«Tutto questo è ridicolo.» Adam sbloccò l'auto con le chiavi e aprì la portiera con fare scazzato. Lanciò malamente la busta del supermercato contro l'amico, ignorando o meno se l'avesse colpito. Quest'ultimo afferrò la busta di carta senza fiatare, continuando a piangere, e Adam gliene fu veramente grato. «Se non te ne fossi accorto tutto questo è fottutamente ridicolo, Louis.» si sedette al posto del guidatore - accanto al Kitten - e provò l'istinto di sbattere la portiera... ma ricordò che quella la sua macchina e che sarebbe stato più comodo e meno dannoso per l'estetica dell'auto sbattere qualcos'altro... come la testa del Kitten contro uno spigolo duro. «Ed entrambi lo sappiamo.»
«L-lo so...» piagnucolò il Kitten e si affrettò ad asciugarsi le lacrime che ancora gli rigavano guanciotte rosse. D'altronde, Louis non aveva fatto altro se non piangere come una fontana da tre ore - cioè esattamente da quando si era visto urgentemente con Adam per parlargli della situazione. Dopo tutte quelle ore, i suoi occhi arrossati non sembravano poterne più e le sue guance rosse frizzavano intensamente per tutte le volte in cui le aveva strofinate per asciugare dalle lacrime. «Ha-hai preso i-il-»
«Sì, cazzo. Siamo venuti qui per questo, Louis.» Adam infilò la chiave nel quadro motore e mise in moto l'autovettura, uscendo velocemente dal parcheggio del supermercato. Non voleva sprecare altro tempo prezioso, l'ansia lo stava distruggendo anche già troppo: voleva correre a casa e scoprire se il pancino apparentemente piatto dell'amico contenesse un possibile nipotino o meno. In caso contrario, avrebbe tirato uno schiaffo a Louis per averlo fatto preoccupare così tanto. Invece, nel caso fosse stato positivo... beh, era meglio non pensarci. «Sai, è stato proprio il primo oggetto che la commessa ha battuto, per poi guardarmi e dirmi "hai compianto qualche guaio, giovanotto?»
«E-e tu che hai detto?» Louis singhiozzò appena mentre frugava dentro la busta di carta alla ricerca del Santo Graal - o comunemente conosciuto come Test di Gravidanza. «Ha-hai comprato così tanta roba..»
Perché dopo essere corso in camera sua, pensando e ripensando al fatto che lui e Styles avevano fatto sesso non protetto nei suoi giorni di calore, Louis era giunto alla conclusione che - forse - il fatto che il suo calore fosse saltato non era lo stress. E dopo una veloce crisi nervosa, aveva deciso di chiamare Adam, implorando il suo aiuto e il suo sostegno mentale. Quest'ultimo non ci aveva pensato un secondo in più e si era precipitato a casa sua. Una volta che Louis era salito nella sua auto, aveva versato così tante lacrime e vomitato così tante parole - raccontandogli per filo e per segno cos'era successo - che ad Adam era venuto un mal di testa che nemmeno l'Oki sarebbe riuscito a togliergli. Tuttavia, la situazione era stata chiara ad entrambi fin dall'inizio: Louis aveva bisogno di un test di gravidanza - e Adam aveva bisogno di un po' di paracetamolo per il mal di testa.
«Che cazzo avrei dovuto dire, Louis?» chiese Adam, guidando verso casa sua. «Le ho detto che non erano cazzi suoi, che non la pagavano per farsi i cazzi miei.» il biondo lanciò uno sguardo veloce all'amico, notando che stava ancora frugando dentro il sacchetto. «Probabilmente è finito in fondo al sacchetto, quindi usa quelle cazzo di manine e trovalo.»
«S-scusa-»
«Scusa un cazzo, Louis. Ora dammi le patatine prima che ti mangi la testa.»
