gialli' continua a ripetermi da un bel pezzo che mi avrebbe spiegato tutto e invece ho solo capito che ho vissuto metà vita nella menzogna." Fece una pausa dal suo discorso, prima di rendersi conto di quello che aveva detto.
" Okay, forse detto così sembra una cosa assurda..."

"Fidati che a partire da oggi, fino alla fine dei tuoi giorni, le cose assurde che ti capiteranno non saranno nemmeno contabili" ridacchiò Annabeth.

" A proposito, sono Annabeth" disse porgendo la mano e lasciandola sospesa, aspettando che Cecilia la affermasse.

" Cecilia" rispose la mia amica stringendo la mano alla figlia di Atena.

"Allora, per cominciate, direi di preparare una bella tazza di tè, che ne dite? Così affrontiamo il discorso con calma, va bene?"

Entrambe annuimmo.


Dieci minuti dopo ci ritrovammo sedute attorno al tavolo in cucina.

"Ragazze, io esco! Torno tardi stasera, non preoccupatevi!" Ci gridò il signor Chase dall'entrata.

" Sì papà, ciao!" Rispose di rimando Annabeth.

Dopo che la porta d'ingresso sbatté, seguirono alcuni attimi di silenzio.

"Ummmm... Direi di cominciare, no? Le cose da spiegare sono tante, e prima iniziamo, meglio è" esclamò la più grande.

"Partiamo dalle cose base. Li conosci gli dei dell'Olimpo?"

" Li ho sentiti nominare..." Rispose Cecilia.

Ma come? Non li conosce?

" Okay, allora sarà meglio spiegare dall'inizio" disse Annabeth,senza perdersi d'animo.
"Gli antichi greci credevano agli dei. I principali erano dodici e abitavano nell'Olimpo. Fin qui mi segui?"

" Sì, queste cose le sapevo già"

" Ora arriva la parte difficile da capire: gli dei non sono miti"

" Come no? Se non sono miti allora..." Cecilia non finì la frase

" Sono reali, sì." Completò Annabeth al posto suo.

" Ma non è possibile..."

" Invece lo è. Siamo passate anche io e Adele in questa situazione, e sappiamo che non è una realtà facile da comprendere, ma è la verità. Quindi sei libera di non crederci e, probabilmente, morire uccisa dai mostri, come quella di qualche ora fa o crederci e sopravvivere"

" Decisamente non voglio morire, ci tengo alla mia pelle" rispose Cecilia dopo aver pensato un paio di secondi "quindi credo che ti ascolterò. Dimmi tutto quello che devo sapere"

Annabeth annuì soddisfatta
" Come ho detto prima gli dei dell'Olimpo sono dodici: i tre pezzi grossi Zeus, dio del cielo, Poseidone, dio del mare e Ade dio degli Inferi." Prese una pausa, cominciando a elencare sulle dita ogni dio o dea che nominava "Poi ci sono gli altri: Era, moglie di Zeus, dea del matrimonio e la maggior parte delle cose riguardanti ad esso, Demetra, dea del grano e dell'agricoltura, Artemide, dea della caccia e della luna, Atena, dea della sapienza, delle arti e della guerra, Apollo dio del sole e della musica, fratello gemello di Artemide, Efesto dio del fuoco, Ares, dio della guerra e Afrodite, dea dell'amore e della bellezza.
Esistono anche dei minori, ma sono troppi da elencare tutti in una volta e vedo che sei già abbastanza confusa, quindi non andrò più avanti a elencarti tutti gli dei"

Effettivamente Cecilia era confusa per davvero.
"E tutto questo che c'entra con me?"

" Adesso ti spiego: un grande vizio degli dei era scendere dall'Olimpo e andare a "caccia" di umani. Non so se mi sono spiegata..."

La semidea fissó un'attimo il vuoto, prima che i suoi occhi si illuminassero e riabbassassero dopo aver capito a cosa Annabeth si riferiva.

" Si, ho capito"

"Nonostante i secoli passino gli dei non perdono questo vizio: così continuiamo a nascere noi mezzosangue"

" Mezzosangue?"

" Sì, è un altro modo per dire semidei" spiegò pazientemente Annabeth.

" Quindi... Io sono una semidea?"

" Ci hai proprio azzeccato" le risposi io con un sorrisetto, contenta di essere riuscita a intrufolarmi nella conversazione.

"E... Sarei figlia di chi?"

"Ecco, questo è quel che abbiamo da capire"

Da aggiungere alla lista di cose da fare:
-scoprire il genitore divino di Cecilia

Angolo me
Si, sono vivaaaa
Ebbene, settimana scorsa non ho aggiornato perché:
1) non sapevo come andare avanti
2)non trovavo tempo per scrivere
So che non sono scuse del tutto accettabili... Ma sono sempre scuse, no? Ah, no? Opsss

Mi dileguo augurandovi buonanotte e lasciandovi 1023 parole (dai, però ho scritto più del solito)
Come al solito potrebbero essere presenti errori di scrittura e grammaticali.
Detto questo:

Ciaooo

'Ade'leDove le storie prendono vita. Scoprilo ora