Non ci potevo credere, nonostante fosse proprio davanti a me. Mi guardò sorridendo. Uno di quei sorrisi che ti facevano venire l'infarto.
Lo stavo fissando da... non so quanto tempo. « No, non sono un fantasma » mi rassicurò sorridendo.Ancora non riuscivo a muovermi. « Allora non vieni a salutarmi? »
Sorrisi con gli occhi lucidi. « Tayler... » sussurrai impercettibilmente.
« In carne e ossa » rise.Era da tanto che non sentivo quella risata.
Mi era mancata così tanto. Gli saltai letteralmente in braccio. « Sei tornato?! » esclamai sorpresa e contenta. « Per restare, questa volta. »Lo strangolai per quanto lo stringevo in braccio. « Anche tu mi sei mancata Er, ma non mi fai respirare » tossì senza smettere di sorridere.
« Oh scusa » lo lasciai andare e lo presentai alle mie amiche.« Ti presento Brit » indicai la bionda. « E Rose. » Porse loro la mano, sorridendo cordiale.
« Piacere io sono Tayler, l'amore segreto di Eryn. »Era cambiato un sacco. Era più carino. Non che prima non lo fosse, ora però era più affascinante con quell'aria da uomo giovane. Inoltre, era diventato più alto di me e si era fatto la cresta con dei ciuffi rossi. Stava benissimo così.
« Brit cosa direbbe Brian se vedesse come lo stai mangiando con gli occhi? » Sussurrai in modo che solo lei potesse sentire. Scosse la testa e mi guardò male. « Non dire stronzate Er » sbuffò offesa. Scoppiai a ridere. La sua espressione era troppo divertente.
La campanella suonò. Le mie amiche si incamminarono lasciandomi da sola con Tayler.
« Vai. Ti aspetto qui all'uscita » gli baciai la guancia e saltellai verso la classe.
« La Ward è fidanzata con un pappagallo » sorrise maligno quel idiota di White.« Meglio un pappagallo che le galline che ti fai » ribattei acida. « Non'è che sei gelosa ? » Azzardò beffardo.
« Io ? Hahaha bella battuta » mi sedetti sul banco in attesa dell'arrivo della prof.« Hmm secondo me sei gelosa Ward. » Insistette sghignazzando sotto i baffi. Se le voleva proprio cercare le rogne quello. « Piuttosto che venire a letto con te mi butto a capofitto da una scogliera. »
Si avvicinò mettendo le mani sul banco ai miei due lati, incastrandomi in modo da essere in trappola. In classe c'eravamo solo noi due. La vedevo male.
Si avvicinò piano piano.
« Smamma idiota, al tuo posto » biascicai irritata dalla sua improvvisa vicinanza. « Hmm non credo proprio » sospirò con tono soave.« Se non ti allontani entro... adesso, ti prendi un calcio dove non batte il sole » lo minacciai sperando che funzionasse. « Mh... quando sei aggressiva diventi eccitante » mi prese in giro divertito.
« Io ti ho avvisato » gli sferrai una ginocchiata in mezzo alle gambe in modo tale da farlo piegare in due dal dolore. Non dica che non l'avevo avvisato.
« Tu sei... un p - pericolo vivente » parlò con difficoltà.
« No tranquillo, solo per te » gli feci l'occhiolino.°°°°°
Una volta uscita da scuola, andai con Tayler a mangiare qualcosa e a raccontarci gli ultimi 5 anni di lontananza.
Avevamo parlato di come aveva iniziato a studiare per diventare architetto professionista, di come si era trovato solo senza la sottoscritta - cosa per nulla nuova - e di tutte le sue imprese al college.
Si era dato un gran da fare, e ancora stava studiando.Nel frattempo lavorava come consulente presso un azienda di costruzioni, che si occupava di erigere edifici moderni e pronti a soddisfare qualunque richiesta degli acquirenti. Ero molto orgogliosa di lui.
Sapere che aveva incoronato il suo sogno, e che sarebbe presto diventato la persona che voleva, mi rendeva felicissima.Almeno questi anni di lontananza acquistavano un senso, dopotutto.
Alla fine mi accompagnò con l'auto, sotto casa. In quanto, eravamo rimasti a parlare, senza accorgerci del tempo che passava.
Una volta aperta la porta di casa buttai lo zaino sul divano. « Sono a casa » gridai.
La mamma mi venne incontro tutta in tinta.« Ti ho preparato il tuo piatto preferito. »
Qui c'era qualcosa che puzzava di bruciato, e non intendevo il cibo, ma la situazione. « Cosa devi dirmi ? » chiesi titubante.Qualcosa che sicuramente non mi piacerà!
Sorrise innocente, « ma niente tesoro. Perché pensi sempre che le persone abbiano un secondo fine ?! » Sbottò offesa.
Non me la dai a bere. Nemmeno se fai la finta offesa. Sopratutto allora.
« Le altre persone non so, ma tu fai così quando devi dirmi qualcosa che non mi piace » conclusi incrociando le braccia. Di solito litigavamo per lasciarmi mangiare i cosiddetti "cibi spazzatura" e ora, lei che cosa aveva fatto?
Mi aveva preparato uno di questi con le proprie mani. O stava male e le rimaneva un mese di vita, o si era più semplicemente rincoglionita, e la situazione era così grave da arrivare a corrompermi con le cose che più odiava.
Siccome non diceva niente la guardai insistente finché non sospirò sconfitta.
« Abbiamo ospiti a cena » ecco cos'era quel profumino che avevo sentito appena entrata.« Chi sono ? » Mi stava nascondo qualcosa, me lo sentivo. Inoltre, mi sentivo agitata; come se da un momento all'altro dovesse cadermi un masso addosso.
« Vecchi amici miei e di tuo padre. Si sono trasferiti in questo quartiere e gli volevamo dare il benvenuto » mormorò semplicemente.
Se erano solo vecchi amici perché aveva organizzato le cose in grande? Aveva persino messo le posate d'argento. Quelle buone che usava per occasioni speciali. « Vai su a cambiarti » cominciai a salire le scale. « E mettiti qualcosa di carino » urlò per farsi sentire.
Senza darle ascolto entrai in camera di mio fratello, che era seduto sulla sedia. Faceva i compiti. « Pulce. Chi viene a cena ? » mi guardò male. Non gli piaceva questo appellativo.
« Non si bussa più? » risposte scocciato.
« Tu non lo fai » sorrisi facendoglielo notare.
« Comunque non lo so. Ho capito solo che hanno un figlio della tua età. Niente di più, niente di meno » riprese a fare i compiti ignorando la mia presenza.
Sbuffai andando in camera mia.Dopo una doccia veloce mi vestì con solo un paio di jeans bianchi strappati le all star rosa e una maglietta nera. Il campanello suonò.
« Vado io » gridai. Aprì la porta e quello che vidi mi paralizzò sul posto, come se fossi stata interamente ricoperta di marmo. E il mio incubo aveva inizio... ora.
Si presume la causa della morte della signorina Eryn Ward entro 4 - 3 - 2 - 1...
BOOM. Bomba sganciata. Attesa dei risultati.***ANGOLO AUTORE***
So che per adesso è noiosetta a tra poco le cose si faranno interessanti.
Seguitemi e recensite in numerosi per farmi sapere cosa ne pensate. ;-)
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Odio + Amore = Fisica Attrazione
RomanceSono come due elementi chimici: presi da soli non valgono niente, ma mischiandoli si forma un'avventura. Si completano a vicenda, fatti per stare insieme e dare vita a qualcosa di unico e meraviglioso. Si tratta solo di una formula fisica. Dinami...