"Com'è stupido colui che
cerca di rimediare all'odio degli occhi
con il sorriso delle labbra."
La sera.
› Casolare delle Streghe,
quartiere di Liberio.Tamburellai le dita sul lavello, contando in mente prima di aprire gli occhi. «Tre...», mi morsi il labbro. «Due...», presi un respiro profondo. «Uno.» Esclamai e alzai di scatto la testa, ammirando il mio riflesso allo specchio. Avevo preso la decisione più folle della mia vita, la quale stavo attentamente ammirando allo specchio.
Toccai le punte sottili corvine tagliate, corte fino al collo. Misi le mani nei capelli, scompigliandoli leggermente per renderli più voluminosi e gonfi, dando un aspetto più selvaggio. Allargai le labbra in un sorriso e non ci fu momento più bello nel sentirmi adeguata alla mia età. La massa di capelli lunga e mossa per quanto mi sia sempre piaciuta, non mi sentivo giusta nel portarli. Troppo lunghi. Troppo ingombranti. Se fossi finita in mezzo al mare, sarei morta affogata per i capelli appiccicati al viso.«Sembri più sexy del solito, hai per caso dato una sforbiciata?» Dal riflesso dello specchio, vidi Ston appoggiato allo stipite della porta con la spalla, guardandomi con un sorrisetto sarcastico. Alzai gli occhi al cielo divertita, raccogliendo i capelli tagliati dal lavello.
«Sei il solito», ridacchiai. «Potresti farmi un complimento per il nuovo taglio.» Aggiunsi, prendendo il recipiente dei rifiuti e uscire dal bagno, sorpassandolo.
«Te l'ho appena fatto», ribatté con ovvietà, restando sotto all'arco della porta. Lo guardai con la coda dell'occhio e trattenni un sorriso divertito, svuotando i rifiuti di carta e capelli nella spazzatura. «Ho detto che sei più sexy del solito», aggiunse venendomi incontro. «Ti dà un'aria da adulta.» Afferrò una piccola ciocca dei miei capelli e la strofinò contro l'indice e il pollice.
«Già, credo che sia giusto così.» Risposi, portandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. «Enea?» Chiesi, concentrata a sistemarmi il bustino nero ricamato da linee rosse e fili dello stesso medesimo colore.
«È in camera, mi ha detto che si stava preparando da solo e non voleva che entrassi», rispose con un sorriso, mettendosi dietro alle mie spalle e spostare le mie mani, preoccupandosi di stringere i fili del bustino. Lo lasciai fare e posai le mani sul tavolo.
«Si comporta già come un uomo», ammisi divertita, trattenendo una smorfia di dolore quando sentì il bustino incollarsi come colla addosso, bloccandomi il respiro. «Cazzo.» Imprecai a denti stretti, stringendo gli occhi.
«Devi per forza indossarli?» Chiese infastidito, riferendosi al bustino e stringere i lacci. Trattenni il respiro. «Sono più una tortura che non ti permettono di respirare: sei sicura che riesci a muoverti?»
STAI LEGGENDO
The Plot. [Attack on Titan]
Fantasy[COMPLETA] Il Generale Kesey Schwarz è il Capitano della Seconda Divisione dell'Armata Ricognitiva, nonché l'ex moglie del Capitano Levi Ackerman. I due si conobbero da bambini, ed entrambi vennero cresciuti e allevati da Kenny Ackerman, fin quand...