"Basta che lei si metta a gridare
in faccia a tutti la verità.
Nessuno ci crede,
e tutti la prendono per pazza."
Otto mesi e quindici giorni dalla scomparsa di Kesey Schwarz.
› Palazzo del Re Cristiano I,
la stanza di Kesey.Una delle principali situazioni in cui ti trovi e al contempo non vorresti trovarti, era proprio quella in cui nel bel mezzo della notte, dormiente e con i sogni tranquilli, il dolore allucinante fitta nel basso ventre come un coltello che ti penetra nelle carni, svegliandoti tra urla e sudore. Quando scosti le coperte di dosso, per paura che possa essere successo qualcosa al tuo bambino, ti ritrovi con le gambe bagnate, la macchia d'acqua zuppa in mezzo ad esse e il centro del tuo sesso pungerti come spilli laceranti.
Urlai a gran voce di aver bisogno urgentemente di aiuto e le mie urla allarmarono chiunque si trovasse nei dintorni nel palazzo, potendo udire i passi pesanti correre mentre mi contraevo sul materasso dal dolore inspiegabile. Era insopportabile. Mi mancava il fiato nei polmoni.
«Qualcuno mi aiuti... per favore.» Strillai, presa dal panico, reggendomi la pancia. La porta della mia camera si spalancò di scatto e intravidi Petunia tra le lacrime che mi offuscarono la vista, con un candelabro in mano per farsi luce e il fiatone di chi aveva corso una maratona.
«Signorina!» Petunia era sconvolta quanto me, la quale varcò la soglia dalla camera e posò il candelabro sul mobile in legno di quercia, avvicinandosi furtivamente al mio letto e calpestare il pavimento lucido con le sue pantofole rumorose, timorosamente.
«Petunia... aiutami... il bambino», Non riuscì a parlare, talmente che il dolore era allucinante e aumentava sempre di più ogni qualvolta che respiravo. Non era possibile che stesse per nascere, mancava solo un mese. Un mese ancora.
«Oh Signore!» Esclamò con gli occhi che le uscirono fuori dalle orbite, guardando in mezzo alle mie gambe. «Devo chiamare... il Re, sì devo chiamarlo. Oh per Dio! Il medico... dov'è il dottore?» Iniziò ad andare in panico, camminando avanti e indietro come una pazza che non riusciva più a distinguere la realtà dall'immaginazione.
Gettai la testa all'indietro, sentendo il sudore imperlare la mia fronte, il che divaricai le gambe per cercare di stare più comoda, ma con scarsi risultati. Petunia mi informò velocemente che avrebbe chiamato mio padre che poi quest'ultimo avrebbe informato il medico che il bambino stesse per nascere, visto che aveva intravisto da sotto alla vestaglia, una dilatazione accentuata della mia entrata. Uscì alla velocità della luce dalla stanza, lasciando la porta spalancata e soffocai un gemito di dolore nei denti, scalciando con i piedi per togliere le lenzuola che all'improvviso iniziarono a darmi fastidio al contatto con la pelle e strizzai gli occhi lacrimanti di scatto.
STAI LEGGENDO
The Plot. [Attack on Titan]
Fantasy[COMPLETA] Il Generale Kesey Schwarz è il Capitano della Seconda Divisione dell'Armata Ricognitiva, nonché l'ex moglie del Capitano Levi Ackerman. I due si conobbero da bambini, ed entrambi vennero cresciuti e allevati da Kenny Ackerman, fin quand...