Signor Fusettino

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Da: Louis
A: Adam testa di rana.
Adam.

Da: Louis
A: Adam testa di rana
Adam, rispondimi.

Da: Louis
A: Adam testa di rana
Adam, io ti ammazzo se non mi rispondi.

Da: Louis
A: Adam testa di rana
Avevi solo un compito. Un. Compito. Cazzo. Non ce la fai nemmeno a far quello?

Da: Adam testa di rana
A: Louis
Oh, stai calmo. Ero andato in bagno per 5 minuti, non pensavo che mi scrivessi ora.

Da: Adam testa di rana
A: Louis
Dai, dimmi, che succede?

Da: Adam testa di rana
A: Louis
Ohhhhhhhh. Louisssss? Ci seiiiiiii?

Tuttavia, Louis non sentì arrivare i messaggi e tanto meno vide il cellulare illuminarsi, segnalando l'arrivo dei vari messaggi poiché si limitò a riporlo dentro la borsetta.

"Quando avrà voglia di rispondermi mi farà un fischio" pensò scazzato il piccolo Kitten. Si affrettò a prendere una sigaretta, voglioso di fumare una delle sue amate sigarette aromatizzate alla rosa. Si sentì quasi disperato mentre ne estraeva una dal pacchetto e ringraziò Dio che nessuno l'avesse seguito: Non conosceva nessuno che fumasse quel tipo di sigarette, e l'idea che qualcuno sapesse che lui le fumasse lo metteva terribilmente a disagio. Più a disagio di quanto già non fosse per colpa di Miss rottura di cazzo - anche se quelle erano  solo le paranoie del Kitten, poiché a nessuno sarebbe mai fegato quali sigarette avrebbe fumato quella sera o, tantomeno, se avesse fumato. "Va beh, quando avrà voglia di scrivermi lo farà, no? E poi non morirò a stare qua fuori per un-Ma dove cazzo è l'accendino?"

Il kitten infilò la sigaretta tra le labbra e frugò nella borsetta, cercando l'accendino bianco. Ricordava di averlo preso e di averlo messo nella borsetta, quindi in teoria doveva essere lì. In pratica, però, non c'era e Louis non aveva fumato quella sera. Quindi dove poteva essere finito?

"Hai voglia di giocare a nascondino proprio stasera, eh?" Pensò il kitten e spostò i soppressori, mettendoli su un lato. Se Louis avesse avuto un po' di tempo, si sarebbe meravigliato del fatto che non avesse già assunto la prima dose pur stando a contatto con tutte quelle persone. Avvertiva un dolorino alla schiena e sentiva le gambe gonfie ma sapeva che pur essendo i sintomi del pre-calore non era il momento giusto per assumere delle pasticche così forti. Le avrebbe assunte solo e se ne avesse sentito il disperato bisogno. "Andiamo, dove cazzo è?"

«Serve una mano, signor Fusettino?»

Louis alzò la testa di scatto e sobbalzò dallo spavento quando trovò Zayn davanti a sé, con in mano un accendino. Come aveva fatto ad arrivare di soppiatto? Perché Louis, con i suoi sensi da gatto, non l'aveva sentito? Tuttavia non furono queste le domande che vagarono nella mente del Kitten; fu un'altra la domanda spontanea alla quale che Louis decise di far voce. Di fatto, il Kitten annuì e aspettò che Zayn gli accendesse la sigaretta prima di poter chiedere: «Signor Fusettino? Da dove l'ha preso, Signor Malik?»

Anche se Louis reputava Zayn un suo "amico", il micio non aveva diritto di rivolgersi a lui con il tu. Zayn era pur sempre una persona superiore a lui e, in quanto tale, sarebbe stato maleducato rivolgersi a lui con un tono amichevole e cordiale. Al contrario, Zayn poteva rivolgersi a lui con il tu, senza farsi troppi problemi.

«Perché? Non ti piace?»

Il Kitten alzò le spalle e fece il primo tiro di sigaretta. «Nessuno mi ha mai chiamato così.» fu la semplice risposta che diede. «O tanto meno mi hanno mai dato un soprannome.» "tranne tu, Zayn" pensò mentre lasciava che la nube di fumo uscisse piano dalle sue labbra. "è un soprannome così carino che potrei anche tenerlo" «Sono sempre stato Louis, ma può chiamarmi come le pare.»

