«T-Ti prego, Harry..» ansimò di piacere Louis mentre la mano sul suo collo si stringeva sempre di più. Il kitten posò entrambe le mani sulla parete ruvida, dandosi così sostegno. Le sue gambe tremavano così tanto che era sicuro che non l'avrebbero retto. «C-cazzo...!»
«Sta zitto, Louis» disse Styles mentre spingeva ritmicamente dentro le carni del giovane. L'uomo appoggiò una mano sul suo fianco, l'altra invece alla sua gola, e affondò il pollice nella fossetta di Venere. «O vuoi che tutti qui al bar ci sentano?» chiede poi e si avvicinò all'orecchio del minore, che mordicchio. Louis, sotto di lui, gemette di piacere a denti stretti. «Vuoi davvero fare questa figura, Louis?»
«N-no..» piagnucolò il ragazzo e strinse le mani a pugno. Il piacere che Harry gli stava dando era così forte e intenso che quasi gli veniva da piangere. Si era dimenticato cosa significava farsi una bella scopata ed era felice che Harry glielo avesse ricordato. «T-ti prego, fammi venire...»
*** Un'ora prima ***
Louis sapeva che a rimetterci era lui. Lo sapeva perché conosceva Styles, sapeva che era un pezzo di merda e che era un uomo violento - il suo polso era ancora gonfio dopo il loro ultimo incontro - e che, per tanto, sarebbe stato meglio per tutti se avesse ignorato il suo messaggio. Ma se Harry Styles della Styles Interior era una Red Flag vivente, Louis si poteva definire un amante del colore rosso. E non perché amasse vivere una relazione tossica - il ragazzo dai capelli lisci temeva ogni cosa che non era sotto il suo controllo - ma perché forse c'era qualcosa in Harry Styles che lo attirava particolarmente tanto da dirgli che perdonarlo era una buona scelta; da dirgli che forse sì, accettare le sue scuse valeva la pena invece che odiarlo per sempre. E probabilmente quella cosa era la stessa cosa che l'aveva fatto arrivare al Coven coffee mezz'ora prima del loro incontro....
"Dio santissimo" Louis si morsicchiò l'indice con fare nervoso mente il suo piede sbatteva nervosamente contro il pavimento del locale. Si guardò intorno per quella che era la milionesima volta e sospirò nuovamente quando vide che di Styles non c'era traccia. "Perché sono così nervoso? Che cazzo mi succede?" Si chiese il ragazzo e prese il cellulare. Andò su whatsapp e cercò tra tutte le char quella di Adam. "Non dovrei essere così nervoso, eppure..."
Da: Louis
A: Adam
Adam, mi sento un cretino. Non so perché ma non credo che verrà.Il ragazzo ripose il cellulare sul grembo e si passò una mano sul volto. Si sentiva veramente un cretino - ma non per il fatto di essersi truccato e vestito bene solo per Styles - ma perché dentro di sé sapeva che Harry lo stava prendendo per il culo. Non si sarebbe mai presentato al loro incontro; non aveva nessun legame importante con lui e sicuramente non aveva tempo da perdere con lui. Ma allora perché gli aveva scritto quel messaggio? Per deriderlo. Per vedere fino a quanto Louis fosse disperato. Per vedere fino a quanto Louis tenesse a lui e alle loro bellissime scopate.
E Louis era così disperato che si era presentato anche in anticipo.Il Kitten sobbalzò quando, improvvisamente, il suo cellulare vibro, strappandolo dai suoi pensieri. Si affrettò a leggere il messaggio che era appena arrivato.
Da: Adam
A: Louis
La fai finita di fare il paranoico del cazzo? Probabilmente non è ancora arrivato dato che sei arrivato con letteralmente un'ora di anticipo. Prenditi un caffè e rilassati, amico.Louis si morse il labbro inferiore e si affrettò a digitare un messaggio di risposta, dove spiegava che non era arrivato con un'ora di anticipo ma era solo leggermente in anticipo, quando...
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BAD DECISIONS - Larry Stylinson
Fanfic"Kitten: mici dolci o coccolosi o gattini assetati di sesso e baci?" Pure Louis Tomlinson, un Kitten giovane e carino, ha sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda... o alle tante altre che gli erano sempre state poste, come: "ma voi Kitten...