Il Kitten annuì e tirò fuori il pacchetto di patatine rustiche. Lo aprì, stando attento a non rompere il sacchetto di carta e farne uscire qualcuna - Adam era già incazzato e Louis non voleva peggiorare ulteriormente le cose -, e lo porse all'amico, che gliele strappò di mano come un orso affamato. «M-mi dispiace davvero, Adam..»
«Sei una testa di cazzo, Louis.» Disse questo, prima di prenderne una manciata e infilarle tutte in bocca. Lanciò uno sguardo alla sua sinistra prima di tuffarsi nella corsia, diretto verso la sua abitazione. Sua madre non era presente in casa - era ancora a lavoro e sarebbe tornata tardi - e Adam, d'altronde, non aveva nemmeno pensato di andare alla casa del Kitten perché andarci sarebbe stato l'errore più grosso della loro vita. In quel momento, non dovevano fare altro che evitare la madre del liscio se non volevano che quella faccenda diventasse un affare di stato. «Ma io mi dico: "Come cazzo fai?"? Come cazzo fai ad essere sempre così?!»
Louis evitò di rispondere e si asciugò nuovamente le lacrime prima di aprire la busta, cercando il test di gravidanza che aveva fatto comprare ad Adam. "Ma che ha fatto? La spesa?" pensò nel vedere quanta roba avesse comprato il suo amico. Sapeva che Adam aveva comprato qualcosa in più - come un pacco di quaderni, due pacchetti di patatine di cui una al formaggio, delle penne blu, il suo tanto odiato test di gravidanza e...
"Ma cos..?" Louis le sopracciglia e, singhiozzando, tirò fuori un peluche verde a forma di tirannosauro Rex. «C-che cos'è?»«Cosa?» Adam frenò al semaforo rosso e lanciò uno sguardo a Louis, vedendo il peluche che stringeva tra le mani. «Ah, quello...» tornò a guardare la strada. «Quello l'ho comprato in caso - E SPERO PER TE DI NO - tu fossi davvero incinto. Non si sa mai con te e vorrei che il mio nipotino avesse un ricordo dello zio fin dall'inizio.»
«S-smettila, idiota..» singhiozzò Louis, tirandogli dietro il peluche a forma di dinosauro. «N-non è divertente, A-Adam.»
«Ah no?» chiese sarcastico quest'ultimo.
«E-e se fossi d-davvero incinto?! M-mia mamma mi ucciderebbe!»
«-Cit. Il bambino che vive abusivamente nelle tue strane ovaie.»
Louis lo guardò confuso... o almeno cerco di guardarlo attraverso le lacrime che gli offuscavano la vista.
Adam lo ignorò e svoltò, entrando dentro la via di casa sua. «Tutto questo non sarebbe successo se ti avessi usato il preservativo. Accidenti, Louis, alcuni non costano nemmeno tanto! E oltre a proteggerti da gravidanze indesiderate, ti proteggono anche da malattie sessualmente trasmissibili.»
«N-non ho bisogno di una lezione d-di educazione sessuale..» disse Louis mentre Adam si fiondava sull'unico parcheggio disponibile.
«Giusto, Louis. Hai solo bisogno di un po' di buon senso...» Adam parcheggiò, facendo un perfetto parcheggio ad S. Non c'era da stupirsi dato che Adam aveva passato il test si guida a pieni voti, senza fare nemmeno un errore nella parte teorica. Il biondo spense la macchina e tirò fuori dalla busta il test di gravidanza. Lo sventolò davanti al volto dell'amico, mostrandoglielo per bene. «e di un risultato. Possibilmente negativo, se tieni alla tua pelle.»
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BAD DECISIONS - Larry Stylinson
Fanfiction"Kitten: mici dolci o coccolosi o gattini assetati di sesso e baci?" Pure Louis Tomlinson, un Kitten giovane e carino, ha sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda... o alle tante altre che gli erano sempre state poste, come: "ma voi Kitten...