Zayn annuì leggermente e guardò l'armonioso profilo del piccolo Kitten che, appena illuminato da una luce d'ambiente, sembrava avere fattezze angeliche. Non ricordava di aver mai visto un volto così bello... e tanto meno un corpo così perfetto e morbido nei punti giusti. "Non darmi così tanto spago, Piccolo Kitten" Zayn avrebbe tanto voluto prenderselo lì, nel giardinetto dell'edificio, proprio sotto il naso di Harry. Avrebbe tanto voluto prenderlo tra le sue braccia, appoggiarlo al muro, alzargli il vestito e affondare ripetutamente nelle sue carni con forza e prepotenza fino a portarlo all'estremo orgasmo.

Louis, che si era accorto dello sguardo dell'uomo puntato su di lui ma era ignaro delle sue fantasie, si voltò per guardarlo e alzò un sopracciglio.

«Questa cena ti annoia terribilmente, non vero?»

"Non sai quanto" Louis alzò le spalle e sentì le guance tingersi di rosso. Lo sguardo di Zayn era terribilmente eccitante: i suoi occhi scuri erano capace di farlo tremare da testa a pieni - o forse era per il freddo di quella sera. - e i modi in cui si poneva facevano impazzire il piccolo kitten.

Zayn lo afferrò per il volto quando il Kitten cercò di distogliere lo sguardo, obbligandolo a guardarlo negli occhi. «Sii sincero, Signor Fusettino. Non mi piacciono le menzogne»

Una lucina che diceva "Attenzione: ti stai bagnando come una fontana" si accese improvvisamente nella mente del Kitten, che non poté far altro se non annuire appena. In quel momento, Zayn sprezzava Daddy Energy da ogni poro. «È vero. È un evento tanto bello quanto noioso.»

"Che pelle morbida... chissà come dev'essere quella delle sue cosce." Si ritrovò a pensare l'uomo, leccandosi appena le labbra. La sua pazienza si stava sgretolando e, con essa, anche i suoi freni inibitori. "O quella del suo culo". «Un Kitten come te non dovrebbe stare in un posto come questo. E scommetto anche che non volevi nemmeno venirci.»

«E quale crede che sia il mio posto?» Louis si avvicinò così tanto a Zayn che le loro labbra quasi si sfiorarono, ma si tirò subito indietro, infrangendo in meno di un secondo quell'atmosfera da sogno. «No, non me lo dica. So qual è il mio posto.» Anche se la voglia di saltare addosso a Zayn era tanta - ma tanta tanta - Louis sapeva che il suo dovere era un altro: aveva stretto un patto con tanto di regole con Styles e per nessun motivo al mondo l'avrebbe infranto. «È quello accanto a Styles.»

Zayn rimase impietrito davanti a quel gesto e guardò il piccolo Kitten che stava cercando di riaccendere la sigaretta, combattendo contro la brezza leggera della sera. "Non gliene ha parlato?" Pensò confuso. "Quel figlio di puttana non gli ha detto che voglio farmelo?" Zayn, naturalmente, sapeva già la risposta. "Sei un gran pezzo di merda, Harry" Quasi gli sfuggì una risata, alla quale Louis reagì guardandolo confuso. «Sapevo che Harry aveva preso un bel Kitten ma non mi immaginavo che l'avesse preso anche così testardo.»

«Che posso farci?» "Dio santo, perché non si accende?" «Mi piace tenere testa alle persone.»

Zayn gli prese l'accendino dalle mani e riaccese nuovamente la sigaretta al Kitten, stando attento a non far spegnere la fiamma. «E sei testardo anche con Harry?»

«Può farsi.» disse il Kitten e lo ringraziò con un cenno del capo. "Perché sei così vicino? Ti ho già rifiutato e dovresti andartene con la coda tra le gambe, non stare qui e punzecchiarmi in questo modo." «Mi piace tenere sulle spine le persone.»

"Oh, l'ho notato, piccoletto. Ma adesso mi sono stancato di scherza." «E l'hai tenuto sulle spine anche quella sera, quando...?» "Ho una voglia matta di scoparti"

Louis guardò Zayn con fare interrogativo e fece per aprire bocca ma l'uomo gli tolse la sigaretta dalle labbra. «Eh-» Louis non poté aggiungere altro, poiché Zayn lo afferrò per il collo e lo sbattè al muro. Louis poteva sentire benissimo l'erezione di Malik contro la sua gamba. "oh mio-"

«Quando non sapevi se concedergli il tuo intimo o meno.» finì Zayn e Louis spalancò gli occhi.

"Come fa a saperlo?" Il Kitten non ebbe bisogno di darsi una risposta, poiché già la sapeva. Le parole di Styles gli tornarono in mente come un vortice: «C'è un mio collega, uno stronzo peggio di me, che vorrebbe conoscerti.» e solo adesso Louis aveva capito perfettamente di chi si trattava.

Come pensate che si evolverà la situazione? Louis si concederà a Zayn o no?

BAD DECISIONS - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora