«Devi proteggerla. Morire se è necessario. Ma non rivelare mai la vostra posizione. Non so quanto tempo abbia a disposizione, ma lui è sui suoi passi.» Quell'uomo era ritornato nei miei incubi. «Per favore, portala via. Qui succederà una guerra!» Ero solo una bambina a quel tempo, ma ricordai il volto della donna incappucciata che mi prese la mano. Era la mia mamma.
«Philippe, mi stai chiedendo di sacrificare la mia vita?» Domandò la donna con voce graffiata dalla paura, mentre la presa intorno alla mia mano divenne sempre più ferrea. Non sentivo neanche un po' di fastidio, ero così assente dalla realtà che se qualcuno mi avesse mollato uno schiaffo in pieno volto, non avrei sentito nulla.
L'uomo la guardò con occhi imploranti e poi guardò me, sorridendomi debolmente. «Sì, devi proteggerla fino al tuo ultimo respiro. È la nostra unica opportunità per la libertà.»
«Philippe!» Singhiozzò la donna.
L'uomo che si chiamava Philippe strinse i denti e afferrò la donna per le spalle, scuotendola. «Ascoltami... -premette due dita sugli occhi come per riacquisire la lucidità che aveva perso- non te lo chiedendo come amico, ma te lo sto obbligando come un tuo superiore, Kara.»
«Ma come puoi obbligarmi su una cosa del genere? Sono soltanto una maledetta donnaccia che si guadagna del pane prostituendosi.» Strillò arrabbiata, mentre lacrime calde le solcarono il viso. «Come puoi pretendere che io possa proteggere questa bambina?»
Corrucciai la fronte vedendola in quello stato e posai una mano sulle nostre mani già intrecciate. «Mamma?» La donna mi guardò e strabuzzò gli occhi velati di lacrime, attirando anche l'attenzione dell'uomo.
«Ti prego, Kara.» Mormorò flebile, ricevendo uno strano sguardo da parte sua.
La donna si abbassò sulle sue ginocchia e afferrò il mio viso nelle sue mani leggermente calde. «Kesey, tesoro, ti va di andare in un bel posto con... -guardò Philippe e poi ritornò su di me- la tua mamma?»
Sorrisi. «Sì!»
Come una secchiata d'acqua gelida, mi sveglia di soprassalto con l'affanno. Mi guardai attorno con gli occhi leggermente sbarrati e portai una mano alla gola, sentendo una pressione proprio in quel punto. Scostai le coperte dalle mie gambe e appoggiai i piedi sul pavimento freddo. Sì, era solo un sogno. Un terribile sogno. Mi pasticciai la faccia nervosamente e mi diedi un spinta per alzarmi.
Controllai fuori dalla finestra e vidi che era ancora notte, così non avendo più il sonno dalla mia parte, decisi di vestirmi e di raggiungere la cucina per prepararmi un tè.
Una volta raggiunta la cucina, vi entrai dentro e mi avvicinai al fornello, mettendo sul fuoco una pentolina d'acqua. Aspettai paziente che bollisse e mi sedetti su una sedia di legno posta in un angolo cieco della stanza. Avevo i capelli leggermente arruffati, così mi spazzolai la frangia con le dita cercando di sistemarla.
Poco dopo, l'acqua raggiunse la temperatura giusta, così riempì una tazzina di porcellana e aggiunsi del tè nero sbriciolato, mescolando l'infuso con un cucchiaino. Ritornai seduta sulla sedia, sistemando le gambe sotto al tavolo, bevendo lentamente il liquido all'interno della tazzina, mantenendola dal gancio. Iniziai a sentirmi abbastanza meglio dato dal calore del tè, almeno il tremolio alle gambe e la sudorazione fredda mi era passata.
Appoggiai una mano dietro al collo massaggiandomelo, guardando un punto indefinito davanti a me. Era da un po' di tempo che non facevo quella specie enigmatico sogno e averlo fatto nelle condizioni pietose di stress e insonnia, certamente non mi aiutava a mantenere il mio stato mentale lucido. Dopo l'episodio in doccia con Levi, nessuno dei due disse più nulla. Io, anche se avevo molte cose da dirgli, per paura di un possibile rifiuto o un accenno in merito ai nostri ruoli, mi tenni tutto dentro, evitandolo per tutta la serata. Non ero in vena di sentirmi dire chi ero e chi era lui, che quindi la nostra relazione potesse scaturire problemi riguardo alle nostre posizioni.
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The Plot. [Attack on Titan]
Fantasi[COMPLETA] Il Generale Kesey Schwarz è il Capitano della Seconda Divisione dell'Armata Ricognitiva, nonché l'ex moglie del Capitano Levi Ackerman. I due si conobbero da bambini, ed entrambi vennero cresciuti e allevati da Kenny Ackerman, fin quand...