𝖫𝖺 𝟧𝟩º 𝗌𝗉𝖾𝖽𝗂𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖿𝗎𝗈𝗋𝗂 𝖽𝖺𝗅𝗅𝖾 𝖬𝗎𝗋𝖺. [2]

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La spedizione stava proseguendo bene. Nessuno di noi aveva ancora intravisto i giganti. Continuai a cavalcare, restando davanti alla mia squadra, mentre quella di Erwin e Levi erano messe diagonalmente per poter sfuggire ad un eventuale attacco improvviso dai titani. Con la coda dell'occhio vidi Isak affiancarmi.

«Generale!» Mi richiamò, facendomi girare il capo verso di lui. «Io e Alexandra pensavamo di dividerci insieme alla Prima Divisione per fornire il nostro aiuto, in tal caso le cose dovessero mettersi male.» Comunicò.

Sospirai, stringendo fortemente le cinghie. Non erano questi gli ordini di Erwin. «D'accordo, ma dovete fare attenzione.» Tuonai severamente, ma sapevo che quel rimprovero detto con tanto astio fosse dovuto dalla frustrazione e dalla paura di perdere i miei compagni. Isak mi regalò un sorriso, prima di incalzare Alexandra di seguirlo e urlare a squarciagola: «Ci vediamo tra un'ora!» Ci conto, Isak, Alexandra. Girai il capo verso Edward e Alois che mi guardarono seriamente, allarmati quanto me per Isak e Alexandra. Gli altri soldati appartenenti anche loro alla Seconda Divisione, stavano a pari passo al mio. Spero che Levi, Eren e gli altri stiano bene.

D'improvviso, il razzo di segnalazione mandato in cielo era di colore rosso. I muscoli del mio viso divennero tesi, arrabbiati e furiosi. I titani si stavano avvicinando. «Edward! Alois! Conoscete il piano del Comandante Erwin. -gridai per farmi sentire anche dagli altri soldati- Anche voi altri, dividevi in due gruppi ed espandetevi per il perimetro. Mi raccomando: non voglio nessun morto!»

«Sissignora!» Risposero in coro e si divisero in gruppi già formati. Girai il capo e vidi Alois ed Edward, guardarmi.

«Voi due, -dissi autoritaria, tornando a guardare davanti a me- verrete con me!»

«Sissignora!»

Il mio cuore batté fortemente contro la gabbia toracica come i zoccoli del mio cavallo battevano pesantemente sul terreno. Avrei dovuto restare lucida, sbrigativa e farmi venire una strategia alla più svelta. I giganti si stavano avvicinando, ma due soldati con il loro cavallo, erano partiti già alla carica per abbatterlo. Successe tutto in un secondo e un secondo razzo di segnalazione affumicò il cielo di nero.

«Generale! Il razzo di segnalazione emanato ha avvistato un gigante anomalo.» Alois era su di giri e la voce gli si era incrinata. Digrignai i denti e mollai le cinghie del mio cavallo, afferrando dallo zainetto appeso alla sella il razzo segnalazione e riempirlo dello stesso colore di quello precedente, sparando in cielo. Chiunque si trovasse nei miei dintorni, avrebbe visto la scia di colore.

«Alois, non è il momento di farsi prendere dal panico, mi sono spiegata?» Gridai autoritaria, ricevendo da parte sua un'occhiata determinata e al contempo incerta. Non ci voleva. Afferrai di nuovo le cinghie del mio cavallo, prendendo le redini. «Muoviamoci!» Ordinai, schiaffeggiando la guancia destra del sedere dell'animale per incalzarlo ad aumentare la corsa.

Per tutto quel tempo indefinito, la nuca continuava a prudermi.



Non so quanto tempo era passato, ma le cose erano peggiorate. Il gigante anomalo con l'aspetto femminile, aveva sterminato la maggior parte dei soldati. Alois ed Edward continuavano a starmi dietro e cercavamo il più possibile di non attaccare. Il gigante dalle fittezze femminili, era apparso al nostro lato destro, correndo a gran velocità. I soldati che avevano perso la vita per attaccarlo, era in grado di sopportare i colpi delle armi, soprattutto a schivarli. Non era un gigante anomalo qualunque. Era consenziente proprio come quello di Eren.

«Dobbiamo prepararci per un eventuale scontro. Preparate ad estrarre le spade!» Ordinai autoritaria. Sfilai le spade dall'interno del Dispositivo Tridimensionale, quando improvvisamente vidi un gruppo di persone poco più lontane da noi con un solo cavallo a disposizione. «Di là! Forza!» Feci cambiare traiettoria al mio cavallo, venendo seguita dai due, correndo verso il gruppo rimasto in disparte. Sperai in cuor mio che nessuno fosse ferito gravemente.

The Plot. [Attack on Titan] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora