Un intervento a tre

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È più forte l'amore o l'amicizia?
Questa è una domanda che mi faccio spesso, ma non trovo mai una risposta! Ma credo nel vero amore, perché se tieni davvero ad una persona faresti di tutto per tenerla stretta.

Il pomeriggio a casa Stella mi sembrava piuttosto strana, era distratta, ed era come se fosse avvolta nei suoi pensieri, che a me non voleva dire. Ma sapevo benissimo che pensava al nuovo medico, già si davano del tu come niente fosse, ma anche perché avendo quarantacinque anni, era quasi un suo coetaneo.

Appena ci siamo messi a tavola per la cena cominciai a dirle:
"Stella tesoro, domani faremo di nuovo un turno di dodici ore, e faremo un nuovo intervento chirurgico!"

Lei mi domandò immediatamente:
"Verrà anche il Dottor Ferra in sala operatoria con noi?"

"Certo che verrà, ha ancora molto da imparare, per diventare il mio erede" le risposi con franchezza.

"Perché l'ho vorresti come tuo erede?!" Mi chiese nervosamente.

"Sì, io sono vecchio ormai, ed è ora che mi cerchi un giovane che potrà sostituirmi!"

"Ma cosa dici? Non sei vecchio smettila di dirlo!" Detto questo cominciò a sparecchiare la tavola, ed era piuttosto nervosa.
Mi avvicinai a lei, mentre era indaffarata a lavare i piatti, e la abbracciai.

"Dai amore mio stavo scherzando, lo so che a te da fastidio quando dico che sono vecchio" lei si girò verso di me e mi baciò molto intensamente.

"Io ti amo, e non saprei vivere senza di te" mi disse smettendo di baciarmi.
Lei in fondo aveva solo me.

"Lo so, ma stai tranquilla. Posso farti una domanda?"

"Sì certamente"

"Cosa provi per Fabrizio?"

"Non provo nulla per lui, provo solo una forte stima nei suoi confronti... ma sei geloso di lui per caso?" Mi rispose agitata.

"No, non sono geloso, ma se devo essere sincero mi da un po' fastidio, perché tu non mi hai mai parlato di lui".

Lei con voce tremante mi replicò: "Ma cosa dovevo dirti? Se l'unica persona che mi interessava eri tu!"

Ma all'improvviso le urlai: "A te piace dimmi la verità, e anche lui prova qualcosa di molto profondo per te e tutto questo si vede!"

"Ma non è vero, noi ci rispettiamo... e tra di noi c'è una stima reciproca, come posso fartelo capire!?" Dicendomi così cominciò a tremare.

"Smettila di tremare, hai di nuovo i tuoi attacchi di panico?" Le domandai a tono alto.

"Vado a letto sono stanca" annuì solamente.

Durante la notte non ho chiuso occhio, sono stato tutto il tempo a guardarla dormire.
Avevo una grande paura di perderla per colpa di Fabrizio, ma sentivo che gli volevo bene, perché si vedeva che era un brav'uomo, se lui lo voleva sarei diventato anche il suo mentore.

 Avevo una grande paura di perderla per colpa di Fabrizio, ma sentivo che gli volevo bene, perché si vedeva che era un brav'uomo, se lui lo voleva sarei diventato anche il suo mentore

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