Louis passò le dita affusolate tra i capelli lisci e marroni, sistemando con cura le ciocche in modo che coprissero le piccole orecchie, e distolse lo sguardo a fatica dallo specchio prima di voltarsi verso sua madre. «Le ho nascoste bene, mamma? O... o riesci ancora a vederle?»
La donna lanciò uno sguardo scrupoloso ai capelli del figlio, cercando qualche imperfezione e gli sorrise fiera quando non ne trovò. «Le hai coperte benissimo, tesoro. Proprio come vuole la mamma. Però.. » la donna si permise di sistemare meglio il maglioncino celeste che il figlio stava indossando, tirandolo leggermente verso il basso perché coprisse anche i suoi fianchi formosi. «Ecco, ora sei perfetto.»
«Grazie, mamma..» Il ragazzino dagli occhi azzurri sorrise imbarazzato e lasciò un piccolo bacio sulla guancia della madre prima di prendere la borsa a tracolla nella quale aveva messo il "pigiama" per il "pigiama party" di quella sera - o almeno era quello che aveva detto a sua madre. «Ora devo andare, Adam è arrivato.»
«Aspetta, Louis..» lo fermò la donna con voce preoccupata, prendendo le mani del piccolo Kitten tra le sue. "Mammina, il tuo Kitten è grande ed è vaccinato. Non ha bisogno di sentirsi dire queste cose." Le diceva una vocina nella testa, cercando di non farla preoccupare; "È un Kitten, santo cielo! Ha bisogno di sentirsi ripetere queste cose continuamente!" Ribatteva un'altra voce, più dura e forte della prima, che fece aumentare la preoccupazione dentro di lei. "Dev'essere tenuto sotto controllo continuamente o finirà per diventare un gatto senza padrone!" «So che sei un ragazzo tranquillo e calmo ma-»
«Il mondo è pieno di persone cattive.» continuò il liscio, ricordando a memoria le parole che la madre gli aveva inculcato nella zucca fin da piccolo. "Dio... non si è stancata di ripetermi sempre le stesse cose?" «Starò attento, mamma. Non preoccuparti.» "Finirò per fare in ritardo se non mi lascia andare" «Ora-»
«Promettimi che non berrai e non fumerai.» lo interruppe la donna dai capelli mori, stringendo leggermente la presa sulle mani del figlio. «Promettimelo, Louis.»
«Andrò al pigiama party di Adam.» rise leggermente il kitten, facendo un sorriso dolce per evitare di farla preoccupare ancor di più, e seppe di aver fatto scacco matto nel pronunciare quel nome: Johannah - sua madre - conosceva perfettamente Adam - il suo migliore amico - e si fidava ciecamente di lui. Insomma.. come avrebbe fatto una madre iperprotettiva a non fidarsi di un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri, l'asma e con la media scolastica del 9?
O almeno era quel che Adam aveva sempre finto di essere davanti agli occhi di Johannah.. «Non ci sarà nessuna traccia di sigaretta e alc-»«Promettimelo, Louis!»
"Che palle!" «Te-» il liscio sussultò leggermente quando sentì il suono di un clacson e lo sguardo di entrambi cadde fuori dalla finestra del salotto - che dava alla strada asfaltata - finendo istintivamente sulla macchina scura di Adam. "Merda.. stiamo facendo ritardo per nulla!" «Te lo prometto, mamma. Ora però devo andare davvero.»
«Okay, ma fa' il bravo.» disse infine la donna mentre il figlio baciava velocemente le sue guance e sospirò col cuore infranto quando il piccoletto la salutò di nuovo prima di slittare fuori dell'abitazione con una moderata velocità. "Adam è stato così gentile a venirlo a prendere" pensò, con uno stato d'ansia e preoccupazione che invadeva il suo petto, affacciandosi alla porta aperta per salutare con la mano il biondo, che si era affacciato. "È un ragazzo così dolce e carino."
«Dio Santissimo, ce l'hai fatta.» commentò Adam, rivolto al liscio, mentre salutava Johannah con la mano e con un sorriso cordiale e dolce sul volto. «Per un secondo ho creduto che tua madre ci avesse ripensato e ti avesse barricato in quella prigione.»
«Scusa ma ho dovuto farle cento e mille promesse del cazzo.» rispose il liscio, salendo nella macchina per richiudersi lo sportello alle spalle, e sorrise imbarazzato quando il biondo posò i suoi occhi chiari sul suo maglioncino celeste. «Non preoccuparti, il cambio per la festa in macchina è qua dentro.» lo rassicurò il liscio, accarezzando con gesti leggeri la borsa a tracolla scura. Già, "pigiama party" aveva detto il Kitten a sua madre, sapendo che se solo si fosse azzardato a tirare fuori qualunque altro tipo di festa, la madre gli avrebbe proibito di andarci. «E magari se parti inizio subito a cambiarmi.»
Adam rise leggermente e fece come Louis gli aveva chiesto, guidando verso il luogo dove si sarebbe tenuta la festa in maschera che non era stato nemmeno lui ad organizzare. «Cazzo.. solo tu riesci a tenere nascoste queste robe con quella squilibrata» commentò il biondo, lanciando una veloce occhiata alle autoreggenti rosa che Louis aveva tirato fuori dalla borsa insieme a delle calze bianche e ad una gonnellina nera. «Wow.. ci andrai peso stasera?»
«È una festa in maschera!» gli ricordò il kitten, prima di togliersi il maglioncino e la camicia bianca che sua madre lo costringeva ad indossare rigorosamente perché "un buon Kitten dev'essere sempre presentabile". «Nessuno vedrà il mio volto, quindi non devo preoccuparmi di farmi vedere o di farmi scopare solo da ubriachi.» Anche quello era stato un problema abbastanza importante per Louis in passato, poiché uscire di casa di nascosto era stato piuttosto sempre - sua madre non l'avrebbe mai lasciato uscire tutti i fine settimana - ma non farsi beccare... eh già, non farsi beccare per il ragazzo dagli occhi azzurri era sempre stato difficile: essendo un Kitten di 17 anni, Louis aveva bisogno di attenzioni sessuali regolarmente ma non aveva mai potuto andare oltre a ragazzi fin troppo ubriachi per sapere chi fosse. Se si fosse sparsa la voce che Louis Tomlinson, il kitten più bravo della scuola e con una vita perfetta, fosse in realtà un kitten assetato di attenzioni e bisognoso di atti sessuali la sua vita sarebbe finita. Fortunatamente, le feste in maschera avevano risolto questo problema.
«Sei terribile...» ridacchiò Adam, scompigliandogli i capelli per scoprire le orecchie soffici e marroni che lo caratterizzavano distintamente dagli esseri umani.
«Sono solo un Kitten.» ribatté Louis con un sorriso malizioso e soddisfatto sulle labbra mentre tirava fuori dalla borsa un choker rosa con un cuore metallico al centro che divideva i lacci. «E non mi accontento di poco.»
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BAD DECISIONS - Larry Stylinson
Fanfiction"Kitten: mici dolci o coccolosi o gattini assetati di sesso e baci?" Pure Louis Tomlinson, un Kitten giovane e carino, ha sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda... o alle tante altre che gli erano sempre state poste, come: "ma voi Kitten...