Gli occhi di Louis brillavano più delle luci che illuminavano Los Angeles la sera, quando il cielo diventava scuro e i ragazzi uscivano di sera per andare a caccia di qualche bel Kitten. "Oh mio Dio..." si ritrovò a pensare il liscio, sforzandosi di non far cadere la mascella a terra. «Hai...» avvertì la bocca secca, disidratata, e i suoi occhioni azzurri non riuscirono a spostarsi dall'insegna argentea e luminosa. «Hai prenotato al Lux?» sussurrò poi con stupore, voltandosi per guardare il riccio come un bambino guarderebbe un sacchetto delle sue caramelle preferite. «Al.. Al Lux?!»
Louis non sarebbe mai riuscito ad esprimere il suo stupore e quasi arrossì quando sentì Styles ridacchiare divertito dietro di lui. Erano davanti al locale più in - tant'è che solo pezzi grossi osavano metterci piede - e costoso che si potesse trovare nella città: il Lux. Era il locale rinomato per eccellenza, pieno di persone di alto livello che amavano guardare gli altri dall'alto e che erano soliti soffiarsi il naso con i pezzi da cinquanta.
Insomma, un locale adatto per un tipo come Harry Styles."SI PUÒ SAPERE PERCHÉ CAZZO NON MI HAI DETTO CHE ANDAVAMO AL LUX?!" si chiese il liscio, tirando uno schiaffetto alla mano del riccio quando quest'ultimo gli pizzicò il fianco. «Non prendermi in giro..» borbottò con voce piccola e dolce. «Avresti dovuto dirmi che andavamo al Lux.»
«Perché?» ridacchiò divertito Styles, pizzicandogli nuovamente il fianco. «Non ti piace come locale? Preferisci andare da un'altra parte?»
«No, no, è che...» "Sembro un fottuto sacco dell'immondizia." Il Kitten quasi arrossì violentemente dall'imbarazzo quando si vide passargli davanti una ragazza tutta cosce e con un fisico da favola che era coperto da un bellissimo abito nero. Lui, in confronto, si sentiva un sacchetto dell'immondizia dell'umido. «il Lux è un locale per...»
Il liscio si fermò. Avrebbe voluto dirgli "il Lux è un locale per fottuti ricchi del cazzo, come te Styles; come le persone che screditano la gente comune con le loro mega macchine e i loro cagnolini del cazzo" ma era certo che non avrebbe fatto una buona figura. Così si limitò a.. «persone chic e io non credo di esserlo.»Styles rise e lasciò il suo fianco. «Non screditarti così, piccolo: non ne hai bisogno e tanto meno ne hai il motivo. E poi sono un cliente abituale e noto del Lux, nessuno oserebbe sparlare del mio gattino.»
Louis credette di non aver sentito bene. «Abituale?» chiese confuso, lasciandosi trascinare dal riccio verso l'entrata, e non ebbe il tempo di formulare altro che una voce bassa e maschile lo interruppe.
«Signor Styles, che piacere rivederla.» Il Kitten alzò lo sguardo innocente sul cameriere, che sorride a Styles con un sorriso smagliante e posò lo sguardo su di lui. Era un uomo sulla quarantina, alto e con una folta cesta di capelli scuri; addosso, portava il classico smoking nero con la targhetta argentea: "Lux: dipendente, Roger Fitzgerald". «Felice di vedere che stavolta ha un accompagnatore così bello ed elegante al suo fianco.»
"Scommetto che lo dice a tutti." Pensò Louis, arrossendo sotto lo sguardo del cameriere. "Glielo imporrà il lavoro" «G-Grazie.» "aspetta... ha detto stavolta?"
«La timidezza fa bellezza.» Osservò il cameriere. «E questo Kitten ne ha di bellezza.»
*
«Allora, Baby?» Styles sorrise con un velo di malizia e la sua mano si appoggiò possessivamente sulla coscia del micio quando quest'ultimo portò l'Americano alle labbra. «Ti piace?»
Louis gli sorrise a sua volta e si leccò le labbra con il fare sensuale e innocente che aveva sempre avuto. "Da qua vedo anche casa mia" si ritrovò a pensare, appoggiando una mano su quella del riccio per evitare che si potesse spingere oltre. «Tu che dici, Daddy?» chiese, marcando l'ultima parola.
Louis non avrebbe mentito nel dire che da lassù riusciva veramente a vedere casa sua: si trovavano all'ultimo piano del Lux, il quale era fatto completamente in vetro e arredato con tavoli, poltrone e lampade retró - uno stile che Louis adorava. L'ambiente era riscaldato - anche se Louis non capiva come - e grazie ai vetri poteva vedere tutto, compreso lo skyline della città.
«E riguardo a quel che ti ho detto?» chiese Styles, facendosi improvvisamente più serio del solito. Erano seduti uno accanto all'altro, su un cuscino enorme che non faceva altro che avvicinarli di più, e a Harry non sembrava dispiacere. «Cos'hai deciso?»
«I-io..» Il sangue si ghiacciò nelle vene di Louis. Cos'aveva deciso, realmente? Ci aveva almeno pensato per un secondo? No. Aveva dato per scontato che avrebbe detto "Sì, Styles. Accetto." senza battere ciglio ma ora, che si trovava davanti a quella domanda, Louis non era più sicuro di quel che sarebbe uscito dalla sua bocca. «I-io non..» Stava davvero scambiando casa sua per il suo corpo? Era davvero quello quel che voleva? Si sarebbe venduto, come una puttana? O avrebbe fatto finta di nulla?
Ma soprattutto, come avrebbe reagito Harry se gli avesse risposto con un secco no? L'unica cosa che sapeva era che a Styles non piacevano i No. «Io non-»«Calmo, gattino. Calmo..» sussurrò dolcemente Harry, appoggiando un dito sulle sue labbra morbide per farlo zittire. «So che può essere difficile per te dirlo, magari sei imbarazzato...» Il riccio sorride debolmente quando il più piccolo si prese il labbro inferiore fra i denti. "È così piccolo e ingenuo.." pensò, notando quanto innocente e quanto sexy potesse essere. «Quindi ti chiederò
solo una cosa, va bene?»Louis annuì debolmente e strinse i pugni dal nervosismo. "Le sue labbra... Dio, quanto vorrei baciarle" pensò eccitato da tutta quella vicinanza che riscaldava il suo basso ventre.
«Non voglio che tu ti senta costretto, okay, piccolo? Per questo ti lascerò prendere la decisione che tu vorrai nel modo più onesto possibile: se non vuoi avere a che fare con me, vattene pure. C'è un taxi all'uscita del Lux, ti sta aspettando. Ma, se vuoi rimanere... se accetti questo accordo» il riccio si spostò e prese il suo Americano tra le mani. I suoi occhi verdi guardavano bramanti il piccolo Kitten. «Vai in bagno e riportami il tuo intimo.»
𝕎𝕙𝕒𝕥'𝕤 𝕦𝕡, 𝕓𝕚𝕥𝕔𝕙𝕖𝕤?!
Sono tornataaaaaaaaa!
E sono pronta a riprendere la mia trash!
STAI LEGGENDO
BAD DECISIONS - Larry Stylinson
Fanfiction"Kitten: mici dolci o coccolosi o gattini assetati di sesso e baci?" Pure Louis Tomlinson, un Kitten giovane e carino, ha sempre fatto fatica a rispondere a questa domanda... o alle tante altre che gli erano sempre state poste, come: "ma voi Kitten...