Sfida

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Un fascio di luce mi svegliò. Aprì piano gli occhi come si fa nei film. Girai la testa verso il comodino alla ricerca del cellulare. Lo presi tra le mani. Erano le 10. Girai la testa dall'altra parte del letto. Casey non c'era.

Eh bè certo, è tardi.

Mi tirai sù a sedere e mi stiracchiai. Scostai la coperta e scesi di sotto.

Ma non c'è nessuno! Dove sono finiti tutti?

Come se mi avesse sentita una voce dietro di me disse《se ne sono andati a fare la spesa.》Mi girai a fronteggiarlo.
《Tutti?》inarcò un sopracciglio.
《Tutti tranne me.》

《Perché sei rimasto?》Chiesi curiosa e confusa allo stesso tempo.《Per non lasciarti sola soletta》disse avvicinandosi con quella voce sensuale e roca.

Quel ghigno non mi piaceva per niente.《Soli?》Chiesi confusa.
《Sì, soli soletti》e nemmeno quello sguardo malizioso mi piaceva.

Cercò di mettere le mani sui miei fianchi, ma anticipando le sue mosse, gli sfuggì.
《Spiacente White ma io vado a farmi una doccia》sorrise.

《 E qual'è il problema? Anche il ho voglia di una bella doccia. 》Si morse il labbro inferiore leccandolo subito dopo mentre mi guardava con lussuria.

《Da sola》specificai calcando sull'ultima parola.
Salì velocemente le scale e andai a prendere i vestiti puliti. Entrai in bagno e feci scorrere l'acqua calda, mi ci buttai sotto. Presi il bagno schiuma alla vaniglia e me lo spalmai sul collo e sulle braccia, inalando il suo profumo. Chiusi gli occhi rilassandomi sotto il getto d'acqua calda.

Due braccia mi strinsero da dietro. Con le labbra prese a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio, facendomi mordere di riflesso il labbro inferiore. Con le braccia sui miei fianchi mi spinse contro di sé. Aveva ancora i jeans addosso.

《Ti avevo detto che voglio fare il bagno da sola.》Cercai di rimproverarlo, ma la voce mi uscì più come un gemito che come un rimprovero. Con la mano scese ad accarezzare l'interno coscia, facendomi buttare la testa all'indietro. Hmm, aveva i jeans ma non la maglietta. Era a petto nudo.
Avevo paura di perdere il controllo.

《Nessuno vuole davvero rimanere solo, specialmente se ci sono io in giro per casa》disse mentre era impiegato a baciarmi in modo provocatorio il collo. Con la mano arrivo all'apertura della mia intimità, sfiorò leggermente il clitoride facendomi ansimare. Lo sentì sorridere mentre ci infilava un dito dentro.

Cazzo, è la fine.

Fece dei movimenti circolari, lenti ed asfissianti. Spinsi il bacino verso le sue dita chiedendo di più. Accolse la mia richiesta infilandoci un secondo dito prendendo a muoversi con più velocità. Ci infilò un terzo, che mi fece gemere.

Prima di arrivare al culmine tolse le dita, mi fece ruotare per guardarlo in faccia. Sbuffai irritata e insoddisfatta dalla sua stronzaggine ed egoismo. Ma lui non sembrò curarsene minimamente.

Senza staccare gli occhi nocciola anneriti dall'eccitazione, dai miei, si portò lentamente le dita - che poco prima erano dentro - alle labbra per leccarle con gusto, neanche fossero impregnate di cioccolato fondente; aggiungendoci una laccata finale alle sue labbra.

Strinsi le cosce sotto quei occhi penetranti sentendo il ventre pulsare dal desiderio. Odiamo ammetterlo ma White aveva una carica erotica esplosiva. Bastava che mi guardasse come ora stava facendo per sentirmi bagnata.

Mi avvicinò a se per poi schiacciarmi contro il muro freddo della doccia. Mise una mano sul mio sedere mentre con l'altra prese a torturarmi un capezzolo. Buttai la testa all'indietro ed infilai le mani nei suoi capelli tutti bagnati.

Odio + Amore = Fisica AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora