「𝘁𝗵𝗲 𝘄𝗶𝗻𝗴𝘀 𝗼𝗳 𝗳𝗿𝗲𝗲𝗱𝗼𝗺」
𓆃
𝐋evi,
Non so se scriverti una lettera sia il modo migliore per dire le cose o non so nemmeno quando la leggerai e semmai la leggerai, ma probabilmente adesso è quello che mi viene meglio.
Sono passati anni ma in realtà non sono mai passati per davvero. Magari ti svegli un giorno e ti ritrovi più vecchia, ma per certe cose il tempo sembra non passare mai. Abbiamo tutti una questione in sospeso che, qualche volta, tira ancora le corde del nostro cuore facendoci un po' male. E tu sei la mia...
Sei la mia questione che non risolverò mai; quella che la notte, quando non riesco a dormire, mi terrà per sempre compagnia. Sei quel bel sogno che quando ti svegli proprio non riesci a ricordare, ma che ti lascia felice per tutta la giornata, così, senza motivo. E tu per me sarai questo: sarai il mio 'senza motivo' che all'improvviso illuminerà il buio che mi offusca l'animo. Perchè tu, proprio tu, dopo tanto tempo che non succedeva, sei riuscito a rendermi felice. Felice come non lo ero mai stata, di una felicità che ti fa ridere e che ti fa piangere; che ti mette in pace con il mondo e con te stessa e che ti fa camminare a tre metri sopra al cielo. Ogni tanto mi soffermo a pensare al te passato, a noi, a quello che potevamo essere se fossimo stati più coraggiosi e meno codardi. Se ci fossimo stretti la mano invece di lasciarla andare e ritrovarci l'uno distante dall'altro. Ancora.
Levi, la vita mi ha riserbato un brutto scherzo, il quale non riesco ancora a credere che tutto quello che sta capitando, stia succedendo proprio a me. Sai che sono sempre stata una persona ottimista, una persona a cui credeva alla razionalità anziché dell'irrazionalità; il destino però è stato crudele con entrambi e tu lo sai bene. Lo hai provato in prima persona sulla tua pelle.
Ho scoperto da una settimana di essere figlia di una Gróa, ovvero una strega. A quanto pare dentro di me riserbo un potere sorprendete speciale che equivale alla stessa forza dei novi giganti di Ymir Fritz; lei mi ha scelto per cambiare il destino di questo mondo, Levi. Ti immagini? Io che cambio il mondo. Io che salvo l'umanità. Sono incredula e assente da tutto ciò che mi circonda in questo momento. Non riesco a guardare un piatto di stufato di manzo senza farmi salire i coniati di vomito; non parlo senza provare la sensazione di voler piangere ogni due per tre; non dormo senza provare la sensazione che il mondo mi stia letteralmente crollando addosso. Sono sfinita. Uccisa. Distrutta. Morta. Ho passato giorni nella mia stanza ignorando persino Enea. Capisci? Ho ignorato Enea. Non riesco a guardarlo in faccia tanto che provo disgusto verso me stessa. Penserai che io non c'entro un bel niente, perché non siamo noi gli artefici del nostro destino, ma per qualche strana ragione mi sento auto colpevole.
Certe notti i sogni ti riportano indietro nel tempo, aggiungendo alle storie e alle persone qualche particolare di fantasia. Ma le sensazioni provate in passato sono maledettamente le stesse, Levi, perché i sentimenti resistono e insistono come bambini cocciuti che mai cresceranno. Sto male. Prima percepisci un oggetto. Poi noti se l'oggetto è buono o cattivo. Poi concludi che l'oggetto ha la propria base indipendente di esistenza. Poi concludi che la bontà o la cattiveria dell'oggetto esiste intrinsecamente nell'oggetto. Poi generi la bramosia o l'odio, a seconda del tuo precedente giudizio.
Levi, sono l'agnello nero che cammina in mezzo alla luce. Una genesi malformata di ciò che non mi aspettavo. Capivo di essere diversa e comprendevo di non essere affatto buona come credevo che fossi.
Dopo anni a combattere contro i giganti, anni a pensare ad una soluzione per fermare l'odio e la violenza, anni che abbiamo visto e percepito il sangue bollente dei nostri compagni macchiarci la pelle di peccato, io sono sempre stata la soluzione a tutti i dolori dei nostri compagni deceduti e quelli sopravvissuti. Come ti sentiresti se portassi il peso del mondo e della cattiveria? Dormiresti più? Mangeresti senza pensare che al posto tuo poteva esserci un componente della tua squadra che voleva vivere e amare la propria libertà? Che cosa faresti tu, Levi? Che cosa faresti al posto mio? Il suicidio? Un fatico spreco di forze. Farsi mangiare da un gigante? Estremo. Decisamente estremo.
Sono combattuta. Inizio a sentire voci, e non riesco a concentrarmi. Perciò sto facendo quella che sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la maggiore felicità possibile. Sei stato in ogni modo tutto ciò che nessuno avrebbe mai potuto essere.
Il destino ha voluto che dal principio mi legassi ad Eren con un filo rosso invisibile. Io e lui siamo destinati a state insieme secondo le leggi dell'universo, ma io non lo amo, Levi, io amo te. Ho sempre amato te. Ho sempre amato tutto di te. Anche quello che non ho mai capito. Ti ho amato anche quando mi hai dato mille motivi per non farlo. Ti ho amato come alcuni scelgono Dio, un paio di bottiglie di vino e qualche pezzo di carne in più. Ti ho amato perché mi serviva un senso: per alzarmi dal letto, per mangiare, per vivere. Ti ho amato perché avevo bisogno di capire, di dormire, di sparire. Ti ho amato perché poi potessi dire di aver sbagliato ad amare te. Ti ho amato perché poi - dopo - ho cominciato ad amare anche me. Ho scelto te con i tuoi mostri, le tue paure, le tue insicurezze. Ho scelto te quando mi ferivi, quando ti dimenticavi cose che per me erano importanti, quando non mi facevi mai un complimento, quando non mi facevi sentire importante. Ho scelto te in ogni situazione, i tuoi occhi, i tuoi abbracci, la tua pelle, il tuo respiro, il tuo profumo. Ho scelto te prima ancora di scegliere me stessa. Ti ho visto in mezzo alla calcagna di gente e in quell'instante non ci ho capito più niente. Ti ho sempre amato. Prima di dirtelo, prima di incontrarti e prima di saperlo.
Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita. Sei sempre la calma al centro dell'uragano. Lo sei da quando ti ho conosciuto. Ed ho bisogno di te.
Costantemente. Inevitabilmente. Profondamente. Essenzialmente.
Per questo, andrò via per un paio di giorni, credo. Se il mondo ha bisogno di me, non mi resterà che accontentarlo. Non ti prometto che ritornerò né che non mi farò del male o che morirò. Ma ti prometto che in un'altra vita ti amerò come prima. Più fortemente. Più amorevolmente.
Non è un addio. Sai quanto odio gli addii e so quanto ti preoccupano. Addio è breve e finale, una parola dai denti aguzzi che mordono la corda che lega il passato al futuro.
Tornerò, combatterò e ti riprenderò.
So che probabilmente ti starò rovinando la vita, che senza di me potresti andare avanti. E lo farai, lo so. Vedi, non riesco neanche a scrivere come si deve. Non riesco a leggere. Quello che voglio dirti è che devo tutta la felicità della mia vita a te. Se qualcuno avesse potuto salvarmi, in tutti i modi in cui una donna può essere salvata, saresti stato tu. Non posso continuare a rovinarti la vita. Non posso continuare a far finta che tutto questo non mi fortilizi e allo stesso tempo mi uccida dentro. Non credo che due persone possano essere state più felici di quanto siamo stati noi. Perché Levi Ackerman, io sarò sempre tua moglie. Te l'ho giurato nel bene e nella cattiva sorte in quella taverna, davanti al nostro caro amico, in un posto sperduto dal mondo.
