Back to reality

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Dopo la notte da sogno che aveva vissuto con Styles, il Kitten era dovuto tornare alla normalità. Era stato un colpo duro per lui: passare dall'enorme casa del riccio alla sua modesta e angusta dimora; dai baci dolci e sesso violento alle chiacchierate stanche con Adam; dal sesso fantastico con Styles alle picche che lanciava a Norman, sperando che capisse che forse era il caso di puntare su qualcun altro.
E
Spoiler: Erano passati cinque giorni da quando Louis era tornata alla sua vita a lanciare picche a Norman; e Norman, naturalmente, non aveva ancora afferrato il concetto.

«Ma non puoi dirglielo?»

«Cosa?» Louis alzò lo sguardo dal quaderno di storia e lo puntò sullo schermo del computer, guardando l'amico dai capelli biondi.

«"Norman, i segnali sono chiari: non ti voglio più come scopamico perché mi scopo già un altro. Mi ha fatto assai piacere. Grazie e a mai più"?»

Louis alzò gli occhi al cielo. Aveva sentito quella frase una quindicina di volte da quando aveva raccontato all'amico dei disagi che provava a scriversi con Norman. «Lo sai che non posso...» sussurrò a bassa voce, sperando che sua madre non lo sentisse. Aveva messo le cuffie in modo che nessun altro oltre lui potesse sentirlo, ma questo lo rendeva anche sordo all'ambiente che lo circondava. «Te l'ho già detto-»

«È una scusa.»

«No, lo sai che non lo è.»

Adam prese una manciata di arachidi e si sdraiò svogliatamente sul letto, avvicinando il computer. «Louis, questo computer filtra le stronzate. Sii più chiaro.» L'idea di fare una videochiamata per studiare storia era stata sua e il Kitten aveva accettato volentieri, dato che Storia era una materia un po' gnostica per lui. Tuttavia, Adam non aveva nemmeno preso i libri; aveva preso un pacchetto di noccioline, una bottiglia d'acqua e si era preparato mentalmente per seguire la vita amorosa di Louis.

Il kitten sbuffò sonoramente e chiude il quaderno di storia di botto. Almeno lui aveva provato a studiarla... ottenendo però scarsi risultati. «Ho una reputazione da mantenere, Adam. E sai che se dicessi di no a un ragazzo permaloso e scorbutico come Norman, lui potrebbe farmela pagare e rovinarmi la carriera scolastica.»

Adam sospirò appena. Sia lui che Louis sapevano che Norman era capace di tutto e di niente: non avrebbe provato rimorso a mandare qualche messaggio o quale lettera a sua madre... o tanto mano gli sarebbe importato se avesse cosparso la scuola di foto provocanti che il Kitten gli aveva mandato. Se si parlava di rispetto, Norman era la prima persona a chiuderlo e l'ultima a farlo.

«È per questo che ti ho detto fin da subito che non dovevi andare a letto con lui. Sapevi come sarebbe finita questa questione, Louis.»

«Non dire cazzate, non mi hai mai detto di non farlo.» sospirò il liscio, appoggiandosi al tavolino. Non sopportava quando Adam si comportava da maestrino insolente... ma non aveva la forza di contestarlo o di voler litigare semplicemente con lui. Si sentiva così stanco che l'unica cosa di cui aveva voglia era buttarsi nel letto e dormire. «Hai solo detto "Gni Gni Louis gnigni pensi solo hai ragazzi gnigni»

«Ma sei scemo?» Adam, a differenza sua, aveva una gran voglia di litigare. Per quanto gli volesse bene, non sopportava quando Louis si comportava da finto tonto in quel modo. «Ti ho detto fin da subito che Norman non è un tipo normale e che non dovevi uscire con lui.»

«Va bene...»

«E l'ho fatto anche per quel malato di mente di Styles, eppure tu non mi hai ascoltato.»

«Perché con-»

«Porca puttana, Louis! Non mi ascolti mai!»

«Intanto ti calmi, Adam.» disse il Kitten, abbassando il volume dell'iPad. «E poi... Harry è diverso da Norman, non puoi paragonare-»

BAD DECISIONS - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora