Piano geniale

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Merda. Dire che ero agitata era un eufemismo. Durante la doccia avevo avuto modo di pensare a cosa fare, a come affrontare la situazione.

Insomma, sono nel pallone. Vorrei poter ricordare quello che è successo ieri sera. Cosa dovrei fare? Affrontarlo e chiedergli una spiegazione? E poi? Se è successo quello che penso... la testa mi scoppia. Ok.

Presi un respiro profondo uscendo da quella porta e dirigendomi verso la sala da pranzo.

Va bene. Via il dente via il dolore, giusto? E allora è meglio andare subito al sodo e chiarire l'equivoco.

Mi sedetti al nostro tavolo irrigidita, nell'attesa di incontrare quello che mi avrebbe potuto dire la verità. Cazzo. Anche se ero terrorizzata dal scoprirla. C'era l'ipotesi che potessimo essere stati a letto insieme. Non era così scontato visto il soggetto preso in considerazione.

Un malato di sesso. Un perverso tentatore che godeva ad aggiungere nuove tacche alla sua tastiera del letto. Tacche di conquiste fatte negli anni. Ero sicura che per me ne conservasse un ampio spazio dove poter tracciare il mio nome.

La prima ad arrivare fu Brit. Sembrava appena uscita da una disintossicazione da cocaina; viso pallido e capelli in disordine.《Che faccia》sorrisi reprimendo una risata prossima alla manifestazione.

Brian l'aveva ridotta piuttosto maluccio. Si voltò a guardarmi fulminandomi con lo sguardo《non è giornata》sospirò stanca.

《Hai passato una notte lunga eh》dissi maliziosa dandole una gomitata leggera d'intesa. Ora mi divertivo io a stuzzicare lei. Dovevo ammettere che era divertente.
《Io? Senti da che pulpito》mi propinò questa risposta con fare alterato. Non era proprio giornata.
Con solo questa risposta mi aveva fatto ritornare l'agitazione.

《Guarda che non è come credi...》tentai non convincendo nemmeno me stessa.
Questa volta era lei ad avere un sorriso malizioso.
《Avanti Er, perché negarlo? O forse lo stai negando a te stessa》ma che stava dicendo?

《Dovevi vederlo ieri sera come si è catapultato verso di te e quel tipo》mi fece l'occhiolino ridendo leggermente. Quale tipo?

《Brit》scossi la testa esasperata. Piuttosto che aiutarmi a calmare il mio istinto omicida mi stava dando un sciabola bella affilata con cui far rotolare la bella testolina di White.

《Ero ubriaca, White mi ha solo salvata da una figura di merda》risposi con tutta la tranquillità del mondo fingendo di ricordare con esattezza particolari offuscati.

Se all'apparenza ero tranquilla dentro di me stavo bruciando. Non sapevo che scusa inventarmi per farla smettere di parlare.《Si ma dopo... quando ti ha accompagnata...》lasciò la frase in sospeso.

Oddio. Stava forse insinuando... speravo di no. Pregai tutte le divinità esistenti purché non fosse la verità.《Non è successo niente dopo》asserì quasi sicura. Certo, come no.
《Non l'avrei mai detto dal sorriso che ha Will questa mattina》mi stuzzicò.

Sorriso? Quale sorriso? Glielo cancello io quel sorriso dalla faccia.

All'improvviso ero diventata molteplicemente più agitata. Mi venne persino un tic all'occhio destro. Mi succedeva quando ero nervosa.

Quando parli del diavolo... ed eccolo lì tutto sorridere che parla con il suo migliore amico.

Mi rivolse una sola occhiata indagatrice.
Ma appena il suo sguardo incontrò il mio mi sorrise in modo malizioso per poi farmi un occhiolino.
Mi alzai da tavola presa da una rabbia improvvisa.

Se stava andando in giro a dire stronzate lo avrei castrato come si fa con un cane in calore per evitare di riprodursi. Sarei diventata veterinaria senza diploma, perché sì, lui era un animale.

Odio + Amore = Fisica AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora