Notte intensa "Eryn"

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Ero stanca, ma nonostante questo ero elettrizzata. Per fortuna era venerdì, e questo significava, niente scuola. Buttai lo zaino a terra facendogli emettere un tonfo, manco fosse caduto un elefante. Andai in cucina per prendermi qualcosa da mettere sotto i denti. Sulla porta del frigo c'era un foglio, lo lessi.

- Ciao tesoro, scusa se non ti ho avvistata prima ma me ne sono dimenticata. Io e papà siamo andati a cena con i signori White, fai la brava e non dar fuoco alla casa. -

Che spiritosa mia madre, rido con le lacrime agli occhi.

- Tuo fratello si ferma a dormire da un suo amico, quindi sei sola. Mi dispiace tesoro, un bacio a più tardi. PS. In forno c'è una torta alle fragole, buon appetito. -

Mi dispiace? Io faccio i salti di gioia che quella peste non ci sia, e lei che fa? Si dispiace?! Roba da matti. E poi, compensa pure il fatto che non ci sia, con i dolci.
A parte che non capisco il perché di tutte quelle uscite con i White. Cos'è, fanno per caso una cosa a 4?

Rabbrividì solo al pensiero. Che schifo. Presi una lattina di coca cola, mi buttai sul divano facendo zapping tra i canali.
Dopo un po di noiosi programmi, salì le scale per andare in bagno a farmi un bagno caldo.
Presi tutto l'occorrente e feci scorrere l'acqua.

Mi spogliai e mi immersi nelle braccia delle calde acque sante, era incredibile quanto un bel bagno potesse rilassarti e non farti pensare più a niente. Chiusi leggermente le palpebre per gustarmi affondo il calore dell'acqua. Non sapevo quando o se mi ero addormentata, sapevo solo di aver aperto di scatto gli occhi sentendo improvvisamente freddo.

Cazzo. L'acqua si era raffreddata, ed io stavo letteralmente congelando, i denti sbattevano l'uno contro l'altro, come se fossi al polo sud.
Mi alzai dalla vasca di colpo, come un fulmine impaziente di scattare.

Solo che nel gesto affrettato avevo seriamente rischiato di scivolare e rompermi una gamba, la miglio cosa che mi possa capitare con una serata movimentata alle porte.
Ma, per mia fortuna non mi ero fatta niente.
Mi asciugai i capelli. Presi un costume di lingerie in pizzo abbinato, di colore rosso.

Presi un paio di jeans strappati bianchi, una maglietta con la schiena nuda, tenuta da dei lacci, che formavano una x sulla schiena.
Tornai in camera appena in tempo per leggere un messaggio.
Sul display c'era il nome di mia madre. Aprì il contenuto.

- Scusa tesoro ma a quanto pare saremmo a casa solo per le 12-30. Ci siamo fermati in un posto magnifico, un bacio divertiti. -

Eccome se mi divertirò, pensai sorridendo.

Lessi l'altro messaggio appena arrivato.

- Ti aspetto tra 5 minuti, non farmi aspettare. -

Cavolo. Il cuore iniziò a battermi forte per l'ansia, lo stomaco era diventato un campo di battaglia tra tigri e gazzelle. Mi sentivo il respiro diventare sempre più corto. Le mie guance cominciarono a bruciare dal calore, sentivo caldo, tanto caldo.
Ma che mi stava succedendo? Era ansia da prestazione.

Sì, di sicuro era quello. Stavo facendo la cosa giusta? Intendo quella di accettare la sua proposta?
Ero ancora in tempo per rifiutare.
Vero, purtroppo era anche vero che lo volevo.
Eppure mi resi conto solo ora di quanto stesse per accadere da lì a qualche minuto.

Già. Complicata direte, ma la verità è che sono solo me stessa, e non mi ritengo una persona complessa. Ora basta con le riflessioni interiori, è ora di scegliere. Andare oppure no? Questo è il problema.

Senza che nemmeno me ne accorgersi mi ritrovai sulla sua terrazza. Avevo scavalcato la mia, fino ad arrivare lì? Ma ero forse impazzita? Cos'è, usare la porta era diventato fuori moda? E meno male che era notte, e i vicini non potevano vedere la mia totale pazzia.

Odio + Amore = Fisica AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora