Notte interessante

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Non sapevo che fare, se bussare o no.

Insomma mettetevi nei miei panni, che cosa fareste? Passereste un'intera notte con un pervertito? No, credo di no.

Bussai, ma non rispose nessuno così entrai. Dentro c'erano due letti, la stanza era dipinta di pesca,  c'erano due armadi e una scrivania. Mi diressi verso uno dei due letti.

Mi sedetti e testai la sua morbidezza, era durissimo, così andai verso l'altro che era morbidissimo.

Scostai le coperte e mi ci infila dentro; faceva caldo e si stava benissimo. Sentì una serratura scoccare, presunsi fosse tornato il gorilla. Alzai la testa per vedere se fosse lui o se Brian si fosse dimenticato qualcosa.

Con mio finto imbarazzo c'era quell'idiota che era appena uscito dal bagno con solo un asciugamano in vita.

《Copriti!》ordinai infilando velocemente la testa sotto il cuscino.

Non credete male. Non sono imbarazzata per averlo visto senza praticamente nulla addosso. Non mi crea alcun problema, sono una persona sicura di se e spavalda, non mi sciocco facilmente alla vista di un petto ben scolpito e mezzo nudo a pochi passi da me.

Il vero problema è il soggetto in questione. Dopo quel pomeriggio cerco di tenere il mio corpo il più lontano possibile dal suo.

Peccato che la mia amica del cuore, quella piccola perfida cospiratrice di una traditrice, non mi stia rendendo le cose facili. Anzi, sembra farlo decisamente apposta, il che è impossibile visto che conosce il mio profondo odio per questo... bestione senza materia grigia.

《Che ci fai qui, Ward?》domandò mentre presunsi, trafficava con i vestiti da mettersi. Non risposi per evitare ogni contatto visivo con quella faccia da schiaffi.

《Perché ti nascondi? Non dirmi che non hai mai visto un ragazzo nudo?》emise una specie di risolino divertito da deficiente con problemi mentali.

《Ne ho visti si, ma non voglio vedere te》sbottai schifata alla sola idea di posare ancora i miei poveri occhi su di lui.

《Non sai che ti perdi. Dai esci, adesso sono vestito 》non si respirava più lì sotto così uscì. Cazzo, se quello era vestirsi... aveva solo un paio di boxer neri con l'elastico bianco su cui c'era scritto playboy. Più vestito di lui era persino un cactus sotto il sole cocente del deserto.

《Ho detto di vestirti》dissi seccata cercando di guardare dappertutto tranne che verso di lui, ma era una vera impresa. I miei occhi non sembravano collaborare spontaneamente.

《Sono vestito, non vedi?》disse con un sorriso divertito che probabilmente era sicuro funzionasse per far capitolare tutte ragazze ai suoi piedi.

《E tu questo lo chiami vestirsi?》chiesi infastidita al limite del isterismo crescente.
《Esatto, io dormo così》fece spallucce come a sottolineare l'impossibilità di ciò che io volevo facesse. Si girò d'altra parte e prese ad asciugarsi i capelli tornando a ignorarmi.

A guardarlo bene... però, dovevo ammetterlo, aveva davvero un corpo da Dio greco. Sembrava uscito da una rivista di fotomodelli della Abercrombie. Alto slanciato, non troppi magro ne grasso.

È perfetto! Per non parlare dei suoi pettorali, sono così... così sexy. Avrei tanto voglia di... di cosa Er? Che cavolo stai dicendo? Torna in te prima che sia troppo tardi per farlo.

Odio + Amore = Fisica AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora