Era un sogno. Solo un sogno

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White si avvicinò ed io indietreggiai.
Mi mise sulla scrivania e mi allargò le gambe. Si mise in mezzo e mi guardò malizioso. « Quando stai zitta sei più sexy » mi baciò dolcemente. Chiese l'accesso e io glielo diedi.

Una volta ottenuto il via libera infilò la sua lingua dentro e la fece scontrare con la mia, la mosse in cerchio facendola sfiorare e giocare con la mia. Passò la lingua umida sulle mie labbra schiuse e riprese poi da dove aveva interrotto precedentemente.

Ma che stavo facendo? Ero letteralmente impazzita?! Il mio cervello aveva preso l'autostrada per il paese della coglionaggine totale. Ecco spiegato il motivo per cui mi sembrava così bello quel bacio. Così sensuale e profondo.

Mi baciò con più trasporto facendomi allacciare le gambe al suo bacino, che strinsi con fermezza avvicinando a me. Era eccitato. E parecchio, lo sentivo dal rigonfiamento dei suoi jeans.
Mi sbatté contro il muro tenendomi per il sedere.

Ci staccammo un attimo per riprendere fiato. « Ch- che stiamo facendo ? » chiesi con tono affannato per via della lunga durata del bacio. Non riuscivo nemmeno a parlare.

« Quello che entrambi da tanto desideriamo » riprese a baciarmi con foga. Sembrava mangiarmi con la bocca invece che baciarmi. Qualche secondo dopo, o minuti, finimmo sul mio letto uno sopra l'altro.

Mise i gomiti sul materasso per non pesarmi e riprese a baciarmi. Scese verso il collo lasciandoci baci umidi e morsi leggeri, facendomi inarcare la schiena eccitata. Prese il lembo della maglietta e me la sfilò facendomi rimanere solo in reggiseno. « Pizzo nero, hmm eccitante » sussurrò continuando a torturarmi il collo.

Invertì la posizione mettendomi a cavalcioni. Gli sfilai la maglietta e percorsi con le dita i suoi strepitosi addominali duri e composti sotto il mio tocco. Spinsi il bacino contro il suo provocandogli gemiti soffocati, e tracciai una scia di baci dal collo al petto, poi salì a baciargli le labbra.

Gli morsi il labbro inferiore e lui mise le mani sul mio fondo schiena stringendolo. « Sapevo che non eri così acida » sussurrò con tono roco nel mio orecchio per poi mordicchiarmi il lobo.

Mi rizzai a sedere di scatto. Ero sudata.
Il mio cuore batteva a un ritmo del tutto fuori controllo. Manco avessi corso una maratona. Era un sogno. Solo un sogno. Tirai un sospiro di sollievo. La sveglia segnalava le 7.

Andai a fare una doccia gelata per sbollire i bollenti spiriti. Che cavolo mi stava succedendo? Per anni ci eravamo odiati e presi in giro a vicenda e ora... ? Ora facevo sogni poco casti su di lui ?

Riprenditi Er. Riprenditi se non vuoi finire al manicomio con tanto di camicia di forza.

Mi vestì e scesi di sotto per fare colazione.
A casa non c'era nessuno. Menomale.
Il cellulare vibrò. Era un messaggio di Brit.

- Sono sotto che ti aspetto, scendi. -

****

Una volta davanti al cancello della scuola mi guardai intorno alla ricerca di quel idiota. Avevo tutta l'intenzione di evitarlo « Che cosa continui a cercare ? » Chiese curiosa la mia migliore amica.

« Io? Niente » feci un sorriso sospetto.
« Mah, non direi » ribatté scuotendo le spalle. Brit che aveva deciso di lasciare stare un discorso? A quanto pareva, il mio sogno non era l'unica stranezza della giornata.

****

Nell'ora di chimica quella zoccola della prof aveva avuto l'idea di assegnarci dei lavori a coppia. Speravo con tutta me stessa che non mi mettesse con quel cretino troglodita, o l'avrei uccisa con mie stesse mani.

Iniziò ad assegnare i vari gruppi guardandosi in giro mentre leggeva il registro con su scritti i nomi in ordine alfabetico. « Miller con... » si guardò intorno cercando la persona adatta.

« Con Casbel » disse infine facendo fare un piccolo sorriso a Britney.
Le era andata bene. Casbel era uno dei ragazzi più bravi in chimica.

Quando toccò a me dal nervosismo tenevo le dita incrociate sotto il banco. Quella perfida strega mi guardò poi spostò lo sguardo cercando la vittima perfetta a cui sacrificarmi. Avevo un brutto, bruttissimo presentimento che mi attanagliava le viscere. « La signorina Ward con... » proferì cercando qualcuno in mezzo a tutti gli alunni.

Ti prego fa che non dica con White. Fa che non dica con White.

« Con White. » Disse infine. Sulla sua faccia da mummia egiziana mi era sembrato di vedere un ghigno malefico. Stronza. Cazzo e tutti i cazzi del mondo! Questa non ci voleva proprio.

« Prof non potrebbe mettermi con qualcun altro? » Tentai disperata, sorridendo in modo gentile.
Anche se dentro di me volevo vederla appesa per le gambe, come in quei film thriller in cui il killer rapiva e torturava le sue vittime.

Ma si sa, tentar non nuoce.

« No signorina Ward » disse decisa. Me lo sarei potuta aspettare. E che cazzo! Avevo anche fatto finta di essere gentile.

Brutta troia vengo sotto casa tua e ti rigo la macchina.

Nell'intervallo andai da lui per metterci d'accordo sulla ricerca « a casa mia alle 16, sii puntuale » lo ammonì. Sorrise malizioso probabilmente avendo capito male, come al solito.

« Certo, così finiamo quello che abbiamo iniziato » i suoi amici, tutti intorno a lui come le api attorno all'ape regina, risero. Lo avrei ucciso. Ma prima, lo avrei torturato con le torture peggiori mai inventate, e solo dopo gli avrei dato il colpo di grazia.

« L'unica cosa che finiremo sarà il progetto. Così non dovremo più vederci » tentai di non farmi prendere dalla rabbia. « Abito vicino a te » mi fece presente.
Oh porca carota. L'avevo dimenticato.
« Vabbè chi se ne frega » me ne andai incazzata. Già non avevo intenzione di vedere quella faccia da topo, per non parlare del progetto che dovevamo fare insieme.






*** ANGOLO AUTORE ***

Bene, ed eccoci con un nuovo capitolo.
Da adesso in avanti le cose si fanno interessanti continuate a seguirmi e non dimenticate di recensire per farmi sapere cosa ne pensate.
Accetto anche critiche e consigli.
Pensavo di dedicare un capitolo a Will per sapere i suoi pensieri voi cosa ne pensate?
Fatemi sapere.
A presto baci by Bell

Odio + Amore = Fisica AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora