(SMUT) Fuck me, Daddy p.1

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«Louis...»

«Louis, piccolo?»

"Chi cazzo è a quest'ora?" Il Kitten mugolò appena quando si sentì richiamare una terza volta e finalmente decise di aprire gli occhi, sbattendoli lentamente per farli abituare alla luce calda del mattino che illuminava la stanza.

"Ma dove-" il liscio si sentì sprofondare quando realizzo che quella non era la sua stanza - e che, decisamente, non aveva nulla a che fare con la sua stanza: la stanza era a dir poco enorme, con arredamenti tendenti al moderno (che Louis disgustava) e con la prevalenza di colori tendenti al marrone chiaro, bianco e avorio. A terra, contro il pavimento marmoreo, stava un tappeto color avorio che finiva sotto il letto king-size nel quale il kitten stava rannicchiato; di fianco al letto vi era una lampada in stile moderno e sopra al letto c'erano alcuni faretti. Di fianco a quella che Louis credeva che fosse la porta del bagno, vi era un grosso specchio ovale e, come decorazione della stanza, vi erano alcuni mobili di natura semplice. Davanti a lui - esattamente dove vi era il letto - c'era un balconcino con le porte-finestre aperte e le tende, bianche e fini, svolazzavano leggermente.

Per un secondo, il Kitten credette di trovarsi in un sogno; il profumo delle lenzuola di seta, la dolce luce che lo risaldava e l'arredamento classico l'avevano trasportato in un altro modo..
ma i suoi piedi si posarono nuovamente sulla terra quando delle labbra si posarono sul suo collo, lasciando un piccolo bacio umido. In quel momento, Louis ricordò dove si trovava e non si stupì quando, voltandosi, vide Styles al suo fianco che, già pronto e vestito, lo guardava come se fosse sul punto di saltargli addosso.

«Finalmente ti sei svegliato, Louis..» fu quel che disse il riccio. Si abbassò, lasciando un altro bacio sulla pelle violacea del Kitten, che mugolò in risposta. «Pensavo che fossi svenuto..»

«Perché..?» chiese il Kitten con la voce roca e ancora impastata dal sonno. Gli fu estremamente fatico mormorare quelle parole, poiché la gola gli bruciava come mai prima d'ora. Louis non se ne stupì: per la notte che lui e Harry avevano passato, forse era anche normale che la gola gli dolesse quasi quanto il suo culetto. «Che ore sono..?» "Come minimo sono le due di pomeriggio."

Styles lanciò un'occhiata all'orologio appeso al muro e Louis poté notare il succhiotto che questo gli aveva fatto sotto la mandibola - lo stesso succhiotto che era costato a Louis una serie di sculacciate forti e sode. Al solo ricordo, Louis rabbrividì. «Sono le 9 del mattino, Lou. Dovresti alzarti.»

«Le nove?» Louis affondò la testa nel cuscino e sbuffò appena quando il riccio glielo confermò. "E tu ti preoccupi perché sono solo le nove? Si vede che non mi conosce affatto..." Era abbastanza normale per un Kitten - soprattutto in età adolescenziale - dormire più del dovuto. Tuttavia, non era normale dormire quasi 19 ore su 24, senza mai svegliarsi, come era successo a Louis qualche mese prima. "E col cazzo che mi alzo a quest'ora." «Lasciami riposare un altro po'..»

«Devo riportarti a casa.»

«Per favore, Daddy...» mugolò Louis, richiudendo gli occhietti stanchi. «Lasciami dormire un altro po'... altri dieci minuti.» Aveva voglia di dormire tutto il giorno, con la speranza di recuperare le energie che aveva consumato la sera prima...

9 ore prima...

E ad Harry non fu difficile immaginare con quale animale avesse lottato..

«Vieni con me.»

Louis mugolò di dolore quando il riccio lo afferrò per il braccio e lo tirò di forza via, facendolo alzare dalla sedia. Il kitten quasi inciampò durante il tragitto ma riuscì a stare al passo dell'uomo, seguendolo fin quando questo non lo sbatté con poca delicatezza nel bagno degli uomini.

BAD DECISIONS - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora