Quando Harry gli aveva detto che si sarebbe trattato di una cena di "gala", Louis non aveva dato peso a quanti invitati ci sarebbero stati. Nella sua mente, Louis aveva idealizzato che si sarebbe trattata di una cena d'importanza ma legata al campo lavorativo, con una ristretta cerchi di invitati e con le loro compagne; nella sua mente si sarebbe aspettato di sentirsi prendere in causa qualche volta, magari per qualche commento positivo sul pelo folto e morbido della sua coda, o magari per il vestito che portava; e aveva idealizzato che sarebbe stata una cena delicata e veloce, senza troppe pietanze.
E no, non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi nel bel mezzo di una tormenta di ricchi lavoratori con abiti affascinanti, accompagnati da donne sfarzose e truccate.Da quando lui e Styles avevano messo piede nell'immenso edificio che avrebbe ospitato la cena di gala, Louis non aveva fatto altro che navigare tra le persone. Uomini di diversa età, biondi/mori, alti/bassi gli ronzavano intorno come mosche - e il Kitten poteva giurare di aver sentito più di una volta una mano lesta toccargli il culo; e le loro accompagnatrici, ragazze giovani con trucco e vestiario impeccabile, non potevano non guardarlo con aria di gelosia. Styles aveva fatto in modo che Louis conoscesse ognuno di loro, facendo le presentazioni anche per il Kitten - ma dopo la duecentoquarantacinquesima stretta di mano susseguita da un nome e un cognome altezzoso, Louis aveva perso il conto e aveva deciso che era l'ora di smettere contare quanti fossero gli invitati.
"Troppi. Sono decisamente troppi" aveva pensato il Kitten mentre stringeva calorosamente la mano ad un altro uomo dai capelli troppo laccati e dalla faccia troppo tonda per i suoi gusti. Quest'ultimo lo guardò, sorridendo maliziosamente, e gli strinse forte la mano - così forte che Louis pensò che potesse rompergliela. "E lasciami, brutta testa di cazzo-ODDIO GLI STA SUDANDO LA MANO. CHE SCHIFO"
«Devo farti i complimenti, Styles.» aveva detto l'uomo, continuando a stingere la mano al piccolo Kitten. «Sai, viaggiando per il mondo, ho avuto la possibilità di incontrare tanti Kitten, ma non credo di averne mai visto uno così bello prima d'ora. Sei davvero stato fortunato a trovarlo prima di me!»
Louis fu davvero tentato di alzare gli occhi al cielo ma si limitò a guardare Styles, che ringraziò gentilmente il collega. Durante l'arco della serata, Louis aveva ricevuto centinaia e miglia di complimenti, maggiormente rivolti al suo bell'aspetto, al suo carisma, alla sua morbida e lunga coda e al suo abbigliamento. A questi complimenti, Louis si era sempre limitato a rispondere con un "grazie mille" seguito da un sorriso leggero, limitandosi a contenere la felicità che provava: il Kitten adorava i complimenti - soprattutto se fatti da donne, poiché sapeva che erano le uniche capaci di giudicare veramente una persona. Gli uomini erano semplici sul giudizio e manco notavano lo sforzo che il Kitten provava stando su quelle scarpe maledette o semplicemente il tempo che avesse dedicato all'abbigliamento.
Tuttavia, durante l'arco della serata, Louis si era reso conto che era l'unico invitato sul quale gli alti puntavano gli occhi addosso, l'unico che ricevesse occhiatine maliziose, sorrisini nascosti e sensuali, toccatine leggere e complimenti o elogi... o meglio, anche le altre accompagnatrici ricevevano complimenti, ma si era reso conto che lui ne riceveva più di chiunque altro. Pure i musicisti che suonavano quella sera avevano gli occhi fissi su di lui - soprattutto il violista, che non sapeva se tenere gli occhi sullo spartito o sul Kitten. E, per non creare troppi disguidi, Louis si era limitato a lasciargli il numero di cellulare quando l'aveva incontrato in bagno, senza però dirgli niente. Era carino, di bell'aspetto e aveva delle mani così belle e scolpite che Louis l'avrebbe pregato in ginocchio pur di farsi toccare.
Ma, tornando agli sguardi degli altri... beh, forse - si era detto Louis - il motivo era perché lui era l'unico Kitten tra un mare di umani e questo aveva destato in Louis vari sospetti."È come se fossi la principale esibizione di Styles" aveva pensato il Kitten mentre Styles gli aveva spostato la sedia, permettendogli così di sedersi al tavolo tondo già apparecchiato con argenteria, piatti e bicchieri raffinati. "La sua bella statuetta statuetta da esporre in un museo degli orrori; il suo gioiello più prezioso in un negozio di bigiotteria."

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BAD DECISIONS - Larry Stylinson
Fanfiction"Kitten: mici dolci o coccolosi o gattini assetati di sesso e baci?" Pure Louis Tomlinson, un Kitten giovane e carino, ha sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda... o alle tante altre che gli erano sempre state poste, come: "ma voi Kitten...