Odiavamo tanto quel posto, ma credimi se ti dico che ci ritornerei solo per non scoprire la verità sul mio passato e su chi realmente sono, vivendoci e amandoci nella nostra capanna.
Stavamo bene quando stavamo peggio. Incredibilmente contraddittorio.
Ti affido la tutela di Enea, in tal caso dovesse capitarmi qualcosa. Starà con Historia, la quale mi ha assicurato la sua disposizione nel proteggerlo. Mi mancherai così tanto. Mi mancherete così tanto.
Sono egoista, lo ammetto. Ma sono così egoista da non potermi portare questo peso addosso per tutta la vita. Ovvero perdervi nella disgrazia più totale. Preferisco subire ed essere vittima, ma non vi metterò nella condizione di poter scegliere per me. Ho deciso. Ho deciso di salvarvi pur di perdermi. Ho deciso di porre fine a questa sofferenza pur di sacrificarmi per il bene dell'umanità. Ho deciso di rendervi il futuro agevolato, in un posto più accogliente e meno pericoloso.
Quando leggerai questa lettera, passeranno settimane ed io avrò già dato il mio contributo nell'allenarmi per essere più forte. L'ultima guerra sta per arrivare. L'ultima battaglia per mettere fine a tutto questo massacro di carne putrefatta.
Sarà dura ma non impossibile.
Giurami che non piangerai, fino a quando le ali della libertà non spiccheranno come fenice dietro alla tua schiena. Rinasci dalle tue ceneri, Levi Ackerman. Ed io rinascerò dalle mie.Questo non è un addio ma solo un arrivederci.
In un'altra vita.
In un altro mondo.
In un'altra esistenza.
Ti amerò.Per sempre tua,
Kesey Schwarz."𝐸 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒𝑟𝑎̀ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜, 𝑣𝑎𝑠𝑡𝑜, 𝑡𝑜𝑛𝑡𝑜.
𝑀𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑎𝑚𝑚𝑜𝑙𝑙𝑖𝑟𝑡𝑖.
𝐷𝑖𝑓𝑒𝑛𝑑𝑖 𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑛𝑒𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖,
𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑙𝑒 𝑡𝑢𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜 𝑠𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑟𝑒,
𝑎𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑎𝑟𝑑𝑖𝑡𝑎.
𝑃𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑜 𝑝𝑜𝑖,
𝑐𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑐𝑐𝑒𝑙𝑙𝑖
𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑠𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑖.
𝑃𝑒𝑟𝑐𝘩𝑒́ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑎𝑙𝑖
𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀."– – –
Credo che nessuno di voi si aspettava un capitolo del genere, anche se più "capitolo" lo descriverei come una specie di autobiografia di Kesey. La lettera viene trascritta giorni dopo che Philippe le rivela realmente chi fosse e qual era il suo ruolo in tutto questo. È una lettera, dedica, emozionante che fa molto riflettere. Difatti, ho voluto dedicare una pagina solamente a questo.
Voglio -e spero- di aver trasmesso ai voi lettori la sensazione di angoscia di una persona quando deve annunciare un "addio" o un "arrivederci." Sembra un tempo lungo, vasto e senza un orologio per contare i minuti e le ore. Perciò, riflettete sulle parole di Kesey, perché non sarà affatto facile per lei e per chi come lei ha o vive una situazione del genere: chi mai riuscirebbe a mandare all'aria i propri sogni per inseguire i propri incubi?Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate. Magari, lasciate anche una stellina.
Baci.
STAI LEGGENDO
The Plot. [Attack on Titan]
Fantasy[COMPLETA] Il Generale Kesey Schwarz è il Capitano della Seconda Divisione dell'Armata Ricognitiva, nonché l'ex moglie del Capitano Levi Ackerman. I due si conobbero da bambini, ed entrambi vennero cresciuti e allevati da Kenny Ackerman, fin quand...