Decideste di entrare, rimanendo incantati dalla grandezza della grande scritta che riportava il nome della vostra classe.
“Ogni classe ha il suo dormitorio: l’ala destra è destinata alle ragazze, quella di sinistra ai ragazzi. Al primo piano c'è l'area in comune…” cominciò ad illustrarvi la vostra nuova casa il professore.
Al primo piano c'erano la sala da pranzo, i bagni e la lavanderia. Sembrava di essere in un hotel di lusso.
“Uwah! Guardate quanto spazio!”
“C'è persino un giardino!”
“E' una reggia!”
“Ho sentito bene? I bagni e la lavanderia sono in comune? I miei sogni si stanno avverando!”
“Quelli sono divisi per sesso... e vedi di tenere a bada il tuo amichetto, intesi?” s'affrettò a dire il corvino, facendo scendere dalle nuvole Mineta.
“Dal secondo piano in su ci sono le vostre stanze. Ce ne sono quattro per ogni piano e finiscono al quinto. Ognuno ha la propria camera, che sono è munita di condizionatore, toilette, frigorifero e armadio.” continuò l'uomo, lasciandovi curiosare nella stanza che aveva aperto.
Tornaste al piano terra per recuperare le chiavi di ogni appartamento.
Vi giraste verso una specie di bacheca che sembrava rappresentare i diversi piani visti dall'alto.
“Le camere sono suddivise così. Ora vi conviene portare i vostri bagagli nelle vostre rispettive stanze. Prendete le vostre chiavi e andate a sistemarvi, del resto parleremo domani." fini il suo tour, lasciandovi carta bianca.
Scorresti con gli occhi sul tabellone, trovando il tuo cognome al terzo piano…di fiacco alla tua camera c’erano Kyoka e Mina…e sempre sullo stesso piano a sinistra nella camera dovanti alla tua c’era il bicolore…
Qui vi metto uno schema per capire meglio…
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Skipe time
Eri nella tua stanza e avevi appena finito di sistemarla.
Prendete come riferimento questa:
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Eri molto soddisfatta di come era venuta.
Ci avevi messo ben 3 ore per prepararla.
Ma ne era valsa la pena.
…..
Scendesti nella sala comune.
Anche Shoto e gli altri erano lì.
Fu affiancasti Shoto, era seduto su un divano…
Lui ti mise un braccio sulla spalla per avvicinarti a lui…
Dopo di che iniziaste a parlare con i vostri compagni di classe del più e del meno.
….
Era calata la sera…avevate appena finito di cenare tutti insieme…
Mina si alzò in piedi e propose…
“Ragazzi che ne dite di fare un giro di tutte le camere…così poi possiamo decide il re o la regina della camere…questo titolo spetterà a colui o a colei che avrà la camera più bella…”
Accettammo tutti…
….
Giraste tutte le camere…erano tutte molto carine e belle…
Per ultima toccò alla tua…
Apristi la porta e tutti scoppiarono in un grande “WOW”
“T/n ma è bellissima…” ti disse Ochaco
“Grazie…ma non è nulla di che…”
Dopo di che Midoriya notò la foto incornicia sulla tua scrivania…
“T/c-san…è questa tua madre?” ti chiese il broccolo.
“Sì è lei…era bella vero…” dissi io.
Poi Mina prese la foto dalle mani del broccolo e l’affiancò con il mio viso.
“Wow…t/n…siete due gocce d’acqua…” disse lei.
Tutti i tuoi amici annuirono.
Tu gli sorridesti.
“Tua madre com’era?” ti chiese Momo.
“Be lei era una donna gentile e solare…quando c’era lei il mondo si colorava di mille e tutti erano più calmi e Tranquilli…mio padre dice ancora oggi che lei proprio come il suo quirk era il sole…”
“Era anche un eroina molto famosa…ma purtroppo si è ammalata di una brutta malattia e ci ha lasciati quando io ero solo una bambina…mi sarebbe piaciuto che vi conoscesse…” dissi io.
Tutti gli altri sorrisero calorosamente.
“Sai T/n anche tu sei come il sole per noi…quando sei stata rapita tutti noi eravamo molto preoccupati…per entrambi…ci siamo subito rattristati…” Disse Kirishima.
Tu sorridesti.
Skipe time
Todoroki pov
Avevamo finito il giro delle camere.
Tutti stavano andando a dormire.
Ma io avevo ancora una cosa da fare.
Presi Bakugou da parte e lo portai sul tetto.
Una volta arrivati lui parlò…
“Per che cazzo siamo venuti qui? Ho sonno…quindi sbrigati e parla…” disse lui.
Io mi girai verso di lui e parlai.
“Grazie Bakugou per aver protetto T/n…mi sento di essere stato inutile…non ho saputo proteggerla…quindi ti ringrazio per esserti preso cura di lei…” dissi.
“Tsk…non devi neanche dirlo…l’ho fatto solo per lei…” disse lui.
“Sai lei vorrebbe che andassimo d’accordo…tregua…” dissi io, allungando una mano verso di lui.
Lui ci pensò un po’ e poi la strinse…
“Va bene…ma sappi che se gli farai del male non ci penserò due volte a polverizzarti…” disse lui.
Io annuì.
Angolo autrice
Questo capitolo è un po’ corto ma spero che vi sia piaciuto lo stesso…
