Odio + Amore = Fisica Attrazione

Epilogo

Per chi volesse leggere il sequel si trova sulla mia bacheca con il seguente titolo : PASSIONE + POSSESSIONE = ATOMICA ESPLOSIONE.

Un grazie a tutti!

°°°°

Un messaggio mi fece svegliare. Mi alzai a sedere con gli occhi ancora chiusi, li stropicciai.

- Nel caso volessi sapere, Will è all'aeroporto. Check in 116, Gate 6. Ore 17 - 30. Prendi la decisione giusta. Brit -

Buttai il cellulare sul letto andando verso il bagno.

Decisione giusta? E quale sarebbe? Rincorrerlo? E per ottenere cosa?

Ci avevo già provato, e non aveva funzionato.

*** Flashback ***

Ero stanca di giocare al gatto col tipo. Se lui era così immaturo da non affrontarmi si doveva arrangiare. Mi doveva delle spiegazioni. Anche se l'ultima cosa che volevo era essere rinchiusa in una camera da sola con lui.

Quei traditori mi avevano trascinata qui fregandomi. Mi avevano detto di andare a prendere una coperta. Altro che coperta.
Mi avevano rinchiuso con la persona più simpatica di questo mondo.

Sbuffai sedendomi sul letto. Ero arrabbiata e stanca. Stanca di evitarlo. Lui se ne stava dall'altra parte della stanza, come per paura di essere contagiato. Che comportamento maturo, davvero.
Mi alzai sbuffando sonoramente, al ché si girò a guardarmi.

《Mi sono rotta i cocomeri, ok?!》Non rispose. Girò la testa dall'altra parte fingendo la mia inesistenza. 《Smettila. Smettila ok?》urlai incazzata.

Non ce la facevo più a giocare a un gioco di cui non conoscevo nessuna regola.
Si girò a guardarmi con sufficienza. Stronzo era e stronzo rimaneva, sempre.

《Di fare cosa, esattamente?》Finse di non sapere di cosa parlassi. Ma era cretino davvero o faceva solo finta recitando? Mi prendeva pure per le palle? Non che ce le avessi, ma qualcuno me le avrebbe momentaneamente prestate.

Lo guardai male.《Di fare il bimbo offeso. Non capisco perché mi eviti. Che cazzo ti ho fatto? Eh?》continuai arrabbiandomi sempre di più.

E non rispondeva. E questo mi faceva montare la rabbia di più.《Ma cazzo, guardami quando ti parlo.》

Non sopportavo le persone che quando qualcuno parlava non le guardava in faccia. Era mancanza di rispetto. Ora basta.

《Pretendo una spiegazione》scosse le spalle indifferente. Mi avvicinai a lui come una furia.
《Ho detto che voglio una spiegazione. Subito.》
Perché si comportava in quel modo?

《Non ti devo niente》rispose con semplicità.
《Sai che ti dico? Vaffanculo. Sei uno stronzo immaturo》girai le spalle per tornare alla postazione iniziale.

《Ah e io sarei un immaturo, eh? E tu?》gridò finalmente. Era ora che la mummia prendesse vita. Anche se per rinfacciarmi cose di cui non avevo colpa. Mi girai a rallentatore.